È bello lavorare in giardino in mezzo ai fiori, ai colori e ai profumi: il mese di maggio invita proprio. Ecco cosa fare nel giardino peninsulare, nel roseto, sul tappeto erboso e nel laghetto
È proprio un bel mese, quello di maggio! Nei giardini di pianura non fa ancora tanto caldo, ed è bello lavorare (o rilassarsi) circondati da fiori multicolori e profumatissimi. Il roseto poi è un vero spettacolo dei sensi… Il prato richiede cure, ma ora è verdissimo e denso. Nel laghetto magari gracidano le rane, e occhieggiano le primissime ninfee fiorite. Mettersi al lavoro, o riposarsi, è comunque un piacere.
Giardino: i lavori da fare in maggio
- Entro i primissimi giorni del mese (ma solo nel Nord Italia) potete ancora piantare arbusti, rampicanti ed erbacee perenni o annuali provenienti da vasi. Fate moltissima attenzione all’irrigazione: un “colpo di secco” adesso significa perdere la nuova pianta.
- L’irrigazione in generale non deve scarseggiare, soprattutto sui nuovi impianti effettuati tra settembre e aprile. Se avete l’impianto automatico, munitelo di sensore d’umidità o di pioggia: non sempre il classico temporale primaverile apporta acqua sufficiente...
- Verso metà mese, in un periodo non caldo, distribuite un concime granulare a lenta cessione nelle aiuole e bordure di erbacee perenni, interrandolo bene e bagnando subito dopo.
- Controllate la nascita delle malerbe nelle aiuole, tra gli arbusti, nella siepe e sotto gli alberi: se le estirpate fintanto che sono ancora piccole, riuscite a toglierle facilmente con tutta la radice. Effettuate un passaggio a settimana, eliminandole a mano nelle aiuole con piante coltivate, e con l’apposito attrezzo estirpatore in prati di piccole dimensioni e sui vialetti lastricati.
- È anche tempo di potature: sugli arbusti che hanno fiorito in marzo e aprile (come forsizia, cotogno giapponese, lillà, glicine, spirea vanhouttei ecc.), sulle siepi di sempreverdi come bosso e lauroceraso, ma non sul ligustro, la fotinia, il biancospino e il prugnolo che stanno fiorendo adesso.
- È il mese migliore per avviare un nuovo compostaggio, grazie allo sfalcio dell’erba e alle prime potature di stagione che garantiscono un mix equilibrato.
- Mettete a dimora i bulbi a fioritura estiva. Piantate le annuali da fiore acquistate o seminate nei mesi precedenti.
- Cimate i crisantemi per ottenere più fiori.
Lavori in giardino: il roseto in maggio
- L’attenzione è focalizzata sui fiori: attenzione alle cetonie, che li gradiscono molto, svuotando sia i boccioli, sia le corolle in una giornata. Non esistono prodotti per combatterle: prendetele fra due dita e allontanatele (o scuotete il ramo).
- Controllate i fiori su steli molto lunghi ed esili: è facile che si pieghino, obbligando a tagliare la corolla e utilizzarla in casa come reciso. Per evitarlo, ponete bastoni ai rami in cui il peso dei fiori potrebbe piegarli o stroncarli.
- A fine mese iniziate a tagliare i fiori già appassiti.
- La crescita delle rampicanti, sarmentose e alcune rose botaniche a fine mese può essere già notevole: tenete pronti tutori e legacci per fissare i tralci prima che si spezzino o intralcino.
- Legate, stringendoli leggermente, i cespugli che stanno diventando troppo ingombranti uscendo dallo spazio assegnato.
- Continuate a sorvegliare i rosai perché in questo mese sono particolarmente esposti a parassiti e malattie: tra i primi le tentredini causano gravi danni solo se sono numerosissime, gli afidi invece seccano i boccioli (schiacciateli fra le dita o trattate con un aficida). Tra le malattie, la macchia nera, l’oidio e le ruggini compaiono facilmente se il mese è molto umido: per precauzione, trattate con sali di rame o con propoli.
- Ricordatevi anche di concimare, a fine maggio, i rosai botanici e tutti quelli dalla fioritura unica, mentre quelli rifiorenti vanno concimati nella prima metà di giugno, tutti con un prodotto granulare per arbusti da fiore o per rosai.
- Continuate a eliminare subito i succhioni. Strappateli prima che divengano così robusti da dover ricorrere al potatoio (nel qual caso però rimarrebbero le gemme sotterranee del portainnesto, che tolgono forza all’innesto coltivato).
- Eliminate anche le malerbe alla base dei rosai.
Lavori in giardino: il prato in maggio
- Procedete con i tagli dell’erba, abbassando progressivamente l’altezza di taglio fino a quella prevista per le specie del vostro prato. Mantenetela così fino ai primi calori intensi nel mese di giugno, quando dovrete rialzarla di 2-3 cm.
- Se il vostro il tosaerba è munito di funzione mulching attivatela, in modo da restituire preziosa sostanza organica in un periodo in cui il residuo di taglio non nuoce al manto. Se invece non l’avete, continuate a rastrellare il residuo se avete tagliato più di 4 cm, altrimenti fino a luglio compreso potete lasciarlo sull’erba.
- Rifinite sempre anche i bordi: in questo periodo basta saltare un turno per ritrovarsi con erba lunga che sporge ovunque.
- Se avete concimato tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, nella seconda metà del mese distribuite una nuova dose di fertilizzante, sempre ad alto tenore di azoto, prima della pausa estiva.
- Controllate le infestanti del manto erboso: se trattate entro la metà di maggio nel Nord Italia con un diserbante specifico, saranno più vulnerabili.
Lavori in giardino: il laghetto in maggio
- Se già non lo avete fatto, riportate nell’acqua le piante che hanno svernato in cantina.
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Ripulite con il retino, una volta a settimana, la superficie dell’acqua dalle impurità e dai detriti.
- Se già non lo avete fatto, rimettete in funzione (obbligatoriamente al rientro delle piante in acqua) la pompa, dopo averne controllato il funzionamento e aver ripulito il filtro.
- Una volta al mese controllate il filtro della pompa e ripulitelo dalle impurità che ha accumulato.
- Nelle giornate più calde azionate anche i giochi d’acqua, che ossigenano e rinfrescano il liquido, per il benessere di piante e pesci.
- Se non avete problemi di alghe, distribuite una dose di concime, leggendo attentamente in etichetta modalità e dosaggi.
- Se invece compaiono le alghe, intervenite subito, pescandole se sono poche, con un alghicida o con mezzi naturali (sospensione del concime, incremento dell’ossigenazione attraverso i giochi d’acqua e le piante ossigenanti, pulizia settimanale della superficie).
- Fornite fino a metà giugno una buona quantità di mangime molto proteico ai pesci, che si stanno preparando alla deposizione delle uova; poi passate a un prodotto più leggero. Per la deposizione, disponete qualche pietra lungo le sponde o sul fondo del laghetto, in modo da creare dei piccoli anfratti protetti e tranquilli.
- Anche nel Nord Italia inserite i nuovi pesci, controllando però che l’acqua sia già sufficientemente calda rispetto a quella di provenienza, per evitare stress termici agli animali provenienti da allevamenti con vasche riscaldate.