lobularia calibrachoa
Cassette con lobularia e calibrachoa: splendide da aprile in poi.
Aprile segna la piena ripresa dei lavori di giardinaggio sul terrazzo e sulle piante d’appartamento. Nuovi acquisti da ambientare, pulizia, nutrizione, controlli e rinvasi delle piante preesistenti: ecco cosa fare

Finalmente la stagione del giardiniere ricomincia. In casa è bello sistemare con cura le piante d’appartamento che già abbiamo, e accogliere nuovi esemplari fra i tanti proposti dai garden center e vivai. In terrazzo è un grande piacere riportare al loro posto le piante protette durante l’inverno, e soprattutto fare spazio ai nuovi arrivi che portano colore nella nostra oasi.

Lavori in terrazzo ad aprile

  • Nel Nord Italia terminate le operazioni di pulizia di balcone o terrazzo. Preparate gli spazi per accogliere le piante nuove e quelle che erano state protette in serra, veranda ecc.: rimettete le balconiere, eventuali tavolini, sgabelli, scalette e altri supporti.
  • Quando le minime notturne nel Nord Italia salgono stabilmente sopra gli 8-10 °C, potete eliminare definitivamente le protezioni e togliere le piante dalle serrette ecc., tenendo però a portata di mano i teli di non tessuto, per una protezione dell’ultimo minuto se il meteo prevede un abbassamento termico notturno sotto i 7-8 °C. Non bagnatele troppo: è una precauzione in caso di gelate improvvise, ma anche per non svegliarle bruscamente.
  • All’uscita, esaminate ogni pianta con estrema cura, potando il secco, accorciando i rami e verificando che non ci siano anomalie (macchie sul fogliame, muffe, parassiti di vario tipo); nel caso intervenite subito manualmente o chimicamente: adesso è più facile vincere la battaglia, ma fra un mese non altrettanto. Tagliate le erbacee perenni a 5 cm d’altezza dal terriccio. Dopo la potatura, procedete con il rinvaso di tutti gli esemplari evidentemente cresciuti. Rinvasate in particolare i gerani.
  • Rinvasate anche tutte le piante che hanno svernato all’aperto, se necessario, e comunque fino alla misura massima. Se non potete rinvasare, grattate il terriccio superficiale e sostituitelo con altro nuovo.
  • Rinvasate subito tutte le piante appena acquistate (petunie, surfinie, tageti, begonie, impatiens, gerani, fucsie ecc.), con terriccio adatto al tipo di pianta (in genere va bene quello per piante da fiore, tranne che per fucsie, ibischi, azalee e rododendri che desiderano un terriccio per metà le prime due, e del tutto le seconde due, per acidofile).
  • Se facesse già caldo e non piovesse, rimettete già i sottovasi.
  • Dall’inizio del mese nel Sud e dalla metà nel Nord ricominciate a concimare. Attenzione: la prima concimazione va effettuata con metà dose.
  • Trapiantate a dimora nelle cassette le orticole per l’orto sul balcone.

Piante da appartamento: cosa fare ad aprile

  • Il riscaldamento ormai è spento o molto basso in tutta Italia e per le piante è la stagione migliore: la temperatura ambiente (18-20 °C) è gradita a tutte le specie. Se però si verificano improvvise, tardive gelate, attenzione all’apertura delle finestre per il ricambio d’aria.
  • Riducete le annaffiature: senza riscaldamento, il fabbisogno idrico si riduce.
  • Se già non lo avete fatto in marzo, ora ricominciate a concimare, tenendo presente che il primo apporto dev’essere fatto con metà dose.
  • Spostate gli esemplari troppo vicini alle finestre, perché da adesso i raggi solari hanno un’elevata capacità ustionante sul fogliame.
  • Controllate ogni singola pianta per procedere ai rinvasi: precedenza a quelle che hanno le radici fuoriuscite dai fori di drenaggio o dal terriccio superficiale, poi quelle che hanno riempito di fusti tutto il vaso, infine valutate se le rimanenti hanno una chioma compatibile con le dimensioni del vaso.
  • In Meridione all’inizio del mese è possibile portare all’aperto, a mezz’ombra, le piante, mentre nel Nord Italia è consigliabile attendere almeno la fine di aprile.

Piante grasse e orchidee, come curarle ad aprile

  • Tra l’inizio di aprile nel Sud e la metà di maggio man mano che si risale lungo lo Stivale (metà maggio sulle Alpi), riportate all’aperto le succulente che hanno svernato all’interno: nella prima settimana tenetele tutte all’ombra, poi nella seconda a mezzo sole, quindi in pieno sole solo quelle che lo sopportano anche in estate. Vaporizzatele appena uscite, ma bagnatele moderatamente solo dopo 10 giorni dall’uscita. Programmate i rinvasi per gli esemplari troppo cresciuti, ma solo dopo due settimane di vita in esterni.
  • Riprendete ad annaffiare e concimare regolarmente le orchidee degli scorsi anni: vi regaleranno una bella fioritura a partire da giugno. Mandate invece a riposo le piante acquistate nell’autunno-inverno scorso che hanno ormai terminato la fioritura. Dividete le orchidee che sono ormai strette nel vaso, e staccate i keiki (germogli) con lo stelo che li porta per piantarli in un nuovo vaso. Dopo la metà del mese nel Sud Italia potete spostarle all’aperto a mezz’ombra.

Cosa fare contro malattie e parassiti ad aprile

  • Controllate tutte le piante appena tolte dalle protezioni invernali: è il periodo più pericoloso per lo sviluppo di malattie fungine, a causa del rialzo delle temperature che favorisce i parassiti. Contro i parassiti animali irrorate con piretro naturale; contro le malattie fungine trattate con rame.
  • Allarme rosso afidi: i cosiddetti pidocchi delle piante possono già essere comparsi il mese scorso al Sud, risalendo poi la Penisola e apparendo anche nel Nord alla metà di aprile; risparmiata per ora solo la zona Alpi. Tenete gli occhi aperti, per eliminare manualmente i primi esemplari schiacciandoli fra le dita guantate, oppure lasciate a portata di mano un insetticida aficida, biologico o chimico.
  • Un’altra comparsa del mese è la muffa grigia sulle piante in vaso, complici le piogge, se saranno abbondanti. Al primo accenno, eliminate le parti colpite e arieggiate le piante. Se non basta, intervenite con un anticrittogamico biologico o chimico.
  • Se il meteo sarà caldo e umido, potrebbe comparire anche l’oidio o mal bianco: anche in questo caso, ai primi segnali intervenite con un prodotto biologico o chimico, perché prevenire è sempre meglio che curare…
  • Occhio anche alla macchia nera della rosa: adesso non la vedete, ma se l’anno scorso i vostri rosai hanno subìto un grave attacco, nella prima metà del mese è bene irrorarli a scopo preventivo con sali di rame.
  • Nel frutteto a inizio mese sulle Drupacee (pesco in particolare) che non sono ancora fiorite fate l’ultimo trattamento con il rame contro la bolla: quando i frutticini sono formati (in fioritura non si tratta MAI), ulteriori trattamenti non sono più efficaci.

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