Camellia japonica
Le camelie giapponesi o primaverili fioriscono tra febbraio e aprile, sia in giardino sia in vaso.
Giardini e terrazzi non assolati possono ospitare le camelie, regali piante che fioriscono tra febbraio e aprile in bianco, rosa e rosso, con perfetti fiori a coppa. Coltivarle non è difficile, seguendo alcune semplici regole

Tra la fine di febbraio e la fine di aprile fioriscono le camelie (Camellia japonica), campionesse d'eleganza. Ecco tutti i consigli per coltivarle al meglio.

Camelia: quale esposizione

La posizione ideale per avere esemplari sani e robusti è quella in mezz’ombra, o in posizione illuminata ma ombreggiata. Il sole del mezzogiorno deve assolutamente essere evitato se si vogliono ottenere fiori di grande bellezza. L’ombra piena favorisce invece lo sviluppo vegetativo, ma i boccioli tendono a rimanere piuttosto piccoli. Si deve assolutamente evitare una posizione colpita dal sole mattutino, per evitare che la pianta sia danneggiata dal disgelo repentino.

La posizione ideale è a ovest o a nord-ovest, protetta dai venti, a patto che il terreno non sia troppo calcareo e permetta un corretto deflusso dell’acqua. Ricordate una regola: la vicinanza di rododendri e azalee indica il luogo ideale per le camelie, perché queste piante (acidofile) hanno esigenze colturali molto simili.

Camelia: il clima giusto

Al momento dell’acquisto, considerate il luogo d’origine dell’esemplare: in questo modo capirete se sarà possibile vederlo crescere rigoglioso nel vostro giardino.
Le camelie allevate nelle zone più calde mal di adattano al clima delle regioni alpine e subalpine, per esempio.

In Italia le condizioni ideali si trovano in molte regioni: un clima lacustre o collinare, con piogge abbondanti e cielo spesso coperto, venti frequenti che evitano l’aria stagnante (non salmastri però) e, infine, un terreno ben drenato e permeabile.

Camelia: il terreno ideale

Queste sono le caratteristiche ideali: uno strato superficiale di terreno “da bosco” ricco di humus e ben aerato, uno strato più profondo pesante e ricco di sali minerali. La struttura dovrebbe essere composta per il 50% di elemento solido, per il 25% di aria e per il restante 25% di acqua.

Il pH ideale è di 5,5 leggermente più acido rispetto alle condizioni che si trovano in genere in natura e dovrebbe essere preservato il più possibile. Spesso il rhodohum – una miscela di guano e humus – mescolato con il 50% di terra da giardino matura, si è rivelato un substrato ideale per le camelie. Piuttosto importante è inserire nel terriccio anche un terzo di compost naturale.

Camelie: irrigazione e nutrizione

Le camelie vanno irrigate con acqua poco calcarea: la soglia di tolleranza si attesta intorno ai 10 °dH. L’annaffiatura deve essere regolare: la camelia va bagnata non appena lo strato di terriccio superficiale in vaso o in terra risulta secco. Durante l’epoca di fioritura è preferibile bagnare meno ma più spesso.

Le camelie non hanno particolari esigenze di nutrimento, anche se un approvvigionamento ottimale di concime garantisce un aiuto per la crescita. Tra le varie sostanze, l’azoto è il più importante. Il rapporto ideale tra le sostanze nutritive principali, N (azoto), P (fosforo), K (potassio), è di 3:1:2.

Le camelie in giardino non devono essere concimate per il primo anno, in seguito si potrà nutrirle annualmente.

Le camelie in vaso vanno concimate a partire dalla fine della fioritura, quando spuntano i nuovi germogli.

Alcune varietà di camelia

Le varietà di camelia disponibili sono molto numerose. Ecco una selezione di camelie a fioritura primaverile (Camellia japonica), che se coltivate all’aperto danno il meglio di sé in marzo-aprile.

"Adelina Patti": è una cultivar importata dal Giappone, presenta un bel fiore a coppa, semplice, di 8 cm di diametro, di colore rosa chiaro, con venature rossastre. È una varietà rifiorente, con stami e stimmi dorati molto evidenti, il fogliame lucido la rende decorativa per tutto l’anno.

"Alba Plena": arrivata dalla Cina nel 1794, è una varietà robusta, con fiori nobili, pieni, di colore bianco puro, dalla bellezza retrò. Resiste bene al gelo invernale e inizia a fiorire già ai primi di marzo; presenta un portamento eretto e compatto, ha belle foglie arcuate e tondeggianti.

"Bella Romana": fu creata in Italia alla fine del XIX secolo da una plantula da seme. Il fiore pieno, di colore rosa con striature più scure, ha un diametro di 10 cm. Presenta una crescita ramificata.

"Elegans": varietà ottenuta da seme nel 1831, presenta numerose cultivar, è resistente al gelo, con grandi fiori rosa scuro dalla bellissima forma di anemone. Petaloidi e macchie bianchi distribuiti nei petali più grandi la rendono vivace cromaticamente.

"Giulio Nuccio": cultivar nata negli Usa nel 1955, se ben curata, produce infiorescenze di 15 cm, semidoppie, con petali grandi, ondulati, molto contorti. Il colore dei fiori è rosso corallo, con sfumature rosa. Ha crescita ingombrante e resiste al gelo.

"Leonord Messel": ibrido nato nel 1955, presenta fiore semidoppio, di 10 cm, con i petali mollemente ondulati. Fogliame verde medio, coriaceo, e bel portamento eretto.

"Man Size": presenta un fiore simile a un anemone, piccolo. Il fogliame appena incurvato ricopre fittamente questo arbusto, dalla crescita lenta. Resiste bene al freddo invernale e alle intemperie.

"Snippet" (Camellia pitardii): varietà molto bella e insolita, a crescita nana, ha fiore semidoppio, rosa chiaro e bel fogliame verde scuro. Una crescita annuale di appena 5 cm è compensata da una fioritura più che generosa. Inizia a fiorire ad aprile.

 

Camelia, come coltivarla e varietà interessanti - Ultima modifica: 2020-02-04T16:21:00+01:00 da Redazione Passione In Verde