In appartamento è difficile poter avere piante fiorite, dato che la maggior parte sono da esterni, e per avere un colore diverso dal verde bisogna puntare sulle piante tropicali dalle foglie variegate. Esistono infatti specie e varietà con foglie striate di rosso, arancione, rosa, giallo, crema, bianco e perfino porpora e viola, declinati in diverse sfumature, variegature, chiazzature, oltre ai verdi di diversa tonalità. Naturalmente stiamo parlando di colorazioni naturali – non causate da sostanze chimiche coloranti somministrate –, che si creano spontaneamente in natura o che vengono indotte dall’uomo, e che vengono poi selezionate dai floricoltori per ottenere esemplari dai cromatismi stabili e quindi duraturi nel tempo e nella discendenza.
Colori disponibili
Il colore verde è determinato dalla clorofilla, un pigmento fondamentale per i vegetali verdi (appunto! Tanto che i vegetali parassiti sono gialli o rossi!) perché è responsabile della fotosintesi clorofilliana, la funzione che permette ai vegetali di ricavare energia e nutrimento per vivere.
E fin qui, nulla di nuovo. Quello che forse non sapete è che nelle foglie sono contenuti anche altri pigmenti di colori diversi: gli antociani rossi e viola, i carotenoidi arancioni e gialli e i flavonoidi gialli e crema. Ci accorgiamo della loro esistenza in autunno, quando alberi e arbusti decidui, prima di perdere le foglie, le arrossano o le ingialliscono perché, prima della caduta fogliare, la clorofilla (troppo preziosa per disperderla a terra) viene riassorbita all’interno delle piante, lasciando vedere carotenoidi e flavonoidi – presenti nelle lamine fogliari sin dalla primavera – o producendo antociani – creati ex novo per difendere la pianta dal freddo incipiente.
Riassumendo, nelle foglie sono sempre presenti clorofilla verde, carotenoidi e flavonoidi dall’arancione al crema, e a fine stagione gli antociani rossi e porpora.
Foglie variegate: perché si formano
Capita però che la produzione/distribuzione di questi pigmenti diventi irregolare, per cause naturali, ossia mutazioni genetiche spontanee (che avvengono costantemente in tutti gli esseri viventi): se risultano vantaggiose per la pianta/essere vivente, vengono conservate dalla discendenza. Per es. le variegature chiare nelle foreste tropicali possono servire laddove la pianta sia battuta parzialmente dai raggi solari: le zone chiare non contengono clorofilla, dunque non svolgono fotosintesi che, in piante da sotto-giungla (abituate all’ombra), risulterebbe troppo sovra-dimensionata e dunque nociva al vegetale stesso. I “cacciatori di piante” tuttora esistenti, quando battono le zone tropicali, vanno proprio a caccia di questi esemplari anomali, da poter proporre al pubblico di appassionati come novità assolute.
Oltre alle mutazioni spontanee, l’altra grande causa di colorazioni particolari sono le virosi: accanto a virus nocivi che uccidono le piante (es. il virus del mosaico), ne esistono altri che provocano un’alterazione cromatica a livello fogliare ma nessun altro danno. Fra gli esempi, i gerani (Pelargonium) a foglia variegata e l’aucuba chiazzata di giallo.
Infine i florovivaisti possono agire su specie e varietà già mutate o virosate, sia per ibridazione, sia mediante sostanze chimiche che inducono le mutazioni cromatiche in maniera stabile.
Tipi di variegature
Quelle che in gergo tecnico si chiamano “rotture” (del colore verde) possono avere una distribuzione di diverso tipo sulla lamina fogliare, ossia un “pattern”, tradotto in “schema”: variegature (bande larghe alternate al verde), striature (bande strette), punteggiature (puntini piccoli), maculature (puntini grandi), chiazzature (macchie irregolari e grandi), marmorizzazioni (strisce o bande irregolari sinuose), marginature (colorazione diversa solo sui margini). Queste sono tutte le possibili distribuzioni dei colori alternativi al verde, ma la medesima terminologia si riferisce anche alle variazioni cromatiche del verde stesso.
Aracee a foglie variegate
Tra le piante d’appartamento la ricerca dei floricoltori ha portato, soprattutto negli ultimi anni, a specie e varietà dalle variegature incredibili. Ne citiamo subito una fra tutte, perché è di gran moda: la monstera variegata, ‘Thai Constellation’ o Monstera deliciosa Albovariegata che tutti vogliono e pochi riescono a mantenere (vedi in fondo all’articolo), caratterizzata da variegature bianco crema.
Per rimanere fra i Philodendron: ‘White Princess’ con variegature bianco panna, ‘Jose Buono’ con maculatura bianco crema, ‘White Wave’ con striature bianco crema, P. hederaceum ‘Oxycardium’ Variegata con marezzature verde chiaro e crema, P. domestica Variegata con variegature gialle, P. hastatum Variegata con marezzature crema, e altre decine.
Continuando con le Aracee, genere Alocasia: A. micholitziana ‘Frydek’ Variegata in bianco, ‘Silver Dragon’ in verde salvia, A. aurea Variegata in giallo, ‘Splash’ Variegata con chiazzatura gialla, ‘Bambino’ Pink Variegata in rosa, A. lauterbachiana Variegata in giallo, A. odora Aureovariegata in giallo, e altre specie e varietà.
Sempre fra le Aracee il potos (Epipremnum aureum = Scindapsus aureus), di per sé con foglie cuoriformi variegate di giallo crema: E. pinnatum Variegatum con variegature bianche, ‘Marble King’ marmorizzato in bianco, ‘Shangri-La’ in verde chiaro e verde scuro, ‘Enjoy’ variegato in bianco, Scindapsus pictus (a foglie chiazzate di argento) ‘Jade Satin’ Variegata di bianco crema, ‘Trebie’ maculato di verde salvia ecc.
Ancora fra le Aracee, genere Syngonium: S. podophyllum Albovariegatum, con variegature bianche, ‘Panda’ color crema, ‘Milk Confetti’ color verde salvia, ‘Mojiito’ chiazzato di bianco, ‘Pink Splash’ variegato in rosa, ‘Tricolor Red Spot’ variegato in rosa e crema ecc.
Il simile Aglaonema: ‘White Kiwi’ maculato in verde salvia e bianco, ‘Maria Cristina’ marginato di rosso, ‘Stripes’ con strisce verde salvia, ‘Silver Bay’ variegato in verde salvia, ‘First Diamond’ con foglie quasi completamente bianco crema, ‘Silver Queen’ variegato in verde salvia ecc.
E ancora la Dieffenbachia, oggi fuori moda: ‘Camilla’ fu la prima a lamina quasi interamente crema, ‘Reeva’ maculata di verde chiaro e scuro, ‘Tropic Marianne’ con foglie gialle bordate di verde scuro, ‘Mars’ striata di giallo…
E i simili Codiaeum (Croton) dalle foglie verdi, rosse, arancioni e gialle mescolati: ‘Mrs. Iceton’ ha foglie verdi e bianche, ‘Mammy’ verde scuro maculato di giallo, ‘Gold Sun’ chiazzato di giallo, ‘Eburneum’ ha foglie dorate, ‘Excellent’ ha foglie rosso porpora, ‘Tamara’ ha foglie variegate di bianco, ‘Petra’ striate di giallo oro ecc.
Altre famiglie a foglie variegate
Passando alle Moracee, i Ficus (benjamina, robusta, elastica, binnendiikii, sagittata, pumila = repens ecc.) hanno tutti parecchie varietà a foglie variegate in bianco, giallo più o meno carico, rosa e perfino tricolori.
La Schefflera (Araliacee) esiste da tempo nella forma variegata di giallo frittata (‘Gold Capella’) a cui si sono aggiunte ‘Janine’ variegata di crema, ‘Melanie’ con foglie quasi interamente bianco crema, ‘Gerda’ variegata di verde salvia.
Fra le Asparagacee c’è la Dracaena, dalle foglie striate di verde chiaro, bianco, crema, accanto alla Tricolor (striate di bianco e rosso), e alle storiche ‘Song of India’ e ‘Song of Jamaica’ (“pleomele”); e il Chlorophytum (falangio o nastrino), disponibile a foglie verdi, oppure striate di bianco o crema, con diversa alternanza delle striature.
Le Marantacee sono l’emblema delle foglie variegate, con Marantha, Calathea, Stromanthe, Ctenanthe. Sono tutte caratterizzate dall’avere foglie di base color porpora spezzato dal verde più o meno scuro e dall’argento. Non è presente il giallo.
Con caratteristiche simili ci sono le Begonia (Begoniacee), molte delle quali hanno base color porpora anche scurissimo con marezzature rosa, rosse, argento o bianche, mentre altre hanno foglie verde argento più o meno chiazzate di verde scuro, rosa, porpora, e altre ancora lamine verde scuro macchiate di bianco o argento. Neanche fra di loro compare il giallo.
Altri generi a foglie colorate
Le Tradescantia hanno sfumature viola: T. pallida Purpurea ha foglie viola pruinose, T. zebrina ha foglie tricolori verde scuro, verde salvia e con la pagina inferiore viola, T. andersoniana Variegata ha striature bianche, ‘Nanouk’ ha foglie verde medio a strisce bianche e sfumature viola dalla pagina inferiore.
La Fittonia ha piccole foglie “ricamate”, ossia con le nervature in colori a contrasto: lamina verde e nervature bianche, verde e gialle, verde e rosse, verde e rosa, verde e porpora, oppure rossa e verdi, rosa e verdi, bianco crema e verdi, o anche giallo lime e rosse.
Il genere Hypoestes ricorda molto la fittonia per le colorazioni e le dimensioni del fogliame: anche in questo caso sono le nervature a distaccarsi cromaticamente, nelle stesse tinte appena descritte. Molto facile trovare esemplari (serie ‘Splash’) con la lamina rossa, bianca, rosa carico o rosa bebè con nervature verde scuro, ma esistono anche varietà con la lamina verde scuro fittamente maculata di bianco crema.
Il genere Peperomia, oltre ad avere forme e foglie molto diverse da una specie all’altra, porta con sé anche colorazioni insolite: P. obtusifolia Variegata ha foglie verdi al centro e gialle sui margini, P. magnoliifolia Variegata verde salvia e giallino sui bordi, ‘Waterlemon’ ha foglie striate di verde scuro e verde salvia (simili alla buccia dell’anguria), P. caperata ha foglie verde scuro superiormente e viola inferiormente.
Foglie variegate = piante più delicate
Attenzione: abbiamo già accennato al fatto che le foglie o le porzioni di esse che hanno altri colori sono prive di clorofilla, dunque non effettuano la fotosintesi clorofilliana. Resistono meglio delle foglie verdi da ombra ai raggi solari, ma porle in una posizione a lungo soleggiata comporta la regressione della clorofilla anche dalle parti verdi, tant’è vero che le foglie tendono a divenire uniformemente del colore alternativo. Quindi, non approfittatevene: il massimo tollerabile è di mezz’ora di sole al giorno, non di più.
In seconda battuta, se buona parte delle foglie non svolge o svolge male la fotosintesi, l’esemplare non vivrà benissimo. Il suo metabolismo sarà rallentato: servirà meno acqua rispetto alla stessa specie a foglia verde, ma dovrà essere sostenuto dalla medesima dose di concime. Reagirà comunque peggio alle variazioni: di temperatura, di posizione, di illuminazione, di umidità, di vaso, di aria, e sarà facile che smetta di crescere, perda le foglie, appassisca, si chiazzi di secco, deperisca ecc.
Dunque, se le accogliete nella vostra abitazione, siate molto accudenti nel seguire le piante a foglie variegate, cercando di minimizzare ogni tipo di stress e di non crearne dei nuovi!