Nella prima parte abbiamo visto introdotto il discorso sulle erbe infestanti e abbiamo poi visto, nella seconda parte, come eliminare le malerbe nel prato. In seguito, nella terza e nella quarta parte, abbiamo esaminato le infestanti nel giardino, nell’orto e nel frutteto, rispettivamente. Nella quinta tratteremo del diserbo mediante erbicidi e nella sesta della scerbatura. Infine nella settima scopriremo quali sono le malerbe più comuni.
Erbe infestanti nell’orto: come si eliminano
Fin dalla preparazione del letto di semina, la terra dell’orto rappresenta una “culla” irresistibile per le malerbe: il terreno lavorato di fresco stimola la germinazione delle migliaia di semi che naturalmente contiene. E le giovani piante infestanti sono in genere molto più vitali rispetto a quelle da orto, che rischiano di finire soffocate sotto uno strato di vegetazione inutile. Se poi le orticole riescono a svilupparsi, si vedranno sottrarre acqua e sali minerali da parte delle radici altrui, limitando la propria crescita e producendo poco. Senza contare la possibilità che le competitrici trasmettano parassiti (frequentissimi gli afidi) e malattie (altrettanto facile il mal bianco) alle piante da orto, compromettendo ulteriormente il raccolto.
Dunque eliminarle nell’orto è un dovere, ma come farlo? Innanzitutto con la “falsa semina”: si prepara il letto di semina con un paio di settimane di anticipo o si ritarda la semina degli ortaggi di 15 giorni, affinandolo, livellandolo e bagnandolo come se si fosse seminato. In capo a 10-15 giorni nasceranno le malerbe e sarà facilissimo, ma anche faticoso e lungo, eliminare tutte le plantule. Dopodiché si ricomincia con la preparazione del letto e si seminano veramente le orticole, certi di ottenere la metà delle infestanti, almeno nei primi due mesi.
Con o senza stratagemmi preliminari, dopo la semina o il trapianto l’orto va seguito anche dal punto di vista delle malerbe: almeno una volta a settimana le plantule infestanti vanno eliminate, naturalmente a mano. Con questa frequenza d’intervento, si agisce su piantine ancora minuscole ed è facile evitare di smuovere troppo la terra, per non danneggiare le delicate radicole degli ortaggi. Il diserbo mediante erbicidi è sconsigliato, sia perché se vi fate l’orto forse volete anche utilizzare il meno possibile prodotti sebbene "naturali", sia perché bisognerebbe nuovamente pennellare le piante infestanti una a una per non nuocere agli ortaggi (evento inevitabile irrorando con una pompa).
Eliminare le erbacce dal frutteto
Nel frutteto il diserbo non è necessario, anzi, in taluni casi è proprio sconsigliato. Il terreno sotto alle piante da frutto è bene che rimanga quasi sempre inerbito: fanno eccezione solo i primissimi anni dall’impianto dei fruttiferi, quando è meglio mantenere pulita la terra tutt’intorno all’astone e fino ai tre anni d’età, perché le infestanti non sottraggano acqua e minerali alle giovani radici in fase di crescita. In seguito è invece preferibile che gli alberi siano circondati da un manto erboso, le cui radici non prelevano troppa acqua, ma la cui densità mantiene un maggior tasso d’umidità nel terreno riducendo molto la necessità di bagnare il fruttifero, e previene l’erosione superficiale che potrebbe mettere a nudo le radici della pianta da frutto.
Andranno invece eliminate con un diserbante eventuali specie legnose (alberi e arbusti, per es. il vivacissimo sambuco) che dovessero nascere nei pressi della pianta da frutto: l’inerbimento vale solo per le infestanti erbacee. In ogni caso, dieci giorni prima della raccolta, se sono presenti erbe alte, è bene passare con il tosaerba o il decespugliatore per poter raccogliere agevolmente sotto l’albero.