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Jasminum nudiflorum o gelsomino giallo o gelsomino di San Giuseppe.
Il gelsomino giallo fiorisce in pieno inverno formando cascate di fiori gialli, utili a coprire muretti e staccionate. Ecco come coltivarlo

A differenza del gelsomino estivo (Jasminum officinale), che esibisce fiori bianchi e profumati, il gelsomino giallo invernale (Jasminum nudiflorum, J. mesnyi) parla infatti con un bellissimo giallo, vivido e brillante, sublime quando è vestito di neve, in grado di resistere al freddo più rigido.

Ma non è nel colore la sola differenza fra le due specie. Se quella estiva è infatti un rampicante, dai fiori profumatissimi e adatto solo ai climi miti, quella invernale, detta anche gelsomino di San Giuseppe, è un arbusto a portamento strisciante o ricadente, dai fiori privi di profumo, molto rustico e adatto a formare splendide bordure fiorite da gennaio a febbraio.

Sono infatti più di 200 le specie che appartengono al genere Jasminum, della famiglia delle Oleacee (la stessa dell’olivo e dell’osmanto), quasi tutte originarie del continente asiatico o dell’Europa mediterranea.

Jasminum nudiflorum venne scoperto nel 1843 in Cina da un esploratore scozzese che cercava di esportare le piante del tè su richiesta dell’Impero britannico, che voleva affrancarsi dal monopolio cinese.

Come si coltiva il gelsomino giallo

  • Facile da coltivare e poco esigente, cresce bene quasi ovunque, perfino contro i muri rivolti a nord. Forma un arbusto denso e compatto e in genere raggiunge un’altezza di circa 2 m, ma può arrivare a produrre rami lunghi sino a 4-4,5 m, se collocato come ricadente alla sommità di un muro in pieno sole.
  • Una pianta davvero straordinaria, resistente allo smog e anche in grado di ridurre il problema del rumore, grazie ai rami e alle foglioline di piccola taglia. Per questo non è raro vederla ornare, all’estero soprattutto, le barriere antirumore.
  • Richiede due soli accorgimenti: scegliere una zona riparata dai venti freddi, che potrebbero danneggiare la pianta e in particolare la bella fioritura, ed evitare le esposizioni a est: il sole della mattina è troppo timido, decisamente meglio l’esposizione a sud, oppure a ovest.
  • Il gelsomino di San Giuseppe è una pianta molto longeva. Vive anche per decine di anni. Nel tempo però rischia di diventare piuttosto spoglio nelle parti più vecchie e meno illuminate. Per ridurre questo rischio consigliamo di fissare i rami durante l’estate, indirizzandoli in modo da garantire, tra gennaio e marzo, il massimo di esposizione alla luce solare.
  • Attenzione poi alla manutenzione del terreno al piede. Se molto compatto, durante l’estate il dilavamento delle acque di irrigazione limiterà severamente l’afflusso di acqua alle radici. Ogni anno, a primavera, è bene zappettare superficialmente intorno alla base del fusto e arieggiare inserendo nella crosta del suolo i denti di un forcone, colmando i fori con sabbia di fiume.
  • Infine, bisogna ricordare che i fiori si aprono sui rami dell’anno precedente, pertanto la potatura va eseguita dopo la fioritura, da marzo ad aprile.
Gelsomino giallo: il colore del sole in inverno - Ultima modifica: 2011-01-18T17:32:00+01:00 da Redazione Passione In Verde