cyclamen
Sul balcone la cassetta con i ciclamini è irrinunciabile in settembre.
A settembre i lavori in terrazzo, sulle piante d’appartamento, e sulle succulente e orchidee fervono per rimetterle in forma dopo il grande caldo e per liberarle da malattie e parassiti

Anche il mese di settembre è all’insegna del caldo e del sole, un po’ meno intensi, e quindi ideali per le piante sul terrazzo, ma anche per quelle in casa, per le succulente e le orchidee. Se però le lasciamo sole per le nostre vacanze, dobbiamo fare in modo che vengano bagnate con regolarità. Un minimo di attenzione anche a malattie e parassiti che sono meno frequenti ma sempre in agguato.

Lavori in terrazzo in settembre

  • Al ritorno dalle ferie ripulite tutte le piante dal secco e valutate la presenza di parassiti e malattie: se hanno attaccato piante annuali, potrebbe non valere la pena di effettuare trattamenti. Eliminatele tra i rifiuti organici da conferire alla Municipalizzata di raccolta e sostituitele con nuove piante.
  • Eliminate dai vasi anche gli esemplari alla fine. Alcune specie hanno già esaurito il ciclo vitale: cosmee, gladioli, gigli, emerocallis, violacciocche, miosotis, begonie e altre non fioriranno più. Estirpatele e sostituitele con ciclamini, eriche, cinerarie, crisantemi…
  • Se avete l’impianto d’irrigazione, al ritorno dalle ferie è bene controllare che non si siano verificate interruzioni nei tubi o otturazioni degli ugelli. In ogni caso riducete la frequenza delle irrigazioni e,
  • Seguite l’andamento meteo per l’irrigazione: in ogni caso è da ridurre come frequenza rispetto ai due mesi precedenti, perché fa meno caldo e il giorno termina prima. Se avete l’impianto automatico, riprogrammatelo, e fate attenzione anche a eventuali temporali, la cui umidità dura più a lungo rispetto alla piena estate. Dalla metà del mese, nel Nord Italia riducete anche la quantità d’acqua erogata.
lavori in terrazzo in settembre
Fra i lavori in terrazzo la pulizia da piante e materiali secchi, e i nuovi allestimenti vegetali.
  • A seconda dell’andamento meteo, nel Nord Italia nell’arco del mese levate tutti i sottovasi: se si verificano piogge intense, l’acqua in eccesso non viene più rapidamente assorbita come accadeva in piena estate, e causa marciumi.
  • All’inizio del mese riprendete a concimare tutte le piante da fiore per farle fiorire più a lungo possibile.
  • Nel Nord Italia eliminate l’eventuale telo ombreggiante steso per proteggere le piante più delicate dai raggi estivi.
  • Potete ancora prelevare le talee semilegnose (i rametti sviluppatisi in questa annata) di piante legnose sempreverdi e non: viburni, fotinia, lauroceraso, ligustri, cotone aster, camelie, azalee e rododendri… Mettetele in vasetti con torba e sabbia appena umide e tenetele all’ombra. Tenete presente però che è più facile che attecchiscano le talee primaverili.
  • Rinvasate i nuovi acquisti solo se il vaso in cui si trovano è veramente piccolo, altrimenti aspettate la fine del mese per procedere.
  • A fine mese nel Nord Italia potete mettere in vasi e cassette i bulbi a fioritura primaverile.

Piante da appartamento: cosa fare in settembre

  • Entro la fine del mese, nel Nord Italia riportate in casa le piante d’appartamento che hanno trascorso l’estate all’aperto, controllandone lo stato sanitario e ripulendole bene dai residui estranei. Ricordatevi che il limite di temperatura sono i 15 °C durante la notte.
  • Non riportate le piante in casa senza prima controllarle. Accertatevi che non vi si siano insediati parassiti, molto più difficili da debellare fra quattro mura che all’esterno. Fate un primo controllo entro il 10 del mese: avrete il tempo di trattarle prima del rientro.
  • Al ritorno in casa, non collocate le piante d’appartamento in una posizione provvisoria, per esempio sul termosifone ancora spento. I vegetali non amano gli spostamenti: riduceteli al minimo ponendoli già nel sito invernale definitivo.
  • Ripulite dal secco le piante rimaste da sole in casa durante le vostre ferie e riprendete un regime regolare di annaffiature e di cure. Se la polvere si è accumulata, pulite con una spugnetta le foglie. Controllate in particolare la presenza di parassiti al colletto, all’ascella delle foglie e sulla loro lamina inferiore.
  • Entro metà mese eseguite le ultime talee di foglia su begonie, saintpaulie, zamioculcas ecc.
  • A fine mese somministrate l’ultima dose di concime a tutte le piante verdi.

Piante grasse e orchidee, come curarle in settembre

  • Ora le succulente possono stare nuovamente in pieno sole: spostatele oppure rimuovete i teli ombreggianti perché possano fare scorta per l’inverno. Invece, in vista del rientro autunnale, è bene che non siano esposte alla pioggia: se possibile spostatele sotto una tettoia o almeno lungo le pareti dell’edificio, dove arriva meno acqua. Eseguite un’ultima concimazione a inizio settembre, poi se ne riparlerà nell’aprile prossimo.
  • Tra la fine di settembre e la metà di ottobre riportate in casa anche le orchidee che hanno trascorso l’estate all’aperto: controllate però la base delle piante e la pagina inferiore delle foglie, dove si possono annidare le cocciniglie cotonose. Nel caso, intervenite con un anticocciniglia. Nello stesso periodo riprendete a concimare le falenopsis, i cimbidi, i pafiopedili, i cipripedi, gli oncidi. Riducete le annaffiature (ma non le concimazioni) ai dendrobi. Mandate a riposo le miltonie, le cambrie e le vande riducendo al minimo le annaffiature e sospendendo le concimazioni. Eliminate gli steli sfioriti nelle orchidee che hanno fiorito in estate e sono ormai spogli.

Cosa fare contro malattie e parassiti in settembre

  • Il meteo più clemente porta con sé una recrudescenza di malattie e parassiti (afidi e cocciniglie), che trovano nuovamente una temperatura ideale, come in primavera. Controllate le piante una volta a settimana, per intervenire prontamente, soprattutto nell’orto.
  • Un’occhiata doppia va riservata alle piante d’appartamento, succulente, orchidee ecc. che verso fine mese rientrano in casa: se scoprite macchie o esseri sospetti, intervenite prima di spostarli fra le mura domestiche, altrimenti il problema si moltiplicherà attaccando gli esemplari vicini.
  • Raccogliete con cura tutte le foglie già cadute nel roseto: evidentemente sono state colpite dalla macchia nera e vanno eliminate subito perché contengono le spore (“semi”) del fungo patogeno, pronti ad aggredire i rosai la primavera prossima.
  • Effettuate un trattamento contro il mal bianco sulle piante che ne hanno sofferto in primavera: questa è la stagione in cui l’abbassamento delle temperature e le eventuali piogge provocano una recrudescenza del fungo patogeno.
  • Eliminate prontamente le mele e le pere che presentano fori da insetto: se la larva è ancora all’interno, sarà una in meno l’anno prossimo… Staccateli dai rami e raccoglieteli anche da terra.

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