Sono una ventina le specie di cocciniglie che attaccano i vegetali (Coccus hesperidum, Icerya purchasi, Planococcus citri ecc.), accomunate da un corpo ben protetto, o sotto uno scudetto rigido di forma e colore variabili (tondo, ovale, allungato, bianco, grigio, marrone o scuro), o mediante secrezioni cerose o filamentose che lo isolano dall’esterno.
Possono somigliare a un minuscolo bottoncino, ben attaccato ai tessuti vegetali, oppure portare appendici spinulose o filiformi, o fiocchi che le fanno rassomigliare a piccoli (a partire da 2 mm) batuffoli di cotone. Esiste una certa specificità nei confronti dei tipi di piante, che però non è rigida: ciò significa che cocciniglie degli agrumi possono installarsi anche su altri vegetali legnosi o erbacei.
Non hanno preferenze, spaziando dalle piante d’appartamento alle erbacee da fiore, dalle succulente alle orchidee, dagli arbusti agli alberi, dalle rose al pittosforo, dai pini agli agrumi ecc.
![Cocciniglia farinosa su orchidea](https://passioneinverde.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/24/2018/11/cocciniglia_farinosa_dipladenia4.jpg)
Cocciniglie: rimedi ai danni che possono provocare
In esterni si vedono a partire dai mesi di aprile-maggio fino a ottobre (soprattutto se è tiepido); in interni il riscaldamento acceso fa sì che proliferino anche d’inverno.
Le cocciniglie a scudetto in genere formano ampie colonie intorno ai germogli, sulle foglie (pagina superiore e inferiore) e sui rami; quelle farinose e cotonose sono meno numerose, ma ugualmente localizzate nei germogli, all’ascella delle foglie, sui rametti o alla base nel punto di uscita dal terriccio.
Essendo dotate di apparato boccale pungente-succhiatore, infiggono lo stiletto nei tessuti per succhiarne la linfa elaborata e, in caso di infestazioni abbondanti, indeboliscono progressivamente la pianta, che tende a deperire; oltre al notevole danno estetico, possono seccarsi le foglie e addirittura interi rami; difficilmente però il soggetto muore.
Inoltre possono trasmettere da una pianta all’altra virus e batteri, causa di virosi e batteriosi anche pericolose. Infine, emettono la melata, liquido zuccherino appiccicoso che imbratta le parti sottostanti la colonia, sul quale in genere si insediano funghi di colore scuro come la fumaggine.
![Cocciniglia cotonosa su Ferocactus](https://passioneinverde.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/24/2018/11/cocciniglie_ferocactus2.jpg)
Cocciniglie come eliminarle e prevenirle
Evitate gli stress idrici, in particolare la carenza d’acqua e di umidità che ne favorisce la comparsa. Se l’infestazione è agli inizi, composta da pochi individui, si possono stanare con il manico di un pennello o la punta di un tagliacarte e schiacciare fra le dita guantate, oppure rimuovere con una spazzola a setole dure strofinando i rami di alberi e arbusti.
Su colonie numerose si interviene con prodotti a base di olio minerale o insetticidi anticocciniglie a base di sostanze chimiche di sintesi, ripetendo il trattamento ogni 10-15 giorni per tre volte. Nei casi più gravi bisogna procedere al taglio delle foglie e dei rami particolarmente coperti di scudetti.
Se preferite prodotti naturali, irroratele con prodotti agrari a base di bicarbonato di sodio, oppure di olio di lino o anche di olio di soia. In questo caso, però, l'intervento andrà ripetuto ogni 5 giorni per circa un mese, prima di vedere i primi risultati sui parassiti.