La cipolla, oltre che deliziosa al palato, è anche un toccasana per alcuni disturbi. Vediamo come utilizzarla in erboristeria.

Se la cucina mediterranea non può prescindere dalla benefica cipolla, anche la buona salute non può fare a meno di questo prezioso ortaggio. Perché, come tutte le verdure contenenti zolfo, è un valido alleato contro l’invecchiamento e numerose patologie.

Che cosa cura la cipolla

Le proprietà terapeutiche della cipolla sono note al pari di quelle aromatiche, tanto che viene considerata un alimento-farmaco. È ricca di vitamina C e sali di potassio altamente diuretici, e quindi il suo consumo è consigliato a quanti soffrono di affezioni urinarie, ritenzione idrica e difficoltà digestive. Potente stimolatore delle funzioni organiche, è antianemica, antibatterica, ipoglicemizzante (contro il diabete).

Ma soprattutto contiene un olio essenziale a base di disolfuro di allile e propile (cioè zolfo e sostanze aromatiche), responsabile dell'odore intenso, e di tiopropionaldeide, la sostanza che “fa piangere” mentre la si affetta. L'essenza è un potente antibiotico e antisettico, per le vie respiratorie e gastrointestinali; inoltre allontana i malanni da raffreddamento (raucedini, raffreddori, febbri, tossi, bronchiti); rafforza le difese dell'organismo, combatte i danni da inquinamento ambientale, e allontana i segni dell'invecchiamento. Sempre l'olio essenziale esercita un'azione ipotensiva ma solo nei soggetti ipertesi, regola il ritmo cardiaco, attiva la circolazione diminuendo il rischio di trombosi e di arteriosclerosi, e depura il sangue. Ancora, stimola i succhi gastrici e la secrezione della bile e aumenta la motilità gastrica, annullando, con un consumo regolare, la sonnolenza post-prandiale; è anche lassativa. Infine, sembra abbia proprietà anticancerogene, esercitate a livello di stomaco e di intestino.

L'olio essenziale è invece controindicato in caso di acidità di stomaco, gastrite, ulcera gastrica e duodenale, perché stimola la produzione di succhi gastrici, in questi casi già fin troppo abbondanti. È vivamente sconsigliato in allattamento, poiché provoca coliche nel neonato. Le sostanze aromatiche contenute possono scatenare anche fenomeni di intolleranza o allergia nei soggetti sensibili.

 Cipolla: raccoglierla e conservarla

La raccolta si effettua a partire da maggio e fino a settembre, a seconda delle varietà seminate.

I bulbi vanno ripuliti dal terriccio e poi posti in cassette di legno, in unico strato, ad asciugare in un ambiente ventilato e ombroso. Quando saranno ben asciutti, si ripuliscono dagli ultimi residui di terriccio e si conservano in cassette di legno o cartone, disposti in un solo strato, in una stanza fresca e buia, per esempio una cantina. Controllate almeno una volta al mese per eliminare le cipolle andate a male.

Cipolla in tisana e sulla pelle

Per uso interno, salvo diversa indicazione, la cipolla si intende cruda, sbucciata e tritata finemente.

  • In caso di raucedine: bollite 30 g in una tazza di latte per 15 minuti, filtrate, 2 tazze al giorno lontano dai pasti e fate dei gargarismi con lo stesso decotto.
  • Contro la tosse: infondete 80 g in una tazza d'acqua bollente per 10 minuti, filtrate, 3 tazze al giorno lontano dai pasti.
  • Se c’è una bronchite: bollite 25 g in una tazza di latte per 10 minuti, filtrate, una tazza la mattina a digiuno e una la sera prima di coricarvi.
  • Cura depurativa: bollite 50 g in una tazza d'acqua per 15 minuti, filtrate, 4 tazze al giorno per 3 settimane.
  • Cura ricostituente: macerate per 3 giorni 200 g in un litro di vino bianco secco con 100 g di miele, filtrate, 1 cucchiaio prima dei pasti per 3 settimane.

Per uso esterno, salvo diversa indicazione, la cipolla si intende cruda, applicando sulla pelle il lato tagliato; il succo può essere sostituito da un frullato.

  • Come blando diuretico: strofinate metà per 5 minuti sui reni o sulla vescica.
  • Per alleviare i reumatismi: frizionate metà per 10 minuti sulla parte dolente.
  • In caso di geloni: applicate alcune fette e fasciate; oppure cospargete con succo salato.
  • Per un ascesso dentario o un giradito: applicate più volte al giorno, sulla guancia o sul dito, un cataplasma di mezza cipolla cotta per 10 minuti in un bicchiere d’acqua e poi schiacciata.
  • Sulle ferite: fate 3 volte al giorno un impacco imbevuto di succo; oppure lavatele con la tisana raffreddata preparata con 50 g tritati e infusi per 30 minuti in un litro d'acqua bollente.
  • Sulle scottature: cospargetele con succo miscelato a olio d'oliva.
  • Sulle verruche: picchiettatele più volte al giorno con il succo, per 2 settimane.
  • Sulle punture di api o vespe: tolto il pungiglione, frizionate con metà o con qualche goccia di succo.

 Cipolla come cosmetico

  • Sui foruncoli: applicate un cataplasma ancora caldo di un quarto di cipolla bollita in un bicchier d’acqua per 5 minuti, almeno 3 volte al giorno.
  • In caso di pelle screpolata: frizionate dolcemente con metà cruda, poi bagnatela con il succo e lasciatelo asciugare, sciacquate con latte tiepido.
  • Contro la caduta dei capelli: macerate per 3 giorni 200 g di cipolla cruda e tritata in un litro d'alcol puro (da liquori), frizionate il cuoio capelluto con poche gocce ogni sera, lavate accuratamente i capelli la mattina dopo.

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