In agosto il giardino è ancora provato dal caldo, ma incomincia lentamente a riprendersi. Ecco come mantenere in forma il giardino di pianura, il roseto, il tappeto erboso e il laghetto
Durante il mese di agosto il giardino riprende quota dopo il grande caldo di luglio. I giardini di pianura offrono ancora fioriture e frescura, soprattutto dopo metà mese. Il roseto dopo il 15 agosto va aiutato a riprendere le fioriture interrotte per il caldo. Il prato può risultare stremato dalla calura oppure in perfetta forma, a seconda delle cure che ha ricevuto il mese scorso. Nel laghetto le piante acquatiche e i pesci chiedono ancora ossigenazione per stare bene. E se andate in vacanza in agosto, premuratevi di assicurare l’acqua al vostro spazio verde.
Giardino in agosto: i lavori da fare
- Bagnate sempre con regolarità le aiuole fiorite, e gli alberi e gli arbusti messi a dimora dall’autunno scorso: non hanno ancora radici sufficientemente approfondite per resistere senz’acqua.
- L’impianto automatico d’irrigazione deve essere ancora impostato su più interventi programmati fra le 18 e le 6 di mattina, per ridurre le perdite per evaporazione e traspirazione. Dalla metà del mese, però, riducete il numero delle irrigazioni e spostatele come orario verso l’alba.
- Non sprecate l’acqua: accertatevi periodicamente della buona tenuta dei tubi per l’irrigazione.
- Eliminate con regolarità i fiori appassiti per non sforzare la pianta nella produzione dei semi e per prolungare il più a lungo possibile le fioriture.
- Continuate a indirizzare e legare i tralci di crescita delle rampicanti, come falso gelsomino, clematidi, lonicere, passiflora ecc. e le erbacee alte, come malvoni, dalie, phlox, astri ecc.
- Controllate la stabilità dei tutori delle bulbose.
- Se non lo avete fatto in luglio, cimate i rampicanti sempreverdi (gelsomino, caprifoglio, edera ecc.) per evitare che si svuotino le parti interne.
- Entro metà mese effettuate talee semilegnose di tutti gli arbusti che avete in giardino e che vi interessa moltiplicare. Fate talee di gerani.
- In caso di grandine, procedete l’indomani dell’evento con una ricognizione per tagliare tutte le parti spezzate o danneggiate: alla pianta non servono più, ma sono luogo d’ingresso per malattie fungine.
- Non chiudete ermeticamente la compostiera: quando fa caldo, è importante mantenere una buona circolazione dell’aria attorno alla massa in fermentazione, per evitare muffe e cattivi odori.
- Se avete bidoni o cisterne esterne di recupero dell’acqua piovana, continuate a spargere i granuli di Bacillus thuringiensis var. israelensis, un batterio del tutto innocuo per chiunque (anche per le piante da irrigare) tranne che per le larve di zanzara, che vengono sterminate. Leggete attentamente l’etichetta.
- Nel Nord Italia, nella seconda metà del mese preparate le buche destinate a ospitare nuovi arbusti o alberi in autunno.
- A fine mese nel Nord Italia piantate i bulbi a fioritura invernale (bucaneve, erantis, campanellino, crochi) e, a inizio mese, lo zafferano (Crocus sativus).
Il roseto
- I rosai che hanno meno di un anno vanno sempre innaffiati con regolarità sino al termine del grande caldo per non perderli: servono 20 l d’acqua ogni settimana, se non piove.
- Aiutate anche i rosai rifiorenti adulti con qualche irrigazione di soccorso se non piove per più di due settimane.
- Continuate a tagliare, dai rosai botanici e/o da bacca, le bacche che si stanno seccando anziché maturare e diventare decorative.
- Sorvegliate ancora i tralci di rampicanti e sarmentose: le piante mature, il cui apparato radicale scende per metri in profondità, crescono anche in questo periodo, e vanno prontamente indirizzate e legate per evitare incidenti. Accorciate i tralci troppo lunghi ed eliminate i rami troppo vecchi a favore di nuovi tralci particolarmente vigorosi (controllate che non siano succhioni!).
- Continuate a eliminare subito i succhioni, cioè i rami del portainnesto selvatico, che spuntano in quantità in estate. Strappateli prima che divengano così robusti da dover ricorrere al potatoio (nel qual caso però rimarrebbero le gemme sotterranee del portainnesto, che tolgono forza all’innesto coltivato).
- Se dovesse piovere a lungo, si può ancora instaurare la ruggine, che si manifesta sotto forma di piccole pustole gialle sulla pagina inferiore delle foglie, a cui corrispondono chiazze gialle su quella superiore; va trattata subito con un prodotto a base di rame. Eseguite i trattamenti in giornate non troppo calde, all’alba se la giornata è nuvolosa, al tramonto se si prevedono tutte belle giornate consecutive.
- Raccogliete con cura le foglie cadute dai rosai, soprattutto se erano colpite dalla macchia nera, e smaltitele nel cassonetto. Ridurrete così la carica di contagio per l’anno prossimo.
Il prato
- Fino a metà mese nel Nord Italia e per tutto il mese nel Sud, mantenete ancora l’altezza di taglio superiore al normale come in giugno e tagliate l’erba a intervalli prolungati, per non debilitare ulteriormente gli steli già provati dal caldo. Potete ancora lasciare il residuo sull’erba (non in zona Alpi, dove adesso va raccolto), ancora meglio però se passato con la funzione mulching.
- Riprogrammate la centralina per l’irrigazione dalla metà del mese nel Nord Italia: mantenete l’abbondanza d’acqua (sempre 20-25 l per metro quadro, secondo l’andamento meteo) ma riducete la frequenza. Annaffiate preferibilmente fra le 4 e le 6 di mattina. Nelle giornate più calde impostate il programma Syringing, cioè una nebulizzazione di 3 minuti alle 11 e alle 16.
- Attendete ancora a concimare sia nel Nord sia nel Sud Italia.
- Non riseminate eventuali aree diradate dal calpestamento: le sementi ancora non attecchirebbero.
Il laghetto
- Mantenete ancora alta la portata del getto dei giochi d’acqua o della fontana per movimentare maggiormente il liquido e abbassarne la temperatura.
- Effettuate i rabbocchi d’acqua solo entro le 8 del mattino, altrimenti lo sbalzo termico potrebbe nuocere ad animali e piante.
- Eliminate con il retino alcune piante galleggianti se tendono a occupare troppo spazio nel laghetto: deve rimanere almeno un terzo di superficie d’acqua libera, per la penetrazione dei raggi solari.
- Togliete anche qualche foglia di ninfea, se copre eccessivamente la superficie dell’acqua.
- Tenete sotto controllo la proliferazione delle alghe con gli appositi prodotti antialga, o con mezzi naturali (sospensione del concime, incremento dell’ossigenazione attraverso i giochi d’acqua e le piante ossigenanti, pulizia settimanale della superficie).
- Controllate e pulite una volta al mese la pompa e il filtro.
- Ripulite con il retino, una volta a settimana, la superficie dell’acqua dalle impurità e dai detriti.
- Inserite i nuovi pesci: il momento migliore è ancora al tramonto.
- Contro le zanzare, continuate a distribuire un prodotto a base di Bacillus thuringiensis var. israelensis se non avete i pesci. Altrimenti aumentate la quantità di pesci rossi e aggiungete le gambusie, vere divoratrici di larve di zanzara.