carciofaia
Nel Sud la carciofaia in febbraio è in piena produzione.
In febbraio l’orto riprende vita solo nel Sud Italia, mentre al Centro-Nord ancora tace, o quasi, così come il frutteto. Ecco i pochi lavori da fare in questo mese.

Anche a febbraio i lavori nell’orto nel Nord e Centro Italia sono ridotti al minimo, mentre nel Sud si ricomincia a coltivare. Questo l’elenco delle operazioni da compiere:

  • Continuate a controllare la pacciamatura delle piante svernanti in riposo vegetativo. Carciofi, asparagi, fragole beneficiano di quel poco di calore apportato dalla pacciamatura.
  • Se nevica, liberate subito le aromatiche a portamento arbustivo (rosmarino, salvia ecc.), perché non vengano danneggiate dal punto di vista estetico. Spazzate via la coltre bianca anche da serre e tunnel, per evitare che vetri e plastiche cedano sotto il peso.
  • Verificate anche l’imbianchimento dei radicchi: ogni 20 giorni al massimo questi ortaggi sono pronti per il consumo e vanno raccolti. Nelle zone meno fredde del Centro-Nord raccogliete cavoli, porri, radicchi, ravanelli.
  • Nel tunnel o serra controllate ogni 4-5 giorni le eventuali raccolte, ma soprattutto gli accenni di malattie fungine. Se l’umidità fosse eccessiva, aprite le strutture nelle ore meno fredde per arieggiare e asciugare bene l’interno. Sotto protezione dalla Val Padana in giù si raccolgono insalate da taglio e spinaci.
  • Se dovete irrigare sotto serra, utilizzate acqua che abbia “riposato” a sufficienza per giungere a temperatura ambiente.
  • Nel Nord fate pregermogliare i tuberi-seme di patata in cantina o in magazzino.
  • Nel Sud rincalzate i piselli seminati in autunno.
  • A inizio mese nel Sud e a fine mese nel Nord ripulite i cespugli di lavanda, rosmarino, timo, salvia eliminando rami secchi e residui vari, e concimate la base.
  • Nel Sud Italia dividete cespi troppo fitti di origano o timo.
  • A inzio mese nel Sud e a fine mese nel Nord preparate il terreno per le future semine e trapianti. Prima della lavorazione interrate le erbe da sovescio se le avete lasciate sul terreno.
  • Se non lo avete già fatto a dicembre-gennaio, nelle zone miti del Sud Italia a inizio mese piantate a dimora patate, aglio e cipolla, e seminate piselli e fave, cicoria, cipolle, bietole da taglio, cavolfiore, sedano, lattuga da cespo, scarola, indivia; in semenzaio caldo le Solanacee e a fine febbraio le Cucurbitacee (tranne le zucche).
  • A fine febbraio nel Centro-Nord Italia potete seminare in semenzaio caldo bietola da coste, prezzemolo, erba cipollina, sedano; in semenzaio freddo le aromatiche perenni; sotto tunnel a dimora radicchi da taglio, valerianella, ravanelli, cicoria, cipolle, bietole da taglio, cavolfiore, sedano, lattuga da cespo, scarola, indivia e gli ultimi spinaci. I tuberi-seme di patata e i bulbilli di aglio e scalogno si piantano a partire da fine mese dalla Val Padana in giù. Trapiantate sotto tunnel la lattuga a cespo.
  • Compilate la piantina dell’orto per la nuova stagione, rispettando le rotazioni colturali (esigentissime, esigenti, mediamente esigenti, legumi) rispetto all’anno appena trascorso e a quelli precedenti. Su aiuole da lasciare eventualmente incolte fino a giugno seminate le erbe da sovescio.
  • Riordinate il magazzino controllando la scadenza delle sementi. Su quelle scadute, prima di buttarle effettuate una prova di germinazione con una punta di cucchiaio o una decina di semi: potrebbe ancora valere la pena di seminarle.
  • Continuate il controllo degli ortaggi immagazzinati (patate, zucche, aglio, cipolle ecc.) per eliminare tempestivamente quelli intaccati da marciumi che si potrebbero diffondere. Staccate i germogli delle patate da consumare. Assicuratevi anche che nel locale in cui sono conservati la temperatura non vada mai sotto lo zero.
  • Preparate i contenitori alveolati per la produzione di piantine da trapianto: sono adatti anche i contenitori di plastica per uova, opportunamente dotati di un foro di drenaggio.
  • Verificate lo stato di conservazione degli attrezzi, controllando in particolare la solidità dei manici e l’eventuale presenza di tacche sulle lame delle vanghe (si riparano ribattendole e poi rifinendo con una lima da ferro).
piccoli frutti
Alle fiere di giardinaggio anche in questa stagione è possibile trovare già un vasto assortimento di piccoli frutti che si possono piantare per lo più già adesso

Lavori nel frutteto da fare a febbraio

  • A inizio mese nel Sud e a fine mese nel Nord distribuite un concime organico sul terreno di tutto il frutteto oppure sotto al diametro della chioma di ciascuna pianta da frutto. L’ideale sarebbe il letame maturo, ma va bene anche lo stallatico pellettato.
  • Continuate a potare le Pomacee (melo, pero, cotogno, nashi), nei giorni più miti e soleggiati, eliminando i rami troppo vecchi e quelli che portano solo gemme a foglia. Potate anche i piccoli frutti, le viti e gli olivi.
  • Eliminate i polloni di noccioli e castagni.
  • Se il terreno non è gelato, piantate i nuovi acquisti, soprattutto quelli a radice nuda (astoni) non conservati nelle tagliole (cioè nella sabbia umida) e i piccoli frutti. Prima, però, scavate le buche d’impianto: devono rimanere aperte per almeno 2 settimane.
  • Controllate il funzionamento della pompa a spalla, eventualmente pulendo l’ugello o sostituendolo se irrimediabilmente intasato.
  • Se non lo avete già fatto in questi mesi invernali, trattate alberi e cespugli da frutta con un prodotto rameico contro le malattie fungine e/o con olio bianco invernale contro i parassiti animali. Particolarmente importante il rame sul pesco prima che si aprano le gemme, se aveva contratto la bolla.
  • Fate manutenzione alla paleria di sostegno. I tutori e le legature devono essere controllati ora, eventualmente rinnovando i supporti delle impalcature e i fili: potrebbero creare problemi nei momenti meno opportuni.
  • Controllate la frutta immagazzinata, per rimuovere tempestivamente frutti che presentano segni di marciume, prima che possano contagiare gli altri.
  • Verificate le marze, se le avete già prelevate: un paio di volte al mese controllate che la sabbia in cui le avete immerse non sia né umida né secca. Potete comunque ancora prelevarle e conservarle nella sabbia.

Per approfondire

LA POTATURA
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