Le piante rampicanti rappresentano una delle soluzioni facili, veloci e spettacolari per rivestire di verde e di fiori muri, pergole e grigliati nei mesi caldi. Dopo il trionfo della primavera, le fioriture nei mesi caldi tendono a smorzarsi rendendo le apparizioni estive ancora più preziose e appaganti, in una stagione in cui, vivendo di più lo spazio esterno, si ha più tempo per apprezzarle.
Progettare le rampicanti
Con la maggior parte degli arbusti in piena fase vegetativa e impegnati nella lotta contro il caldo, d’estate il compito di fornire colore fino ai freddi autunnali è affidato principalmente a specie di notoria garanzia, utilizzate come annuali (Fuchsia, Pelargonium, Dahlia, Impatiens, Lobelia, Begonia), mentre si sottovaluta il contributo di alcuni rampicanti estivi nell’aggiungere una dimensione diversa alla consueta ripartizione delle fioriture.
Le specie sarmentose offrono invece un caleidoscopio di fogliami ornamentali, fiori, frutti e profumi, con il vantaggio di uno sviluppo verticale che li rende di facile introduzione anche in piccoli giardini, cortili e terrazzi urbani, dove possono sostituire gli arbusti che occuperebbero troppo spazio in proporzione alle aree vivibili. Poiché il ruolo di un rampicante è diverso a seconda delle circostanze, diventa essenziale valutare la sua funzione con obiettività prima di fare una scelta.
Per formare uno schermo visivo efficace tutto l’anno, per esempio, la copertura di strutture divisorie che separano o collegano aree diverse deve essere permanente e si realizza al meglio con specie sempreverdi, scelte non per i fiori ma per il fogliame denso e uniforme, come Hedera, Euonymus fortunei oppure Trachelospermum jasminoides, che grazie alla fioritura bianca fragrante e alla fitta vegetazione è uno dei rampicanti oggi più apprezzati in Italia.
Al contrario, i pergolati tendono spesso a richiedere ombreggiamento soltanto estivo, soprattutto quando situati a ridosso dell’abitazione, dove un sempreverde comporterebbe perdita di luce eccessiva nei mesi invernali. Si possono sperimentare rampicanti da fiore il cui valore è puramente estetico, ricordando che, dove non ci sono problemi di spazio, non è necessario limitarsi a uno solo: abbinandone almeno un paio si possono ottenere effetti spettacolari o distribuiti durante l’anno. Curiosamente, mentre si tende a considerare con cura la selezione di arbusti da accostare nelle bordure, il potenziale degli abbinamenti di sarmentose viene quasi sempre ignorato.
Rampicanti per il sole
Alcuni soggetti caduchi a fioritura estiva possiedono una straordinaria capacità fiorifera e nelle serate estive hanno il potere di evocare atmosfere da vacanza: il gelsomino per l’inconfondibile profumo, Plumbago, Lapageria e Bougainvillea per le splendide tonalità dei loro fiori, sono presenze mediterranee classiche che meritano un posto al sole ovunque il clima lo permetta.
Parlare di ‘gelsomino’ come se ne esistesse una sola specie è comunque molto limitativo: il più noto è senz’altro Jasminum officinale, con fiori bianchi profumati da giugno a settembre. Abbastanza rustico (fino alle Prealpi) e molto vigoroso (15 m), è coperto di fiori nei terreni caldi, poveri e ben drenati, mentre se troppo concimato o irrigato produce molto fogliame a scapito dei boccioli. Tra le varietà in commercio è reperibile anche J. ‘Fiona Sunrise’, del tutto simile ma con fogliame giallo oro. Delle oltre 300 specie sparse nel mondo le più interessanti per la fioritura profumata nei mesi caldi includono J. beesianum (3,5 m) dalla Cina, particolarmente utile anche perché rustica, con piccoli fiori rosso scuro seguiti da frutti decorativi, e J. nitidum (sin. J. magnificum), da Papua Nuova Guinea, un sempreverde a portamento arbustivo-rampicante, con fiori bianchi di circa 5 cm. Nei climi miti la fioritura è continua; può essere coltivato in vaso e riparato nella stagione fredda (tollera fino a -4° C). Anche J. sambac, il “gelsomino d’Arabia” (3-4 m), è intensamente fragrante e fiorisce da giugno a ottobre; in Italia è noto nella splendida varietà ‘Gran Duca di Toscana’ con fiori doppi.
Rampicanti per zone miti
Rispetto a situazioni montane o con clima continentale le regioni temperate e i microclimi protetti possono disporre di una maggiore varietà di sarmentose estive da fiore, tra cui la mandevilla (Mandevilla laxa) con corolle a forma di trombetta bianche, rosa o rosse con gola gialla (al Nord si può allevare in vaso ritirandola d’inverno) e alcuni Solanum, imparentati con la patata, la melanzana e il pomodoro, ma velenosi, caratteristica che non oscura i meriti della splendida e prolungata fioritura.
Solanum crispum (5-6 m), originario del Cile, è semirustico, sempreverde e produce da maggio a ottobre una profusione di fiori stellati azzurro-porpora con antere gialle molto evidenti. S. jasminoides ‘Album’ (4-6 m) viene dal Brasile ed è meno rustico, con fiori bianchi da aprile per tutta l’estate. S. rantonettii, dall’America meridionale, è un arbusto sempreverde con fusti semilegnosi, prostrati o rampicanti, che necessitano di un sostegno per svilupparsi al meglio: da fine primavera ai primi freddi si adorna di innumerevoli campanelle viola dal centro giallo, profumate soprattutto di sera, seguite da bacche arancione.
Un’altra protagonista del pieno sole è la passiflora, un genere che comprende circa 500 specie di rampicanti sempreverdi o semisempreverdi provenienti da zone tropicali o subtropicali dell’America meridionale, tutte molto fiorifere e adatte alle regioni temperate. A differenza delle sue parenti prossime, P. caerulea, coltivata in Europa sin dalla metà del XVI secolo, è rustica fino a -15 ºC, tanto che sopporta anche i climi del Nord. Soffre le gelate tardive, ricresce dalla base e dopo qualche anno il suo vigore è difficile da contenere negli spazi limitati.
Non mancano le specie rustiche, adatte a qualsiasi zona climatica: per tutte le esposizioni, anche le semiombrose, i caprifogli (Lonicera) offrono varietà con fioriture distribuite nell’arco dell’estate da maggio fino a settembre. Sono veloci, economici e adatti a tutti i terreni, si arrampicano attorcigliandosi e sono quindi ideali anche per coprire fili di ferro, reti e grigliati, anche se solo nella fase vegetativa.
Sui muri in ombra, una delle poche piante capaci di donare una bella fioritura (giugno-luglio) è Hydrangea petiolaris, l’ortensia rampicante che raggiunge anche 8 m, con fogliame caduco verde intenso e dorato in autunno. Le pergole di rose a fioritura tardo primaverile vengono ravvivate da numerosi ibridi di clematidi con fiori estivi, con cui convivono bene anche a distanza ravvicinata, mentre le fioriture più abbondanti di luglio vengono dalle bignonie (Campsis), con vistosi tromboncini gialli, arancio o rosso, che tollerano bene la siccità.
Rampicanti annuali, in poco spazio
In mancanza di spazio, i rampicanti annuali regalano colore e vitalità per mesi senza rappresentare un impegno duraturo. Si associano facilmente tra loro o con altre sarmentose permanenti, che vengono utilizzate come supporto, senza disturbarne il pane radicale o presentare difficoltà al momento della potatura poiché scompaiono con i primi geli. Si possono coltivare anche in contenitori di generose dimensioni (50x50 cm), fornendo concimazioni regolari.
Si tratta per la maggior parte di specie tropicali a rapido sviluppo. Regine dell’estate tutte le varietà di campanelle (Ipomoea), pisello odoroso (Lathyrus odoratus), Convolvulus, Thunbergia alata e Tropaeolum rampicante (nasturzio).
(A cura di Luisa Ferrari - Pubblicato su Giardinaggio 7-8/2010)