Non fatevi mancare il piacere dei fiori in giardino per l'inverno: la fioritura dei primi arbusti, le bulbose che sbocciano e i petali che si aprono verso il sole ancora freddo sono uno dei regali più belli della natura invernale, e sono un vero invito ad abbandonare la vita sedentaria per passeggiare in giardino o per occuparsi del terrazzo.
Se non avete previsto in autunno la piantagione delle specie che vi consigliamo in questo articolo, anche durante l'inverno siete ancora in tempo a fare qualche buon acquisto: i garden center più forniti hanno a disposizione arbusti in vaso che possono trasformare lo spazio esterno, portando un accento di rinnovamento e una speranza di primavera che "buca" la nebbia e lo smog.
L'incredibile forza della natura
Già all’inizio di febbraio non è raro osservare i primi fiori che forano la crosta di neve e, gloriosi, giungono ad esporre le loro corolle al primo sole ancora freddo. Crochi e bucaneve sono fra i primi, seguiti poi da anemoni, muscari, scille e altre piccole bulbose precoci come la graziosa Fritillaria meleagris dai petali con un curioso disegno a quadretti. Le loro piccole dimensioni nascondono un’energia vitale sorprendente.
Il fenomeno della fioritura precoce, capace di sfidare il gelo, è dovuto al particolare meccanismo metabolico di queste specie che, nel corso della loro evoluzione, hanno dovuto adattarsi ad ambienti con stagioni molto definite, tipiche dell'Europa balcanica: in natura, dopo una primavera piovosa in cui accumulano nel bulbo una quantità di fattori nutritivi, segue un’estate calda e asciutta in cui il loro fogliame scompare. Ma a fine inverno il germoglio fiorale, poco sensibile alle basse temperature, emerge dal suolo e affida al vento e agli insetti il polline per la riproduzione. Gli ibridatori da secoli hanno sfruttato queste caratteristiche ottenendo numerosissime varietà; per un buon risultato, i bulbi precoci vanno collocati in terra o in una ciotola con terriccio sciolto e sabbioso, a fine estate, in luna crescente.
Gli arbusti dell'inverno
Sono molti gli arbusti che meritano di essere coltivati in vaso per ammirare la loro fioritura tra gennaio e marzo. I più celebri sono calicanto e hamamelis, apprezzabili anche per il profumo delizioso, ma non dimenticate le camelie che sono compagne fedeli per decenni, anche in vaso in terrazzo, purché non siano esposte a lungo alle temperature sotto zero.
La fioritura del calicanto e dell'hamamelis, arbusti che aprono i loro fiori tra gennaio e febbraio, è abbondante solo se le piante sono poste in pieno sole, in una posizione riparata dai venti più freddi. Qui, persino se coperte dalla neve, le loro corolle profumano intensamente l'aria, tanto da sentire la fragranza a metri di distanza. Si trovano bene in tutta Italia tranne che sulle Alpi, dove il freddo è troppo accentuato. Per riordinarne la forma, vanno potati in marzo, subito dopo la fioritura.
L'hamamelis è un arbusto dallle molte virtù, capace di sfidare il gelo di gennaio; è una pianta di medie dimensioni, raramente sopra i 4 metri e di portamento aperto e gentilmente disordinato, con fiori piccoli, giallo o arancione, profumatissimi, in gennaio-febbraio. Cresce bene in giardino e in vasi grandi (80 x 50 x 50 h cm), all’aperto tutto l’anno in tutta Italia, anche nelle zone molto fredde in inverno (dove la fioritura avverrà tra febbraio e inizio marzo). Al sole o a mezz’ombra tollera il freddo fino a –10 °C, il caldo intenso e il vento non salmastro. La potatura va condotta ogni anno subito dopo la fioritura, per restituire una forma alla pianta e accorciare i rami troppo espansi. Da abbinare in siepi miste con il calicanto, ma anche con il cotogno giapponese e la forsizia, che fioriscono a fine inverno.
Già a gennaio si aprono, nei climi miti e mediterranei, i fiori del mandorlo e della mimosa, mentre al Nord ci si deve accontentare di piante che non temono le basse temperature, come il gelsomino giallo, il nocciolo dagli amenti che oscillano alla brezza e le magnolie: la prima ad aprire i suoi fiori candidi è Magnolia stellata, una vera meraviglia che merita un luogo soleggiato e riparato dove la fioritura può cominciare già a fine febbraio se l'inverno è mite.
Precoci e generose anche le forsizie dalla gialla fioritura. La causa principale del diffondersi della forsizia nei giardini di tutt’Europa è la sua facilità di coltivazione, alla quale si unisce una fioritura vistosa e molto precoce, da fine gennaio a marzo-primi di aprile, secondo il clima e la latitudine. In Pianura Padana l’esplosione di questo arbusto di lontana origine cinese è, tradizionalmente, in febbraio-marzo, quando i rami ancora privi di foglie si coprono di fiori a quattro petali color giallo oro, per 2-3 settimane almeno. Poi tra gli ultimi fiori cominciano ad apparire le foglie sottili e verde chiaro, ed è tempo di potarla, con luna calante, per conservare una dimensione contenuta (può essere potata anche in forme squadrate) e per migliorare la capacità di fioritura. Pianta molto robusta, resistente al gelo e all’inquinamento, poco soggetta ad ammalarsi e molto longeva, la forsizia ha anche il pregio di una notevole versatilità: può essere impiegata da sola o in compagnia di altri cespugli e alberi, a forma di cespuglio o anche per siepi durevoli con poca manutenzione.
Queste stesse caratteristiche sono comuni anche ad altri arbusti invernali quali il cotogno giapponese dai fiori rossi.
La lentaggine (Viburnum tinus) ha il pregio di essere un arbusto di eccezionale resistenza alle avversità, incluso lo smog urbano. I suoi fiori si aprono ai primi tepori per formare in seguito bacche gradite agli uccelli selvatici.
La mahonia ha fiori vistosi e profumati alla fine dell'inverno: caratteristiche che la rendono consigliabile per offrire nettare alle prime api che si avventurano fuori dall'alveare nell'aria ancora fredda.
Arbusto molto ornamentale, con bel fogliame che può essere sempreverde o deciduo, la Berberis è un arbusto spinoso, adatto a creare siepi difensive. Berberis vulgaris dalla splendida e precoce fioritura gialla, che si apre tra gennaio e marzo nelle zone più riparate e negli ambienti mediterranei, e verso aprile al Nord, ha spine molto lunghe. Le berberis sono facili da coltivare. Preferiscono posizioni soleggiate (indispensabili per le specie decidue) o semiombreggiate. Adattabili anche a terreni poveri e difficili, gradiscono comunque suoli asciutti, freschi, lievemente acidi. Tollerano benissimo le potature, resistono allo smog e quindi sono perfetti per il verde urbano.
Come anticipare le fioriture
Le piante in aiuola possono essere aiutate con una campana in vetro o plastica sistemata sul cespo o sul germoglio in formazione. Se non avete un'apposita campana (quelle tradizionali in vetro sono piuttosto costose e non facili da reperire) potete risolvere con una scatola di plastica o con una intelaiatura di canne di bambù sulla quale sistemare un telo in plastica trasparente. Gli arbusti possono essere favoriti da una copertura in velo-non tessuto da sollevare nelle ore più calde. Il leggero aumento di temperatura sotto il telo può anticipare di qualche giorno l'apertura di fiori nella forsizia, se avete fretta di vedere qualche segno di primavera.
Le piante in vaso tenute in zona protetta e soleggiata, esposta a sud, e possibilmente contro un muro bianco, sbocciano con diversi giorni di anticipo rispetto alla stessa specie collocata in ambiente più esposto al freddo.
Se avete una serra in balcone o in giardino prevedete la possibilità di attivare un piccolo riscaldatore da serra che aiuterà ad anticipare le fioriture di arbusti, perenni precoci e bulbose primaverili.