Azadiractina o olio di Neem: come usarlo

L'azadiractina o olio di Neem è un potente insetticida ammesso in agricoltura biologica. Ecco a cosa serve e come va usato correttamente

Fra gli insetticidi biologici c'è l'azadiractina o olio di Neem, una sostanza naturale, estratta dai semi polverizzati dell’albero tropicale del Neem (Azadirachta indica), dal forte potere insetticida, acaricida e repellente, nonché nematocida.

Fu il tedesco Schmutterer, nel 1959, durante una spedizione in Sudan organizzata allo scopo di studiare le locuste, a notare come queste risparmiavano solo l'albero del Neem.

L’azadiractina è un limonoide (triterpenoide) che fa parte, insieme ad altre sostanze, dell’olio di Neem (quindi le due denominazioni non sono sinonime, ma nel parlare comune vengono utilizzate come tali), che è invece molto meno attivo dell’azadiractina concentrata.

In quali formulazioni esiste l'azadiractina

Esistono alcuni formulati commerciali a base di azadiractina, anche per uso hobbistico, sotto forma di soluzione acquosa, emulsione concentrata, emulsione oleosa, facilmente reperibili nei garden center e Consorzi agrari più forniti.

Sono etichettati, secondo il prodotto, come irritanti, oppure irritanti e pericolosi per l'ambiente, oppure non classificati (in assoluto i formulati a bassissima tossicità, e ad azione un po’ meno incisiva).

Chi volesse prepararla in casa, ammesso che riesca a trovare i semi dell’Azadirachta, può polverizzarne in un macinacaffè dedicato 500 g e metterli a macerare per 8 ore in 10 l d’acqua, distribuendo poi il macerato così com’è vaporizzandolo sulle piante.

Quali insetti combatte l'azadiractina

L'azadiractina è efficace su un elevato numero di fitofagi (“mangiatori di piante”), appartenenti a tutte le categorie di Invertebrati, ad apparato boccale sia pungente-succhiatore sia masticatore, per es. afidi, dorifora, tentredini, psille, carpocapsa, verme della frutta, tripidi, cicaline, minatori fogliari, larve di lepidotteri e coleotteri, cocciniglie cotonose, ceroplasti ecc. Agisce inoltre sugli acari, come il ragnetto rosso, e sui Nematodi galligeni che attaccano le radici.

Azadiractina: come agisce

Se irrorata direttamente sugli insetti, dopo poche ore dal trattamento li rende inattivi perché ne blocca l’assunzione di cibo.

Se dopo l’intervento restano insetti vivi, questi non possono più causare alcun danno perché l’insetticida inibisce la loro crescita destinandoli rapidamente a morte.

In più, l’azadiractina viene trasportata attraverso tutte le parti della pianta trattata (“azione sistemica”): l’azione sarà efficace anche se gli insetti non vengono a contatto direttamente con la soluzione, perché il fogliame risulta non appetibile agli insetti.

Se applicato al terreno, svolge un’azione nematocida inibendo la crescita e contribuisce a riequilibrare la microflora del terreno, stimolando funghi e batteri buoni.

Dove e come si usa l'azadiractina

L'azadiractina è impiegabile su piante d’appartamento (incluse le succulente e le orchidee), da balcone e terrazzo, da giardino, da orto e del frutteto (il tempo di carenza è in genere di 3-7 giorni).

A seconda del preparato commerciale prescelto, si può applicare per via fogliare, irrorando la vegetazione con uno spruzzatore o una pompa a spalla, oppure pennellando le foglie; per via radicale annaffiando o irrorando il terreno sovrastante le radici; per via endoterapica (cioè attraverso iniezioni nel tronco dell’albero) a opera di personale esperto.

Se il prodotto non è pronto all’uso, ma va miscelato con acqua, questa non deve essere acida né calcarea (pH 6,5). Per le specifiche modalità d’impiego, consultate l’etichetta del prodotto commerciale acquistato.

Tossicità e impatto ambientale dell'azadiractina

La tossicità è molto bassa al punto da ritenere questo composto innocuo per l'uomo e per i vertebrati, compresi i pesci.

L'impatto ambientale è anch'esso molto basso: presenta una notevole selettività nei confronti degli insetti utili, comprese le api, ed è ammesso in agricoltura biologica. Nel terreno viene degradato in pochi giorni.

Controindicazioni e avvertenze

Nessun insetticida (o fitofarmaco in generale) deve essere somministrato durante la fioritura dei fruttiferi, per evitare possibili fenomeni tossici nei confronti di tutti gli insetti impollinatori.

L'azadiractina è miscelabile con piretrine, Bacillus thuringiensis, saponi molli e virus. È preferibile distanziare i trattamenti con funghi entomopatogeni o i lanci di insetti ausiliari.

Non è compatibile con prodotti a reazione molto acida (es. argille acide) o alcaline (es. polisolfuro di calcio, poltiglia bordolese ecc.).

Azadiractina o olio di Neem: come usarlo - Ultima modifica: 2019-06-04T08:52:00+02:00 da Redazione GI