Crisantemo, bello non solo per il cimitero

Il crisantemo regala corolle vistose e multicolori proprio quando i colori stanno calando, in autunno. Ecco come coltivarlo

In Italia, il crisantemo è associato in automatico al culto dei defunti. La vista o il solo profumo di questo elaboratissimo fiore ci riporta con la mente alle visite ai cimiteri. Anche se ciò è colturalmente giustificato dal fatto che i crisantemi sbocciano proprio nel periodo della ricorrenza dei Morti, sarebbe bene cominciare a cambiare punto di vista su questa pianta. Proprio mentre tutte le altre fioriture si fanno secche e spoglie, il crisantemo scoppia di vita e colori... Sarebbe un peccato perdere l'occasione di scaldarsi il cuore con la vista del proprio giardino fiorito quando le temperature esterne cominciano a farsi più rigide.

Il crisantemo in Oriente

In realtà la parola crisantemo deriva dal greco e significa “fiore d’oro”. In Oriente viene definito il fiore della vita e della felicità. In Giappone è fiore nazionale, ed ogni anno l’imperatore apre i giardini della sua Reggia per esibire le nuove e le antiche specie che qui vengono coltivate. In Corea e in Cina è il fiore dei festeggiamenti, e quindi usato per matrimoni e compleanni.

Fortunatamente, tutte queste tradizioni culturali estere ci aiutano a gettare sguardi nuovi su queste incantevoli piante. Coltivato in Cina fin dal XV secolo a.C. (nel 1630 si potevano già contare più di 500 diverse cultivar!), il crisantemo vanta un lungo posto da protagonista nei giardini orientali, in particolare all'interno di quelli giapponesi. In questo Paese il fiore giunge solo verso il VIII secolo d. C., ma trova la sua fortuna grazie alla scelta dell’imperatore del tempo, che lo pose al centro dell’araldica regale. Il cosiddetto “Trono del Crisantemo”, cui simbolo è, appunto, il fiore stesso stilizzato di colore dorato e dai 16 petali, è tuttora considerata la monarchia antica senza interruzioni più longeva del mondo. Per molto tempo, la coltivazione del fiore è stata appannaggio esclusivo della famiglia imperiale, che nel Giorno dei Crisantemi – a tutt'oggi una festa nazionale – apriva le porte dei giardini del palazzo perché i sudditi potessero godere della bellezza delle innumerevoli varietà in fiore, selezionate e curate dai giardinieri di corte. La storia legata a questo giorno di festa ci aiuta a capire proprio ciò che il crisantemo simboleggia in Oriente: nel giorno di passaggio tra il periodo creativo e attivo dell'anno a quello di freddo e passività, la fresca corolla di fiore in boccio - dai colori fiammeggianti come il Sole, di cui è appunto un simbolo - avrebbe preservato il benessere e la forza dell’intera comunità.

Mentre nel Bel Paese ricevere un mazzo di crisantemi è considerato quasi un’offesa, in Asia (ma pure nell'Europa stessa, ad esempio in Francia o Regno Unito) chi fa lo stesso dono sta augurando pace, vitalità e gioia. Non è inusuale vederli nei bouquet in occasione delle più svariate celebrazioni… Anche e soprattutto in mano alle novelle spose!

9 consigli per  coltivarlo

  1. I crisantemi sono ibridi che nascono dall’incontro del Chrysanthemum moriifolium con il Chrysanthemum indicum, entrambi originari dell’Asia.
  2. Il crisantemo fiorisce quando le ore di buio equivalgono o superano quelle di luce, quindi in Italia vediamo i primi fiori in autunno, ne godiamo per tutto l’inverno, e in primavera (con 14 e più ore di sole) la pianta entra in riposo vegetativo. La stagionalità della fioritura del crisantemo in prossimità con il mese di novembre è la ragione per la quale il fiore viene associato e usato per la celebrazione dei defunti.
  3. Il crisantemo si adatta facilmente a tutti i tipi di terreno, purché ben drenati, soffici, areati e ricchi di sostanze, motivo per il quale va concimato frequentemente e con piccole dosi. In autunno è importante la somministrazione di concime organico per garantire uno sviluppo corretto almeno una volta ogni 20 giorni, mente nel periodo primaverile è bene spargere del concime granulare a lenta cessione ogni 5 mesi.
  4. Meglio scegliere un luogo soleggiato e riparato sia dalla pioggia dal vento, in quanto le corolle potrebbero rovinarsi e i lunghi fusti floreali di alcune varietà potrebbero rompersi. I crisantemi non temono il freddo, quindi possono essere interrati in giardino.
  5. Nella stagione fredda non è necessario innaffiare la pianta, spesso l’acqua piovana è sufficiente. In caso di siccità, l’innaffiatura avverrà ogni 15 giorni circa, avendo cura di evitare di innaffiare quando il terreno è umido.
  6. Oltre alla concimazione, l’autunno è la stagione in cui effettuare la sbocciolatura del crisantemo, eliminando quindi i getti laterali e i boccioli minori per permettere alla pianta di sviluppare meglio il fiore principale.
  7. La moltiplicazione dei crisantemi avviene per talea sia in autunno che in primavera: sarà sufficiente mettere a dimora alcuni getti basali per farli radicare velocemente (2/3 settimane in terra sabbiosa, importante è che non ci siano gelate). Altro modo per moltiplicare i propri crisantemi è la tecnica della divisione dei cespi, da effettuare ogni 4-5- anni per permettere il ringiovanimento della pianta ed avere cespi più rigogliosi.
  8. Al termine della fioritura delle piante perenni, i fusti dei crisantemi vanno tagliati a circa un terzo della loro altezza per sviluppare una pianta più compatta e densa.
  9. Prestate attenzione: i crisantemi piacciono alle lumache!

Come coltivarlo in vaso

Il crisantemo è la pianta indispensabile per dare colore a balconi e terrazzi nel grigio periodo autunnale, perché i fiori multicolori durano nel complesso anche per tre mesi, se la posizione è sufficientemente soleggiata (a mezz’ombra la fioritura viene penalizzata).

Pianta per climi freddi, resiste fino a –20 °C senza alcuna precauzione, ma solo fino a +35 °C: in estate il caldo va alleviato con annaffiature regolari e abbondanti, perlomeno da maggio a settembre, appena prima che il terriccio si asciughi. L’acqua sarà poi media e regolare in fioritura; quasi nulla nei rimanenti mesi.

Va collocato in un vaso in plastica, di diametro pari a un terzo in più di quello della pianta alla base. Si rinvasa ad anni alterni, in primavera, con una terra fertile e profonda, per es. metà di buona terra da giardino e metà di terriccio universale, con un ottimo drenaggio sul fondo del vaso.

Per favorire la fioritura, va concimato da aprile a novembre ogni 15 giorni, con un prodotto liquido per piante da fiore nell'acqua d'irrigazione; durante la fioritura, i fiori appassiti vanno tagliati prontamente.

Crisantemo, bello non solo per il cimitero - Ultima modifica: 2021-10-10T07:50:09+02:00 da Redazione Passione In Verde