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Il colore dei fiori delle ortensie dipende anche dal tipo di suolo.
Le ortensie o Hydrangea sono facili da coltivare se si conoscono tutti i piccoli segreti che le riguardano. Con i video sulla potatura

A fine Settecento l'ortensia o Hydrangea stupiva tutti per la capacità, che parve miracolosa, di cambiare colore. Poi ci si è accorti che il colore dei petali dei fiori di ortensia variano al variare degli elementi che compongono il terreno: il fosforo per il rosa, l’alluminio per il blu e così via.

Curiosità sulle ortensie

Il nome botanico è Hydrangea, parola composta che contiene al suo interno la parola “acqua” in greco. Ma non tanto per il suo considerevole fabbisogno idrico (un esemplare grande può arrivare a bere circa 50 l di acqua al giorno…), quanto perché le sue capsule seminali somigliano molto a delle conchette per l’acqua… Pare però che tale appellativo derivi da Idra, il mostro mitologico dalle nove teste di serpente, a cui assomigliano le infiorescenze presenti sulla capsula che contiene i semi.

Tutt’altra derivazione ha invece il nome comune ortensia, coniato dal botanico francese Philibert de Commerson, che intorno al XVIII secolo introdusse in Europa questa pianta, dandole il nome della sua amata, Hortense, che da quel momento rese immortale.

La maggior parte delle ortensie è originaria di Cina, Giappone e Corea, anche se esistono alcune specie provenienti anche dall’America. Esistono numerosissime specie e ancora più numerose sono le varietà coltivate, in particolare in Asia orientale e sudorientale, nelle Americhe e in Europa (Francia, Germania, Inghilterra). Al genere Hydrangea appartiene una quarantina di specie tra arbusti e rampicanti.

Come sono fatte le ortensie o Hydrangea

ortensie azzurre
Le ortensie sono azzurre quando il pH del terreno è acido.

Le ortensie sono grossi arbusti dall’aspetto vigoroso, a foglia caduca, che con l’arrivo della bella stagione si riempiono di foglie dall’aspetto rugoso, di un verde che varia, nelle diverse specie, dalle tonalità più chiare a quelle più scure.

La pianta, se lasciata crescere, può raggiungere anche i due metri di altezza, anche se di norma le dimensioni restano più contenute. La forma che assumono naturalmente, se non potate eccessivamente, ricorda quella di una sfera, ideale per dare un'idea di morbidezza alle bordure dei piccoli sentieri o anche per creare delle siepi informali lungo dei grossi viali.

Con l’arrivo dei primi caldi estivi esplode la fioritura. Le infiorescenze iniziano a far capolino dalla primavera inoltrata proseguendo poi per tutta l’estate. Hanno forma tondeggiante e sono costituite da una miriade di piccoli fiori, che nelle cultivar sono di norma sterili.

Esistono varietà, chiamate “lacecap”, in cui i fiori sterili, costituiti da quattro grosse brattee, sono posti ai margini dell’infiorescenza, mentre i piccoli fiori fertili sono concentrati verso l’interno. Sono varietà di raffinata bellezza, il cui aspetto leggero le rende piante ideali da associare, per contrasto, alla pienezza dei fiori delle peonie.

6 segreti di coltivazione

  • Le Hydrangea sono piante che in natura abitano i freschi e umidi sottoboschi di montagna. Alle nostre latitudini invece, a differenza di quello che si crede, si adattano a vivere bene anche in pieno sole, in particolar modo nelle regioni del Nord Italia. Nelle regioni centro-meridionali sarà invece opportuno scegliere delle posizioni al riparo dal forte sole pomeridiano, evitando comunque gli ambienti troppo ombrosi, che porterebbero la pianta a non fiorire.
  • Per quanto riguarda il freddo si tenga in considerazione che la pianta resiste bene fino a una decina di gradi sotto lo zero.
  • Per coltivarle con successo occorre dare moltissima acqua ed evitare, soprattutto nel Sud Italia, di coltivarle in pieno sole, perché ovviamente l’esigenza d’acqua cresce al crescere del calore. Basta un solo giorno senz’acqua perché una bella pianta diventi un ammasso di foglie accartocciate…
  • I terreni ideali, affinché le ortensie possano dare il meglio di sé, sono quelli di medio impasto, ricchi di materia organica e debolmente acidi. Un buon drenaggio assicurerà inoltre un ottimale sviluppo dell’apparato radicale.
  • Inoltre si tenga presente che le ortensie possiedono radici ad accrescimento rapidissimo, perciò hanno bisogno di un terreno con molto nutrimento. Perfetto un miscuglio di argilla e torba e terra di foglie in parti uguali, soprattutto per la coltivazione in vaso.
  • Per quanto riguarda la riproduzione è sufficiente affidarsi alla talea. È molto semplice: si prendono talee erbacee o semilegnose da getti laterali non fioriferi lasciando 4 foglie e mettendole a radicare nella sabbia, in posizione ombreggiata, tra luglio e settembre.

Il terreno e il colore dei fiori delle ortensie

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Hydrangea macrophylla, la classica ortensia.

Abbiamo detto che il terreno influisce su colore delle infiorescenze. Nel dettaglio, H. arborescens, H. sargentiana, H. quercifolia, H. paniculata, H. villosa, H. petiolaris sono specie rustiche e poco modificabili nei colori dei fiori a seconda del contenuto minerale del suolo.

Per quanto riguarda le altre si consideri che:

- se il terreno è alcalino il fiore sarà rosa o rosso; se il terreno invece è acido i fiori saranno blu o porpora

- chi possiede un suolo alcalino, come suggeriva già Haworth-Booth (autore della più completa monografia sulle ortensie), potrà dedicarsi ai caldi toni del rosa, del cremisi e del carminio, oppure ai bianchi, evitando di cercare di ottenere dei blu o dei celesti nutrendo il terreno con alluminio.

- chi possiede un suolo neutro potrà invece anche dedicarsi anche ai blu e ai celesti.

- chi possiede un suolo acido dovrà necessariamente coltivare varietà di ortensie che tendano di per sé al blu o al violetto. Per aumentare l’intensità del colore basterà bagnare le piante, d’estate, con una soluzione di circa 15 g di solfato di alluminio per 10 litri d’acqua, 3-4 volte per stagione.

La potatura delle ortensie

Un aspetto molto importante per ottenere dalle ortensie delle fioriture esplosive, è la potatura. Alcune specie infatti fioriscono sui rami cresciuti l’anno prima, mentre altre specie sui rami dello stesso anno; dunque se la potatura viene effettuata nel periodo sbagliato si rischia di perdere completamente o parzialmente i boccioli di una stagione.

Inoltre le Hydrangea paniculata e arborescens richiedono una potatura diversa dalle classiche H. macrophylla.

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37862 - Ultima modifica: 2023-01-09T11:53:46+01:00 da Elena Tibiletti
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Ortensie o Hydrangea: i segreti di coltivazione - Ultima modifica: 2019-07-11T07:27:28+02:00 da Redazione Passione In Verde