Tra le prime piante da fiore a colorare gli spazi verdi a fine inverno, le specie acidofile sono quelle che amano vivere in una terra con pH acido, inferiore al valore di 7. Molte di queste specie offrono il piacere di una spettacolare fioritura precoce in primavera e non è difficile coltivarle in vaso.
Ecco alcune delle specie che appartengono a questa categoria:
• La camelia (Camellia japonica) fiorisce già in gennaio schiudendo i suoi grandi fiori perfetti, semplici, semidoppi o doppi, bianchi, rosa, viola, rossi, screziati o bicolori. Rimane in fiore fino a marzo-aprile se si evita di esporla al sole dove i raggi sono già caldi. Arbusto sempreverde, alto e largo fino a 2,5 m, con crescita medio-lenta; foglie coriacee, lanceolate, di medie dimensioni, di colore verde scuro. In terrazzo, si utilizza in vasi medio-grandi (misure min 40 x 40 x 50 h cm) e può essere allevata come piccolo albero. Gli esemplari di grande dimensione non richiedono più rinvaso ma solo ricambio dello strato superficiale di terriccio. Mai far patire la sete a una camelia, e d’estate tenerla in zona ombreggiata e fresca. Esiste anche la camelia autunnale (Camellia sasanqua), che fiorisce già a novembre e fino a gennaio.
• Le azalee e i rododendri fioriscono più avanti in stagione, tra marzo e aprile, con fiori numerosi, semplici o doppi, in un carosello di tinte luminose e brillanti. Vivono bene in vasi medio-grandi, evitando l’esposizione in pieno sole. Utilizzate concimi per acidofile e innaffiate con acqua decalcificata o piovana. Arbusti sempreverdi, hanno crescita medio-rapida; a mezz’ombra si favorisce sia la fioritura sia la sopravvivenza in estate.
• Le elegantissime gardenie sono un po' capricciose: molto sensibili agli sbalzi di temperatura, al caldo e al vento asciutto. Occorre individuare una zona fresca, umida e molto luminosa. In estate temono il caldo intenso.
• La kalmia è un arbusto dalla fioritura molto bella; ha bisogno di un grande vaso e teme molto il caldo asciutto. Indicata per terrazzi ventilati dove possa avere ombra fresca in estate. Ha bisogno di un vaso grande e profondo.
• Meno famose delle loro appariscenti cugine, Pieris e Skimmia sono specie facili e interessanti.
• Pieris japonica è un arbusto dalla fitta vegetazione; molto attraenti sono le giovani foglie rosa o rosse, che illuminano la pianta a primavera; in maggio appaiono innumerevoli fiori raccolti in grappoli bianchi o rosa, penduli, leggermente profumati. La Pieris cresce bene se il contenitore è piuttosto grande, meglio se in terracotta, ben drenato.
• Amante dell’ombra, la Skimmia, tra le acidofile, è una delle meno esigenti e resiste tanto al freddo quanto al caldo. Regala piccoli e numerosi fiori bianchi in marzoaprile, che si trasformano in bacche scarlatte che durano fino all’inverno, brillanti tra il fogliame sempreverde.
Acidofile, 4 regole per coltivarle con successo
- Il terriccio: non tollerano il suolo calcareo. Il substrato utilizzato deve essere leggero, torboso e fresco. Il terriccio specifico per acidofile si trova in commercio, già pronto per l’uso. Prima di collocare la zolla radicale, è consigliabile stendere sul fondo del vaso o della buca di piantagione uno strato di ghiaia o palline d’argilla per favorire il drenaggio.
- L’acqua: è consigliabile che sia priva di calcare, l’ideale è quella piovana. Se usate quella della rete idrica domestica, lasciatela decantare per 24 ore nell’annaffiatoio. Irrigate con regolarità. Non lasciate acqua stagnante nel sottovaso e non spruzzate acqua sui fiori per non danneggiarli. Nebulizzate invece le foglie in estate, di sera.
- Il concime: servono prodotti specifici per le particolari esigenze di queste specie. Se le foglie ingialliscono, la causa probabile è la clorosi, patologia provocata da terreno troppo calcareo. Per prevenirla, somministrate periodicamente un prodotto a base di chelati di ferro: sono sostanze che vengono prontamente assorbite dalle radici, migliorando così la salute e la bellezza della pianta.
- Esposizione: quasi tutte le acidofile prediligono la mezz'ombra e tollerano il sole solo la mattina presto o nel tardo pomeriggio. Alcune preferiscono l’ombra luminosa (gardenia, skimmia, ortensia). Azalee e rododendri, in zone a clima fresco, accettano una posizione soleggiata. Per tutte, un nemico insidioso è il vento asciutto.
Qualcosa non va?
- Se i boccioli di rododendri e azalee seccano improvvisamente, la causa è una gelata primaverile; ma, se sono presenti piccole pustole nere a forma di chiodo, il colpevole è un fungo, veicolato dalla cicadella del rododendro, che depone le uova nella gemma. Tagliate e bruciate le gemme colpite. Trattate le piante in estate.
- Se compaiono macchie sulle foglie, sono spesso causate da gelate o esposizioni al sole. Se associate a puntini neri al centro, la causa è un fungo: date più spazio alle piante ed eseguite 2-3 trattamenti con fungicidi a distanza di 15 giorni.
- L'oziorrinco rosicchia il margine fogliare, che appare così dentellato. Intervenite con un insetticida ali primi sintomi.