Il melo è, tra gli alberi da frutto, quello che è più facilmente soggetto a malattie e parassiti. Per sconfiggerli, bisogna incominciare proprio in autunno. Subito dopo la caduta delle foglie, effettuate un trattamento con prodotti a base di rame o zolfo (per esempio, la poltiglia bordolese).
Dopo 7-10 giorni ripulite i tronchi con una spazzola metallica o con i guanti metallici (reperibili nei consorzi agrari): sotto la corteccia si annidano molti insetti adulti e larve che vi svernano. Al termine dell’operazione, pennellate i tronchi con calce spenta per disinfettarli e per proteggerli dal passaggio delle formiche in primavera-estate.
Sempre sui meli spogli, intervenite contro i cancri rameali e la ticchiolatura. Si tratta di un trattamento particolarmente importante nei frutteti dove, nel corso della stagione appena conclusa, si sono osservati sintomi di queste malattie fungine. Si consiglia di utilizzare la poltiglia bordolese; il trattamento deve essere ripetuto nel tardo inverno, subito dopo la potatura, quando avrà anche una funzione disinfettante.
Contro la ticchiolatura, bisognerebbe, prima dell’impianto, scegliere varietà resistenti (o almeno tolleranti) alla malattia.
Se durante la stagione vegetativa i meli sono stati duramente attaccati da un insieme di malattie fungine, di insetti e di acari, alla caduta delle foglie conviene effettuare un trattamento con un prodotto rameico (poltiglia bordolese o ossicloruro di rame) mescolato a un 4% di silicato di sodio.
Quando il problema è l’oidio o mal bianco, in novembre dovete agire con la potatura, tagliando i rami colpiti e irrorando gli alberi con prodotti a base di zolfo bagnabile. Questo trattamento va ripetuto alla fine dell’inverno solo se l’infezione è stata molto grave.
La carpocapsa è il nemico peggiore del melo. Attacca i frutti da quando si formano fino alla maturazione. In tarda primavera ed estate si impiegano le trappole a feromoni per stabilire quando effettuare i trattamenti con insetticidi. Fra ottobre e novembre, prima di svolgere l’operazione di raschiatura dei tronchi, potete diminuire la carica di infestazione: applicate alla base del tronco una o più fasce di cartone ondulato (tipo quello da imballaggio). Le larve di carpocapsa si riparano all'interno di queste fasce che vanno poi distrutte. Subito dopo procedete con la raschiatura.