In questo articolo vediamo nello specifico come eliminare le erbe infestanti in giardino. Infatti, nella prima parte abbiamo già visto in generale cosa sono le malerbe, nella seconda come estirparle dal prato e nell’orto nella quarta. Nella quinta e nella sesta parte vedremo come fare il diserbo mediante erbicidi e quello manuale, rispettivamente. Per finire, nell’ultima parte esamineremo le varie specie di erbe infestanti.
Le infestanti in giardino
Aiuole, bordure, piedi di rosai e arbusti sono le zone preferite dalle infestanti, i cui semi arrivano con il vento e, se trovano le condizioni ideali, germogliano e si sviluppano. L’elenco delle specie potrebbe essere infinito, ma tutte sono accomunate dal fatto che la loro presenza risulta fortemente antiestetica, sottrae acqua e nutrienti alle piante coltivate e funge da serbatoio per parassiti e malattie. Non si tratta quindi più di tollerare o non tollerare, ma diventa una necessità eliminare le indesiderate, per non nuocere all’equilibrio stesso del giardino.
In questo caso le strategie d’azione possibili sono due: il diserbo mediante erbicidi o quello manuale, entrambi supportati da una buona dose di pazienza. Con la prima scelta, infatti, dovrete armarvi di un pennello con cui bagnare le foglie dell’infestante e solo di quella, per non uccidere anche l’arbusto o la pianta da fiore, cosa che accadrebbe irrorando l’erbicida indiscriminatamente. Nel secondo caso, a mano dovrete strappare le erbacce una ad una con le radici e prima che vadano a fiore. Lavori certosini, ma ben ripagati dalle ricche fioriture e dal benessere delle piante coltivate.
Diserbante totale: come usarlo conto le erbe infestanti in vialetti e sentieri
Vialetti e sentieri sono le zone più facili da mantenere pulite dalle piante infestanti, perché è possibile avvalersi dei diserbanti totali, prodotti non selettivi che annientano qualunque organismo vegetale con cui vengono in contatto. E ci si può avvalere anche dell’irrorazione a pompa, veloce e pratica, nonché ad ampio raggio, naturalmente con l’accortezza di non sforare dallo spazio del camminamento. Fra i principi attivi – per chi non possiede il "patentino" – utilizzabili per un diserbo indiscriminato ci sono l'acido acetico e l’acido pelargonico (di derivazione naturale ma riprodotto artificialmente in laboratorio).
Sulle pavimentazioni l’eliminazione delle malerbe è indispensabile non solo per ragioni di estetica e di ordine complessivo, ma anche per questioni di sicurezza (si potrebbe inciampare in un’infestante legnosa o così lunga e sdraiata da formare un cappio) e di edilizia (se la malerba con le sue radici sconnette la pavimentazione o addirittura spezza uno degli elementi pavimentanti).
Vale anche in questo caso il consiglio di procedere il prima possibile: tra le beole, le scandole o le boccette è facilissimo notare la plantula appena nata, ed è altrettanto facile sradicarla senza danneggiare la pavimentazione, evitando di dover poi ricorrere alle irrorazioni.
Eliminare il muschio dal giardino
Nelle zone in ombra, soprattutto su terreni argillosi o mal drenati, è facile che si formi il muschio, particolarmente visibile tra gennaio e aprile, il periodo in cui è in piena vegetazione per riprodursi e quindi più vulnerabile.
Se non si fa niente, in pochi anni colonizzerà il vialetto o una vasta area del prato, creando una sorta di reticolo, che soffoca l’erba riducendo il passaggio d’aria e d’acqua e peggiorando sempre più la situazione. Meglio intervenire all’inizio dell’anno per più anni consecutivi, fino a eliminarlo.
Le tecniche sono due: quella manuale si avvale dell’estirpatore, con il quale scalzarlo da terra. La mancanza di umidità lo secca, facilitando la successiva eliminazione.
La seconda consiste nell’irrorazione, anche con l’annaffiatoio, di un prodotto anti-muschio, come il semplice solfato di ferro, ma ne esistono anche versioni abbinate al concime. Nell’arco di una settimana il muschio annerisce (segno di morte) e quindi può essere asportato con il rastrello. Se il trattamento non risultasse sufficiente, si può ripetere a distanza di una decina di giorni.
Subito dopo l’asportazione, sul tappeto erboso procedete con la trasemina del prato nei punti rimasti spogli.