La Cina è definita ‘madre del giardino’ per la straordinaria situazione geografica del suo territorio. È, infatti, l’unico Paese con connessioni ininterrotte tra foreste tropicali, subtropicali, temperate e boreali, che hanno favorito lo sviluppo di ricche associazioni di piante rare o introvabili nel resto del mondo, con oltre 31.000 specie native, un ottavo dell’intero pianeta.
Questa abbondanza di risorse naturali è anche collegata a un’antica tradizione agricola e a una particolare abilità nella cura e coltivazione delle piante, un talento che ha fornito oltre il 50% delle specie ornamentali a nostra disposizione.
Nel corso della storia, oltre 2000 native commestibili provenienti dalla Cina hanno fatto il giro del mondo. Tra queste tè (Camellia sinensis, il cui uso risale almeno al secondo secolo a.C.), riso, soia, arance, limoni, cetrioli, pesche, albicocche, zenzero, anice e ginseng.
Per millenni i cinesi hanno inoltre selezionato e perfezionato esemplari decorativi da utilizzare nei giardini e fonte al contempo di grande ispirazione artistica e letteraria.
Il silenzio rotto dal frusciare delle fronde e dell’acqua, le strutture architettoniche mirate all’effetto sorpresa, i colori vivaci , gli infiniti dettagli e ovunque un senso di ordine e di armonia: ecco gli ingredienti essenziali dei giardini cinesi.
La realizzazione di un giardino fai da te di questo tipo non è né facile né economica, ma si può ripiegare su un angolo nel quale collocare una piccola collezione di piante e fiori cinesi e qualche oggetto facilmente reperibile nei punti vendita di antiquariato per giardini.
Giardini cinesi: la peonia
Le piante più amate sono presenze tradizionali, ricche di riferimenti simbolici. Un esempio caratteristico è la peonia, la cui celebrità in Cina è pari a quella della rosa in Occidente e che tramanda il concetto di agiatezza onesta e rispettabile, di nobiltà di carattere e solidi valori. La "regina dei fiori" è simbolo della primavera e metafora di bellezza e fertilità femminile ed era oggetto di un vero e proprio culto già nel 1000 a.C., quando era protetta dagli imperatori, che favorivano il lavoro di incrocio e selezione di generazioni di ibridatori, grazie a ingenti retribuzioni. Le forme erbacee (Paeonia lactiflora, P. albiflora, P. officinale), con radici carnose dagli impieghi medicinali, vengono intensamente coltivate anche per il taglio, un utilizzo che permette di apprezzarne al meglio la bellezza. Tutte le specie, arbustive o perenni, compresi gli innumerevoli ibridi odierni, si sono adattate perfettamente alla maggior parte delle regioni italiane caratterizzate da clima continentale (con chiara distinzione termica tra le stagioni), in posizioni soleggiate e terreni fertili ben lavorati inizialmente.
Giardini cinesi: magnolia e forsizia
L’influenza delle piante cinesi sulla vegetazione dei Paesi occidentali è stata fondamentale anche nel fornire il materiale primario da cui si sono ottenuti incroci di successo e di grande diffusione. Magnolia x soulangeana, uno degli alberi più popolari nei giardini di tutta Europa, deriva da M. denudata (coltivata in Cina per oltre un millennio e tuttora molto diffusa), che arrivò in Europa nel 1789, e M. liliflora, introdotta l’anno seguente. Il primo esemplare ibrido fiorì a Parigi nel 1826 e fu un immediato successo.
Anche la splendida fiamma gialla della forsizia comune (Forsithya x intermedia) deve la sua esistenza all’introduzione di F. suspensa (nel 1833) e di F. viridissima, scoperta nel giardino di un mandarino a Chusan e importata in Inghilterra nel 1840 da William Fortune.
Migliaia di varietà e ibridi di azalee, rododendri, camelie, gelsomini, primule, viburni, lillà sono stati creati utilizzando piante native cinesi.
Giardini cinesi: ogni fiore ha un significato
Secondo le tradizioni cinesi, a ogni fiore viene associato un significato e valore particolare. Ecco una serie di fiori cinesi e piante indispensabili per la realizzazione del vostro giardino fai da te:
• II crisantemo rosso è un dono eccellente per le persone anziane perché rappresenta una buona vita. Simbolo della potente energia Yang, viene spesso utilizzato come offerta sugli altari dei templi buddisti e attira la buona fortuna nelle case. È quindi un regalo gradito anche da chi si trasferisce in una nuova abitazione.
• La pianta di ortensia esprime amore, gratitudine e illuminazione. È un ottimo regalo per ringraziare una persona che ci è stata d’aiuto senza gloriarsene.
• L’azalea rappresenta l’eleganza, la ricchezza e la temperanza ed è simbolo della femminilità. Messaggera di fortuna, è un fiore da regalare prima di affrontare una prova importante.
• Il narciso fa fiorire i nostri talenti nascosti ed è di buon auspicio nel successo lavorativo. Il fiore perfetto dunque per chi ambisce a una promozione e fortuna nel lavoro.
• L’orchidea è simbolo di fertilità, ma è anche di perfezione, abbondanza e crescita interiore. Ammirandone l’eleganza si introduce bellezza e prosperità nella propria vita.
• I fiori di pesco rappresentano la bellezza femminile, lunga vita e abbondanza. Tradizionalmente durante il capodanno cinese chi vuole trovare l’amore compra un’intera pianta da tenere in casa per propiziare la fortuna nell’anno a venire.
• Per i matrimoni vengono invece regalati gigli, perché significano cent’anni di felicità. Simboleggiano anche unità e sono quindi adatti per gli amici più cari.
Se i giardini cinesi vi affascinano particolarmente e volte ammirarne uno senza prendere un volo per la Terra d’Oriente, basta anche un week end a Zurigo: in questa splendida città, infatti, è stato realizzato un affascinante giardino cinese, “Chinagarten”, aperto ai visitatori dalla fine di marzo alla fine di ottobre.