Cetonia, il coleottero che mangia rose e peonie

La cetonia, nelle diverse specie, divora i fiori a coppa mentre cerca il nettare alla base. In genere non serve trattare, bensì eliminare a mano gli insetti

Si attende con ansia l'apertura dei boccioli di rose e peonie, poi finalmente si aprono e, in un giorno, si trovano tutti smangiucchiati da un grosso insetto, la cetonia, che vi passeggia all'interno: che rabbia!

Che cos'è la cetonia

In realtà si tratta di diversi insetti (Cetonia aurata, Potosia cuprea, Oxythyrea funesta ecc.), appartenenti all’ordine dei Coleotteri, in genere di discrete dimensioni (da 1 a 3 cm) e caratterizzati da una livrea vistosa che copre ali robuste ma tozze, che consentono brevi voli molto rumorosi.

La cetonia (fino a 3 cm) ha una corazza di colore blu-verde smeraldo metallizzato, la potosia (2 cm) color verde-giallo-bronzo, la cetoniella (1 cm) di colore nero con macchiette bianche ricoperta da sottile peluria. Sono assolutamente innocui per l’uomo, ma non altrettanto per alcuni fiori.

Quali piante attacca

Colpiscono buona parte delle piante da fiore, da vaso, da giardino e da siepe, purché dotate di corolle grandi e dal centro facilmente raggiungibile. La cetoniella predilige bocci e fiori di colore chiaro.

Come si manifesta

Durante le rumorose esplorazioni ricercano in particolare le corolle dei fiori, preferibilmente a forma di coppa (per esempio quelli di peonia o di camelia, ma anche di ranuncolo, melo, cotogno ecc.), ma anche i boccioli di fiori molto grandi (come la rosa), dove si installano per alcuni minuti, per poi volare nuovamente via.

Che danno provoca la cetonia

Gli adulti si nutrono del nettare situato alla base di fiori, ma per raggiungerlo non esitano a masticare tutte le strutture fiorali che incontrano. Quindi i bocci vengono erosi alla base, perdendo i petali prima ancora di aprirsi, mentre i fiori già schiusi mostrano petali mangiati, stami distrutti e il centro bucherellato. Il danno è solo di tipo estetico, ma compromette totalmente la bellezza della fioritura, soprattutto in caso di attacchi gravi. Le larve invece non sono nocive: si nutrono delle sostanze in decomposizione nel terreno.

Quando colpisce

Appaiono fin dall’inizio della primavera, ma raggiungono la massima attività nutritiva e masticatoria in maggio-luglio, periodo in cui risultano più dannosi perché gli adulti devono nutrirsi a sufficienza per deporre negli anfratti del terreno le uova che dovranno svernare.

Come si previene

Dopo forti infestazioni estive, in novembre rivoltate la terra delle aiuole in modo da esporre al freddo invernale le uova e le larve che vi si nascondono, oppure incorporate alla terra in febbraio-marzo un geodisinfestante.

Come si elimina la cetonia

In genere le cetonie non sono così numerose da richiedere un intervento specifico ed è sufficiente la raccolta manuale degli esemplari e loro successiva eliminazione.

Se l’infestazione è grave, disponete trappole adesive di cattura di colore bianco o azzurro, reperibili nei migliori consorzi agrari, oppure trattate le piante soggette all’attacco ogni 7 giorni con piretro naturale (bagnando anche la pagina inferiore delle foglie e gli steli), a partire da 10 giorni prima della fioritura, sospendendo però quando le corolle sono aperte per non uccidere gli insetti impollinatori.

Per approfondire

34837 - Ultima modifica: 2021-07-15T11:35:45+02:00 da Elena Tibiletti
34836 - Ultima modifica: 2021-07-15T11:35:05+02:00 da Elena Tibiletti
Cetonia, il coleottero che mangia rose e peonie - Ultima modifica: 2021-05-03T07:21:38+02:00 da Redazione GI