La scerbatura è una pratica manuale di estirpazione delle erbe infestanti. È un metodo faticoso ma efficace per prevenire la diffusione delle malerbe.

La scerbatura è il diserbo manuale, e di questo parleremo in questo articolo. Quando abbiamo iniziato il discorso sulle erbe infestanti, nella prima parte abbiamo visto perché è difficile prevenirla; nella seconda, terza e quarta parte, abbiamo approfondito la questione in relazione ai diversi spazi verdi: nel prato, nei giardini e nell’orto, rispettivamente. Nella quinta parte abbiamo spiegato cos’è e come praticare il diserbo mediante erbicidi. In seguito, nella settima parte vedremo quali sono le specie di piante infestanti più comuni.

Come eliminare le erbacce: la scerbatura

In alternativa ai diserbanti c’è il diserbo manuale, chiamato scerbatura, faticoso ma redditizio se praticato in modo corretto. Consiste nel chinarsi sul terreno (ideali i materassini per ginocchia, per appoggiarsi a terra) per afferrare tra pollice e indice la base dell’infestante a contatto con il substrato, tirando delicatamente per estirparla il più possibile con tutta la radice (altrimenti la malerba rinasce pochi giorni dopo).

L’operazione è facilissima se viene applicata alle plantule, entro le 4-5 foglie o di altezza entro i 5 cm; diventa invece complicata con erbacce più grandi, perché quasi sempre la radice si spezza e il moncone residuo fa ripartire l’infestazione; risulta quasi inutile invece se la malerba è già andata a seme, perpetuando e moltiplicando gli invasori.

È inutile prendere la scorciatoia del taglio dell’erbaccia con le cesoie: se rimane la radice, è come se restasse l’intera pianta! L’azione più efficace è proprio quella sulle plantule che, se vengono eliminate con costanza, possono anche estinguersi del tutto, risolvendo l’infestazione nell’arco di un paio di stagioni.

Naturalmente la scerbatura è applicabile solo alle piante erbacee, mentre su quelle legnose è indispensabile agire con il taglio alla base seguito dalla somministrazione di un erbicida totale o di un disseccante sul ceppo, per uccidere anche le radici (è il caso, per es., dell’albero vicino a casa che con le sue radici preme contro le fondamenta o la muratura dell’edificio). Poiché i principi attivi chimici ora sono utilizzabili e acquistabili solo se si è in possesso di "patentino", se non lo avete dovrete ricorrere a personale specializzato in lavori di giardinaggio.

Il prodotto chimico (e il personale specializzato e autorizzato) è indispensabile anche in un altro caso: quando l’infestante produce rizomi stoloniferi, ossia radici che si ramificano fittamente e che sono in grado in ogni punto di dare origine a una nuova pianta. Significa che, se le radici vengono spezzate (nell’estirpare la pianta, oppure con la vanga, ecc.), ogni singolo pezzo produce un’altra infestante. Solo un erbicida è in grado di abbattere una simile immortalità. Qualche nome di pianta infestante? Ortica, podagraria, equiseto, gramigna, potentilla, Trifolium repens.

Estirpatore Fiskars
Estirpatore Fiskars

Eliminare le erbacce con l’estirpatore manuale e il sarchiatore

L’estirpatore è un’asta metallica più o meno lunga che termina con un doppio dente appuntito, ideale per scalzare malerbe a radice superficiale all’inizio del loro sviluppo e per tagliare le radici stesse. Si utilizza piantandolo a fondo al piede della malerba, girandolo nel terreno per sradicare la radice ed estraendolo insieme con l’infestante. Il foro sarà minimo, facilmente ricomponibile pressando la terra con le dita. Si può impiegare anche per scavare un foro perpendicolare nel quale inserire una talea, un tutore a canna, una piantina a radici nude.

Esiste anche una versione meccanizzata e telescopica in cui, rimanendo in posizione eretta e collocando l’attrezzo alla base dell’erbaccia, basta azionare il pedale, tirare e rilasciare l’attrezzo, e la malerba viene estirpata alla radice.

Il sarchiatore possiede una lama affilata disposta perpendicolarmente al manico, al quale è collegata da un corto braccio centrale o da due bracci laterali, tutti ad arco. Permette di ripulire superfici solide e lisce dalle malerbe (es. il vialetto, i gradini ecc.) tagliando la pianta alla base. Esiste in versione a manico corto (sarchiello) o lungo.

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