Sedum telephium, S. spectabile, S. sieboldii sono tre Crassulacee che si utilizzano, insieme con altri Sedum per realizzare coperture verdi di tetti, capannoni, box, terrazzi non calpestabili ecc., dove non richiedono manutenzione (gli steli fiorali nel tempo si seccano e cadono da soli dopo la fioritura) né annaffiature e si moltiplicano da soli, regalando però fioriture multicolori tra marzo e ottobre.
Come sono fatti
Sono tre specie, appartenenti alla famiglia delle Crassulacee, dalle caratteristiche molto simili e per questo spesso confuse tra loro. Nascono con rosette basali di foglie carnose che poi si sviluppano in fusti alti fino a 50 cm, con foglie grasse ovali-tondeggianti, verde glauco o chiaro, all’apice dei quali in agosto-ottobre si aprono le infiorescenze di piccoli fiori rosa a forma di stella.
Dove e come si coltivano
Si coltivano in piena terra dal Meridione fino alla Val Padana compresa, anche in roccaglia o su muretti a secco. In vaso nelle zone alpine e alto-appenniniche, spostandolo in esterni da marzo a novembre.
Si alloggiano in vaso o ciotola di terracotta, di diametro adatto all’età, dimensioni e numero delle piante. Il terriccio deve essere drenato, a base di terra o torba e sabbia grossolana in parti uguali; vivono bene anche su terra argillosa, sassosa o molto povera. Preferiscono un’esposizione ben soleggiata in ogni stagione, che favorisce la fioritura, ma tollerano anche l’ombra. Si annaffiano ogni 10-15 giorni in estate se non piove e una volta al mese negli altri mesi, inverno escluso. Si possono concimare con un prodotto specifico per piante grasse da aprile ad agosto una volta al mese. Si riproducono separando le rosette basali e ripiantandole in terra sciolta. Dopo la fioritura recidete i fusti alla base: in inverno la pianta rimane priva della parte aerea, rappresentata solo dagli accenni di rosette basali. Nelle zone più fredde può svernare in cantina o in serra fredda. Non hanno nemici in particolare.