laurotino viburnum tinus
Laurotino o Viburnum tinus in fiore.
Il laurotino o Viburnum tinus è un arbusto indistruttibile per il giardino e il terrazzo, bello in ogni stagione a partire dall'inverno

Il laurotino (Viburnum tinus) è un diffusissimo arbusto da giardino e da vasca, utilizzato per siepi frangivento e frangivista, merita per la bellezza (i fiori coesistono con i frutti), l’anticipo della fioritura (in inverno), la scarsa richiesta di cure, la persistenza del bel fogliame. Consigliato a chi ama il birdwatching, dato che i piccoli frutti attirano gli uccellini. Appartiene alla famiglia delle Caprifogliacee.

Origine: bacino del Mediterraneo.

Descrizione botanica: arbusto alto fino a 2 m, con crescita media e rami eretti e numerosi, che partono spesso dalla base, a formare una chioma densa e compatta. Le foglie persistenti sono coriacee e di colore verde scuro lucido nella pagina superiore, verde chiaro e tomentose lungo la nervatura in quella inferiore; la lamina ovato-ellittica è lunga 6-8 cm. I fiori sono formati da cinque piccoli petali bianchi con la parte esterna rosata, e sono riuniti in corimbi apicali densi e appiattiti, del diametro di 7-12 cm, profumati, da febbraio a maggio. Il frutto, da agosto in poi, è una drupa di 0,5 cm di diametro, color blu metallizzato a maturazione, e persiste a lungo sulla pianta (talora fino alla fioritura successiva, cosicché fiori e frutti coesistono).

Specie affini e varietà: ‘Variegatum’ ha foglie variegate di bianco crema.

Esposizione: preferibilmente pieno o mezzo sole, si adatta anche all’ombra/luce dove fiorisce meno.

Temperatura: ideale fra 12 e 25 °C, tollera fino a –15 e +45 °C.

Precauzioni invernali/estive: nessuna. Non ama i venti salmastri.

Vaso: in plastica, terracotta, legno, cemento, metallo, di diametro di 40 cm per pianta alta 40 cm. Si rinvasa ad anni alterni in primavera in un contenitore di una misura in più nei primi anni, poi si rimuove il terriccio superficiale sostituendolo con nuovo substrato.

Terra: fertile, fresca, profonda e ben drenata, per es. metà terra da giardino e metà terriccio universale.

Acqua: tra aprile e settembre media e regolare; scarsa o nulla negli altri mesi.

Concime: in aprile e ottobre un prodotto granulare a lenta cessione per arbusti da fiore.

Potatura: se necessaria per contenere la forma della pianta, in dicembre-gennaio (sacrificando la fioritura).

Moltiplicazione: tra giugno e settembre per talea di rami dell’anno.

Malattie e parassiti: il mal bianco attacca i germogli di esemplari situati all’ombra, rendendoli farinosi e deformi.

Note: i frutti sono velenosi per l’uomo. Viene chiamato anche “lentaggine”.

Per approfondire

PIANTE DA TERRAZZO E DA BALCONE
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