Da aprile riparte la stagione delle farfalle, la cui presenza oggi è sempre minore a causa dell'agricoltura intensiva, che introduce nell’ambiente troppi prodotti chimici. I fiori selvatici, essenziali per il nutrimento delle farfalle, sono sempre più rari; per garantirne la presenza, è necessario salvaguardare l’ecosistema.
■ Le specie vegetali frequentate dalle farfalle sono moltissime. In giardino, la soluzione migliore per invitare le farfalle è quella di creare un prato fiorito, dove possano crescere e disseminarsi i fiori selvatici, abolendo i concimi chimici e l’eccesso di azoto. In commercio esistono miscugli di sementi specifiche per creare fioriture apprezzate dalle farfalle: comprendono crescione dei prati, strigoli, ginestrino, caglio, papavero, nigella, gipsofila, alliaria, fiordaliso, malva, viole, potentilla e altre piante selvatiche.
■ Anche in piccoli giardini, o su balconi e terrazzi, è possibile dare nutrimento alle farfalle. Esse prelevano il nettare soprattutto da Composite come tageti, zinnie, rudbeckie, cardi, e da Labiate come la salvia, la lavanda e la nepeta (erba gatta). Sono indicate anche l’aubrietia, le arabis, l’escolzia, le primule, i narcisi e l’arbusto Daphne mezereum. Il lillà è ottimo per sfamare i macaoni. Durante l’estate le farfalle prediligono fiori gialli, viola e rosa, mentre in autunno si posano anche su frutti dolci e maturi. Perfino molte piante aromatiche o tipiche del giardino roccioso, come i sedum, i sempervivum, i timi o le saponarie, offrono menù graditi a queste delicate creature.
■ Il “ristorante delle farfalle” per eccellenza è però la buddleia (Buddleya davidii) sulla quale si possono ammirare decine e decine di specie diverse. Chiamata da inglesi e tedeschi il “cespuglio delle farfalle”, questa pianta fiorisce da giugno a settembre, portando lunghi pennacchi di fiori violetti (ma anche rosa o bianchi) dall’intenso profumo fruttato, che esercitano un’attrazione irresistibile sui Lepidotteri, e in particolare sulle vanesse.
■ Fra gli arbusti, utili per il nutrimento dei bruchi, ci sono la frangola, il corbezzolo e il salicone. Fra le specie spontanee più amate dai bruchi per sfamarsi c’è l’ortica, sulla quale depongono le uova molte specie diverse, tra cui Vanessa atalanta, Inachis io, Aglais urticae. I cardi sono indispensabili per Vanessa cardui e Cynthia cardui, sul romice troviamo Licaena phlaes, sulla piantaggine Mellicta athalia, sul rovo Argynis paphia, e le Leguminose vengono ricercate da Polyommatus icarus e Colias hylae. Il macaone depone le uova sulle Umbellifere ed è facile vedere il suo vistoso bruco su cumino, finocchio selvatico e carota. La presenza di un piccolo stagno bordato di erbe e fiori sarà un motivo in più per dare ospitalità a molti tipi di farfalle, la cui presenza è indice di ambiente pulito e di armonia ecologica.