In giardino Fido scava. In terrazzo rovescia i vasi. Quando piante e animali convivono in uno spazio verde, il giardiniere non si rilassa mai. Ma ci sono parecchie accortezze e qualche piccolo trucco per scongiurare i guai peggiori, evitando una sorveglianza h 24 e riconducendo i problemi entro binari ordinari, anziché eccezionali.
Il cane in giardino
Distinguiamo subito: i cani di grande taglia e quelli “da tana” (tipo bassotti, yorkshire e cirnechi) sono i più dannosi, i primi a causa del peso e della mole, che creano veri e propri sentieri nudi, i secondi perché hanno l’istinto di scavare alla ricerca di eventuali prede; con loro, per tutta la durata della loro vita, dovrete scendere a compromessi.
E poi ci sono i cuccioli, alla scoperta del mondo: piccoli o grandi che siano, si comportano come i bambini, toccando, mordendo, strappando, correndo, giocando con la terra… Gli adulti, invece, se ben educati possono essere quasi innocui, o mantenere solo una o due manie verso un bersaglio preciso, consentendo di prendere adeguate contromisure.
Se il giardino è grande, la soluzione migliore consiste nel recintare un’area di almeno 10 x 10 m, dove Fido sarà libero di fare tutto ciò che vuole: potrà uscire solo in vostra presenza e lo dovrete sgridare o distrarre (a seconda del metodo educativo scelto) se accenna a combinare un malestro (scavo, pipì, corsa tra le aiuole fiorite ecc.) nel vostro giardino. Nel suo recinto circondate la rete o la staccionata di recinzione con rosai rampicanti, che in genere sono molto robusti e le cui spine fungono da deterrente ai malestri; oppure con clematidi, gelsomini, nasturzi, tutti poco appetibili, proteggendone la base con una rete finché non raggiungono l’altezza di circa 1 m. Come fondo utilizzate ghiaia alternata a piante tappezzanti, come il rosmarino prostrato al sole e la Convallaria japonica all’ombra, non l’erba che non resisterebbe agli unghioni. In un angolo, per fornirgli sufficiente ombra in estate, mettete a dimora un albero a foglia caduca, di almeno tre anni d’età: sarà più difficile che Fido lo danneggi. Sotto di esso ponete anche la cuccia, se l’animale vive fuori tutto l’anno: sarà ombreggiata quando fa caldo e scaldata dal sole in inverno.
Nei giardini più piccoli, dove non si possono creare spazi separati, lasciate comunque una zona tutta per Fido, scelta da lui: sarà quella dove più volentieri scava, si rotola o corre. Lì dovete accettare che non cresca nemmeno un filo d’erba e che il terreno sia cosparso di buche, quindi non mettete a dimora piante delicate, che si spezzano facilmente al contatto (impatiens, portulacche, petunie, begonie, verbene ecc.) e sulle quali il cane potrebbe sconfinare durante le corse; scegliete invece le aromatiche come salvia, rosmarino e lavanda: piacciono a lui, ma non vengono troppo danneggiate. Al di fuori di quest’area, mantenete il polso fermo e sgridate o distraete l’animale ogni volta che accenna scavi o corse o… alza la zampa. A proposito: in questo caso bagnate subito e in abbondanza il terreno, per dilavare le sostanze organiche dell’urina che bruciano le piante. Infine accettate che Fido si crei i suoi sentieri preferenziali, per esempio lungo la recinzione di proprietà se esiste lo spazio per correre fra la rete e la siepe: almeno saranno in posizione poco visibile, senz’altro meglio che averli davanti a casa...
Laddove Fido può arrivare, sappiate che le piante più resistenti agli atti vandalici sono i cespugli aromatici (lavanda, rosmarino, cisto, salvia, ginepro...) o spinosi (agazzino, olivello spinoso, mahonia, rosai ecc.), mentre sono sconsigliabili il biancospino e il bosso, che sembrano attirare irresistibilmente alcuni soggetti. Al posto dell’erba, valide alternative sono le piante coprisuolo tappezzanti come il rosmarino prostrato e i cotoneaster tappezzanti (C. horizontalis, C. microphyllus) al sole, la pervinca e la Convallaria (Ophiopogon) japonica all’ombra. Attenzione invece ai bulbi, tuberi, rizomi, il cui odore intenso spesso costituisce un richiamo allo scavo: confinate tulipani, fritillarie, dalie ecc. in zone poco raggiungibili o recintate, dove magari raggruppare tutte le piante cui tenete di più. Anche perché molti bulbi, se ingeriti o toccati, manifestano effetti tossici.
Proteggete sempre gli alberelli appena messi a dimora con un robusto tutore ben infisso in terra, cui legare il tronchetto e, se avete un Micio, anche con uno shelter, cioè un cilindro di plastica che evita di trasformare il fusto in un affila-unghie. Evitate di lasciare all’aria aperta, senza protezioni con teli, le zone appena seminate, quindi con terra nuda e smossa: tutti gli amici a quattrozampe, grandi e piccoli, approfitterebbero della vostra cortesia di aver creato una toilette apposta per loro…
Il cane sul balcone
Fido cucciolo può essere attratto dalla terra dei vasi, che scava felicemente, a volte rovesciando anche il contenitore. Se non potete metterli fuori portata, coprite il terriccio con sassi o biglie pesanti, oppure spargete polvere d’aglio o di peperoncino (da rinnovare ogni 5-7 giorni) o quadretti di canfora (innocua per piante e animali, a differenza della naftalina), oppure avvolgete il vaso con una reticella tipo quella delle arance o cipolle, fermandola attorno al fusto con un legaccio; usate solo vasi pesanti oppure inseriteli in portavasi pesanti. Quando, per puro caso, riuscite a coglierlo sul fatto, le strategie prevedono la classica sgridata ad alta voce o il richiamo con piccolo premio.
Sempre il cucciolo potrebbe prendere i vasi più grandi e le cassette che ospitano piante erbacee come un comodo giaciglio, surrogato dell’erba del giardino: se sgridate e richiami non servono, non resta che spostare il vaso in luogo inaccessibile o rassegnarsi alla sua presa di possesso.
Sia il cucciolo sia l’adulto possono anche strofinarsi ai vasi più grandi: se l’adulto è di media taglia, il vaso potrebbe anche rovesciarsi; addossatelo perlomeno a una muratura.
Non ponete mai i vasi sulle traiettorie di corsa scatenata dei cuccioli, altrimenti saranno continuamente rovesciati. Anche il giocattolo di Fido finito inavvertitamente tra i vasi fa sì che questi vengano spostati o rovesciati nel tentativo di riprenderselo.
Se c’è spazio sufficiente, potete prevedere la presenza della sua cuccia, oppure della sua brandina in posizione coperta rispetto alla pioggia e poco soleggiata, soprattutto in estate. Ciò non significa essere autorizzati a lasciare Fido chiuso fuori (una vera barbarie), ma fornirgli un angolo di privacy e riposo all’aria aperta.
Cuccia estate-inverno
La cuccia per Fido, ed eventualmente anche per Micio, se passa molto tempo fuori casa, va posizionata in un punto tranquillo ma dove l’animale abbia una buona visuale degli arrivi, su un terreno leggermente convesso per evitare ristagni d’umidità, ben inerbito, sollevandola però dall’erba mediante assi di legno o pallet.
Deve essere ombreggiata da aprile a settembre da un albero caducifoglio, oppure va posta sotto una tettoia o in un portico dove però in inverno arrivi la luce del sole.
Il materiale migliore è il legno, anche per l’ottimo effetto coibentante che esplica: caldo d’inverno, fresco d’estate; inoltre è ecologico e comunque piuttosto economico. La plastica è lavabile, mediamente coibentante (soprattutto in inverno, meno in estate), ma decisamente economica. Ugualmente lavabile ed economica la cuccia in metallo, ma l’effetto isolante si perde del tutto.
All’interno in estate ponete un panno di cotone pesante, in inverno una vecchia coperta di lana che copra tutta la base e parzialmente si sollevi sulle pareti. Durante la cattiva stagione si può fissare sulla parte superiore dell’apertura un panno pesante, che limiti l’ingresso dell’aria fredda. Panni e coperte devono essere disinfestati e lavati con una certa frequenza.
Di lato alla cuccia, in ogni stagione una ciotolona d’acqua antiribaltamento, da rinnovare almeno ogni giorno. In estate invece una piscinetta per bambini, riempita per metà d’acqua, da cambiare o reintegrare almeno una volta al giorno può essere gradita sia a Fido sia a Micio.