È la nuova scoperta degli italiani, coltivare ortaggi su davanzali, balconi e terrazzi, complici la crisi e il desiderio di salubrità. Ma per avere successo nella coltivazione sul balcone (e verdure) ci sono alcune regole e una manciata di piccoli trucchi che assicurano il risultato.
La posizione giusta per l'orto sul balcone
Balconi e terrazzi baciati dal sole per gran parte della giornata sono i più adatti alla coltivazione: un’esposizione a sud, tutt’al più sud-est o sud-ovest, è in grado di garantire almeno 6 ore di sole giornaliere durante la bella stagione. Ciò significa che potrete coltivarci proprio di tutto, almeno per quanto riguarda il fabbisogno di sole.
Se il soleggiamento estivo ammonta a 4 ore, quindi con posizione all’incirca a est o ovest), l’elenco delle specie coltivabili si riduce a menta, prezzemolo, basilico, insalate da taglio e ravanelli (anche pomodori ciliegini, ma non saranno granché produttivi).
In tutti gli altri casi (affaccio a nord, nord-est, nord-ovest) le ore di sole non sono sufficienti per coltivare ortaggi: potete provare con menta, prezzemolo e ravanelli, ma mettete in conto una resa molto scarsa.
Lo spazio necessario per un orto sul balcone
Anche lo spazio disponibile è un forte fattore limitante: se avete solo uno o più davanzali, trovano posto unicamente vasi di piante aromatiche di piccola taglia, come basilico, prezzemolo, timo, salvia, e peperoncini, oppure cassette di insalatine da taglio, baby-carote o ravanelli. Assicuratevi di avere una sbarra che tenga i vasi, evitando che possano cadere accidentalmente.
Il balcone può ospitare anche vasi di aromatiche esuberanti come il rosmarino, l’aneto o il finocchio selvatico, e ortaggi come pomodori, lattughe, fagiolini, sedano, porri o fragole.
Infine il terrazzo concede quasi tutto: peperoni, melanzane, fagioli, zucchini, cetrioli, cavolfiori, cappucci, verze e perfino le patate. Praticamente gli unici ortaggi che assolutamente non possono essere coltivati in contenitore sono la zucca, il melone e l'anguria.
C’è poi un “trucco”, un segreto di Pulcinella, vista l’abbondanza di contenitori specifici già presenti sul mercato: un orto verticale, anziché in orizzontale, per moltiplicare lo spazio e, quindi, gli ortaggi. Con sacche appese, cestelli rotanti, cilindri multitasca, vasi a rettangolo impilabili con le tasche o contenitori monoblocco sempre tascati, le soluzioni sono numerosissime: quasi tutte alloggiano però poco terriccio e sono quindi indicate per insalatine, ravanelli e aromatiche annuali, le meno esigenti per estensione delle radici.
Gli ortaggi da coltivare in vaso sul balcone
In assoluto, le più semplici da coltivare sono le aromatiche: facili da seguire, occupano poco spazio e garantiscono quasi sempre il risultato.
La scelta è tra le perenni, come menta, salvia, rosmarino, origano, santoreggia e timo, e le annuali come prezzemolo, basilico, aneto, finocchio selvatico, maggiorana, peperoncino ecc. Richiedono tutte molto sole, tranne menta e prezzemolo (il basilico resiste un paio di mesi a mezz’ombra). Il diametro minimo del vaso deve essere di 18 cm per una annuale e 22 per una perenne: queste ultime devono vivere da single, mentre le annuali si possono consociare in una cassetta (min 30 cm di lunghezza per 3 piante). Aneto e finocchio selvatico crescono molto in altezza (fino a 1,20 m) e sono inadatti al davanzale.
Fra le piante da orto, sono semplici e redditizie le insalate da taglio (quelle a cespo, come la lattuga, solo in vasconi, vedi oltre), i ravanelli, le carote nane, le fragole, i pomodori ciliegini e i fagiolini nani (un solo raccolto, effettuare le semine scalari a distanza di 20 giorni tra aprile e agosto per averli per l’intera stagione).
Più impegnativi sono i pomodori insalatari, ricci o cuore di bue, e poi peperoni, melanzane, spinaci, bietola da foglia, fagiolini normali (fagioli solo in vasconi), cetrioli e zucchine (entrambi da legare a supporti per farli crescere in verticale, e solo in vasconi), porri, coste, cappucci, verze, rape e patate (tutti solo in vasconi).
Impossibile coltivare le zucche, i meloni e le angurie, per lo spazio fuori terra (almeno 2 m) che richiedono prima i lunghi tralci e poi i grossi e pesanti frutti.
Se non possedete un terrazzo dove collocare i vasconi (quindi dovete coltivare in vasi e cassette), ripiegate sulle varietà nane (se esistono) o a sviluppo contenuto e, per i pomodori, su quelle a crescita determinata (meno produttive ma facilmente gestibili in poco spazio).
Orto sul balcone: da seme o da trapianto
Per alcune orticole la semina è così facile e “sicura”, da rendere conveniente partire dalle bustine di semente delle varietà preferite: è il caso delle aromatiche annuali, delle insalate da taglio, di ravanelli, carote e fagiolini (obbligati, visto che non si possono trapiantare).
Per tutte le altre specie, potete scegliere: chi è alle prime armi è bene che si avvalga di piantine da trapiantare (sebbene di rado sia indicata la varietà, quindi è impossibile conoscere in anticipo quale sarà il successivo sviluppo), tenendo presente che oggi è facile reperire anche piantine di orticole o aromatiche da coltivazione biologica.
Fate solo attenzione alla stagionalità, esattamente come in un orto in piena terra…
I vasi per l'orto sul balcone
Le dimensioni minime di un vaso che deve ospitare una singola pianta tra quelle elencate sono di 24 cm di diametro e altrettanti di profondità.
Aromatiche annuali, insalate da taglio, ravanelli (questi due ultimi pronti in 40 giorni o meno dalla semina) e carote nane (babycarote) sono gli unici ortaggi coltivabili anche nelle normali cassette per fiori da 20-30 cm di lunghezza.
Tutte le altre orticole, se coltivate in più esemplari in un solo contenitore, devono avere almeno 60 x 20 x 20 cm oppure 60 x 60 x 40 (max 3 piante) di spazio.
I vasconi (80-120 x 50-60 x 50-70 cm) risolvono molti problemi e simulano meglio la piena terra dell’orto: a seconda della verdura coltivata, ci possono stare da 3 a 6 piante; naturalmente i vasconi possono trovare alloggio solo nei terrazzi, visto l’ingombro.
Per le fragole utilizzate i contenitori cilindrici multitasca da appendere a un gancio, in modo da avere cascate di rossi frutti.
Per le patate (e le rape) è importante la profondità: almeno 45 cm, quindi in vasi di 60 cm e più di lato; l’ideale sarebbe un tino, un mastello o una vecchia botte, dove porre al massimo 3 piante (quindi tuberi-seme)…
Non fatevi sedurre dall’idea di colmare gli spazi di terra vuota in vasi e vasche con altre piante, fossero pure le aromatiche annuali: se servono dimensioni così pronunciate dei contenitori, è perché tutto il terriccio all’interno viene sfruttato dalle orticole, anche se la superficie appare nuda. Se la colmate con altre piante, le loro radici sottrarranno nutrimento agli ortaggi, e nessuna pianta darà una produzione soddisfacente.