Cenere di legna: un biofertilizzante

Il fuoco che scoppietta ci può regala un fertilizzante a costo zero e molto versatile: la cenere di legna, ricca di elementi nutritivi

Durante i lunghi mesi invernali, i camini e le stufe rendono più calde le nostre giornate e producono materiale utile per le nostre piante: la cenere. Quella di pura legna, senza accendifuoco o altre sostanze chimiche improprie, può essere recuperata e riciclata con notevoli vantaggi e impieghi per un giardinaggio più ecofriendly.

Cosa contiene la cenere di legna

Va da sé che la sua composizione chimica è molto variabile e dipende dalle specie vegetali bruciate e da altri fattori come le caratteristiche pedologiche del terreno in cui sono cresciute, dall’età della pianta ecc. Fondamentalmente è composta di potassio, calcio e fosforo e in parti minori da rame, magnesio e zinco.

Il potassio è determinante nel processo di accrescimento dei tuberi e degli apparati radicali, ecco perché vi suggerisco di concimare con fiducia cipolle, patate, rape e carote con questo bio-concime ecologico ed economico. Ma non è tutto. Il potassio rende i vegetali anche più resistenti alla siccità e agli sbalzi termici.

Il calcio rivitalizza il terreno e tutti i microrganismi che lo abitano, agevolando di fatto lo sviluppo dei batteri simbionti con le Leguminose come fagioli, piselli e fave, innalzando al contempo il pH del suolo verso i valori di alcalinità. Attenzione quindi: la cenere non deve essere impiegata come fertilizzante per le acidofile come ortensie, rododendri, azalee e camelie.

La cenere di alberi come il faggio e le querce presenta una percentuale di fosforo che si attesta attorno al 5%: stimola la produzione fiorifera, molto ricercata nella coltivazione dei fruttiferi e per gli arbusti ornamentali in genere.

Mille usi della cenere

Mi preme ricordare che la cenere svolge il suo effetto concimante nel primo anno dal suo impiego; se disponete di grandi quantità da smaltire, vi consiglio di spargerla direttamente sul terreno (o sul prato) o di interrarla leggermente nell’orto e nelle buche di impianto. La potete spolverare nei solchi di semina delle carote o aggiungerla alla buca di trapianto del sedano (un cucchiaio da brodo per ogni buca è l’ideale). Nel frutteto poi, distribuitela con un secchio al piede degli alberelli.

Per proteggere le insalate da lumache e limacce, vi suggerisco di spanderla intorno agli ortaggi da foglia: le lumache sono fortemente infastidite da tutti quei prodotti che aderiscono al loro corpo.

Cenere di legna: un biofertilizzante - Ultima modifica: 2021-01-23T06:04:27+01:00 da Elena Tibiletti