Nel giardinaggio ci sono alcune domande ricorrenti che, mese per mese, ogni anno regolarmente vengono poste agli esperti di giardinaggio: qui vi proponiamo la top 10 delle faq del mese di giugno, con le relative risposte.
1 Posso potare la siepe troppo cresciuta?
Sì, ma solo entro la metà del mese, e solo dopo esservi accertati che, al suo interno, non ci siano nidi di uccelli con i piccoli in crescita. Regolate solo la crescita, non effettuate tagli più incisivi (es. abbassamento dell’altezza), perché privare le piante di troppo fogliame potrebbe esporle a un notevole indebolimento durante il periodo più caldo dell’anno, oltre che a bruciature da raggi solari.
2 Posso piantare un albero/arbusto/rosaio in giardino?
No, si apre il periodo più caldo dell’anno e, a meno che non vi prendiate l’impegno di annaffiare ogni settimana con 20 l nel caso dell’albero, 15 l nel caso dell’arbusto o 10 l nel caso del rosaio, piantare adesso una pianta legnosa in giardino è un’idea poco felice.
3 Perché la pianta grassa non fiorisce?
I motivi possono essere molti. 1 Perché non ha subito il necessario risposo invernale, al fresco e senz’acqua. 2 Perché non è stata rinvasata se aveva raggiunto il diametro del vaso. 3 Perché non viene concimata con un prodotto specifico per piante succulente seguendo dosi e frequenza in etichetta. 4 Perché non ha sole a sufficienza: è vero che le piante grasse non dovrebbero essere esposte al sole del mezzogiorno, ma servono almeno 6 ore di sole alla mattina o nel pomeriggio per la fioritura.
4 Quanta acqua devo dare alle piante da fiore in vaso sul balcone?
Domanda da un milione di dollari! Non c’è una quantità standard da indicare, perché dipende da molti fattori. 1 Specie e cultivar della pianta: le surfinie sono le più assetate, i delosperma e le portulacche le più parche. 2 Esposizione: a sud le piante bevono di più che all’ombra, a ovest più che a est. 3 Vaso: quello in plastica conserva più umidità di quello in terracotta, quelli grandi trattengono più umidità di quelli piccoli, in quelli a riserva d’acqua serve meno acqua che in quelli senza “serbatoio”. 4 Condizioni meteo: il sole asciuga di più rispetto al cielo nuvoloso, il vento asciuga in un battibaleno anche dopo un’intera giornata di pioggia utile (“pioggia utile” è quella che bagna i primi 5 cm di substrato). 5 Il consiglio migliore è questo: osservate le vostre piante ogni mattina e ogni sera e tastate il terriccio, perché se le foglie pendono e/o la terra è asciutta dovete bagnare.
5 Come eliminare gli afidi o pidocchi delle piante?
Questi insetti vengono favoriti dal meteo caldo e da un terriccio troppo asciutto. Il primo step è evitare stress idrici, ossia alternanza fra annaffiature abbondanti e assetamento. Dopodiché, se gli afidi già ci sono, guardatevi intorno: se avete coccinelle, lasciate fare a loro perché sono ghiotte di afidi. Se gli afidi non ci sono, intervenite schiacciando fra le dita gli afidi se sono pochi, altrimenti irrorate piretro, olio di neem, sapone molle, estratto d’aglio, macerato d’ortica. Il piretro è il più efficace, è biologico, ma non va mai spruzzato sui fiori perché uccide anche le api. L’olio di neem, biologico, è meno impattante sugli insetti impollinatori. Le altre sostanze, sempre biologiche, non danneggiano le api, ma vanno distribuite ogni 5-7 giorni perché siano efficaci. Effettuate i trattamenti sempre al tramonto, quando le api sono rientrate negli alveari.
6 Come combattere la farfallina del geranio?
La prevenzione incomincia all’inizio di maggio, inserendo nel terriccio una delle poche pastiglie o capsule insetticide rimaste in commercio: se è a base di sostanze chimiche di sintesi, dura fino a luglio, e va interrata nuovamente a inizio agosto; se è a base di sostanze naturali ne serve una al mese. In alternativa, dalla metà di maggio una volta a settimana irrorate un preparato a base di Bacillus thuringiensis: lo trovate nei consorzi agrari, nel garden center più forniti e anche online, scegliendo una formulazione che non richieda il patentino.
7 Perché le foglie si coprono di una patina nera?
È la fumaggine, una malattia fungina non particolarmente dannosa, ma assai brutta a vedersi. La fumaggine attecchisce su una sostanza zuccherina, chiamata “melata”, che viene prodotta da insetti parassiti come gli afidi, le cocciniglie e le psille. Per eliminare la fumaggine, quindi, dovete prima eliminare gli insetti nocivi. Quando questi saranno scomparsi, potete lavare le chiome annerite con acqua e sapone molle al 4% che scioglierà l’appiccicume.
8 Perché le foglie si coprono di una patina bianca?
È l’oidio o mal bianco, un fungo favorito da temperature tiepido-calde e ambiente umido. Dopo la patina bianca farinosa, le foglie prendono un color bronzo e poi si seccano. Bisogna subito trattare con zolfo, oppure con propoli o sapone molle. Si può prevenire irrorando in maggio ogni 10 giorni una soluzione contenente zeolite o spargendone la polvere.
9 Perché le superfici sotto i tigli/cedri sono appiccicaticce?
Perché su tigli e cedri (atlantico, del Libano, dell’Himalaya) molto facilmente si insediano gli afidi neri, soprattutto se le condizioni di coltivazione non sono ottimali. E gli afidi espellono la melata, a base di zucchero, che imbratta le superfici sottostanti: fogliame di altre piante, tavolini, sedie, pavimentazioni, automobili ecc.
10 Come eliminare le zanzare in giardino?
Annaffiate solo all’alba, preferibilmente con impianto a goccia o subirrigazione. Eliminate ogni tipo di raccolta d’acqua o tenetela ben chiusa con una rete a maglie da 1 mm. Se avete un laghetto, metteteci dentro le gambusie oppure i pesci rossi. Tenete l’erba bassa se avete il prato. Se non avete animali domestici, effettuate una disinfestazione ogni 20 giorni con un insetticida chimico da distribuire lungo la siepe perimetrale, e anche su tutti i cespugli se il giardino è maggiore di 200 mq. Se avete cani, gatti, conigli o altri pet, disinfestate il perimetro con Bacillus thuringiensis, oppure cercate un apparecchio repellente le zanzare (privo di sostanze tossiche), digitando sul motore di ricerca “antizanzare repellente da giardino”. Fate installare un impianto automatico di nebulizzazione di un prodotto repellente non tossico.