La pulizia del giardino prepara lo spazio verde all’inverno. Scopri come effettuarla e conservare al meglio gli attrezzi e per la primavera successiva.

La pulizia del giardino si effettua quando la stagione si avvia al termine ed è ora di risistemare e ripulire il giardino, gli arredi e gli oggetti utilizzati nei mesi estivi, per metterli via in perfetta efficienza, pronti all’uso per l’anno prossimo.

Partiamo con il giardino e i suoi attrezzi, poi nella seconda parte vediamo quali macchine utilizzare per la pulizia e nella terza parte come pulire gli arredi e le infrastrutture.

Foglie secche e residui vegetali: perché eliminarli

Le foglie che stanno cadendo e i vari residui vegetali vanno raccolti almeno una volta a settimana, innanzitutto per motivi estetici; poi per evitare che il vento li sospinga dentro casa se le finestre sono aperte; ancora perché possono diventare il ricettacolo di malattie fungine e di parassiti vegetali, che svernerebbero fra i detriti per poi ripresentarsi in primavera a infestare le vostre piante; infine, per evitare che le piogge e il calpestamento li possano compattare, soffocando l’erba sottostante e rendendoli comunque più difficili da rimuovere.

La raccolta delle foglie e dei detriti è obbligatoria sulle pavimentazioni e sul tappeto erboso: sono entrambi elementi che si rovinano quando le foglie vi marciscono sopra. L’obbligo vale anche per il laghetto, la cui acqua s’intorbidirebbe, soffocando i pesci. Nelle aiuole, invece, un piccolo strato (4-5 cm) di foglie cadute serve come pacciamatura per proteggere il piede e le radici delle piante perenni meno rustiche.

Pulire la roccaglia in giardino

Eliminate le ultime erbe infestanti, sia secche che fresche, e tagliate i fusti rinsecchiti di quelle erbacee, come delfinium e lupini, che hanno ormai esaurito la loro funzione decorativa.

Radunate il fogliame secco e disponetelo assieme a cortecce, foglie cadute, aghi di pino e trucioli in uno strato di 3-5 cm come pacciamatura fra le piante perenni e al loro piede.

Pulizia degli attrezzi da giardinaggio e delle macchine

Gli attrezzi non vanno abbandonati all’aperto perché, oltre al disordine che producono, perdono in durata ed efficienza. Per gli attrezzi manuali con manico, come vanghe, zappe, forche, rastrelli, si parte da quest’ultimi, se possibile separandoli dalla parte metallica. Passate il manico con una spazzola a setole rigide (se è in plastica) o con la carta vetrata (se in legno) per togliere i residui di terra, completando con una spugnetta umida; fatelo asciugare bene prima di riporlo in cantina o nel magazzino degli attrezzi. Le parti metalliche vanno disincrostate dalla terra con la spazzola dura, eventualmente aiutandovi con uno straccio umido per ammorbidire. Vanga e zappa vanno pareggiate con il martello, se sono storte, e affilate con la lima; quindi si ingrassano con olio di vaselina, antiruggine, tamponando con uno straccio. Manici e attrezzi, una volta asciutti, si rimontano (se “ballano” vanno però sostituiti) e si ripongono in ordine in magazzino o cantina, eventualmente appendendoli al muro per ragioni di minore ingombro e di sicurezza. I manici delle cesoie si puliscono con un detergente neutro e una spugnetta inumidita, le lame si scrostano con la spazzola, si riaffilano e si ungono con olio da macchina, come la molla.

Le macchine da giardino (tosaerba, pompe, irroratori, spandiconcime ecc.), oltre a venire ripulite con la spazzola dura, vanno anche esaminate per scoprire parti logore o instabili, da sostituire o riparare subito, prima del rimessaggio. In quelle a scoppio va eliminata la benzina residua, svuotato l’olio e tolta la candela, per evitare di riavviarle in primavera senz’olio.

Impianto d’irrigazione da giardino: come gestirlo

L’impianto di irrigazione al massimo dalla metà di ottobre non è più necessario quasi ovunque. Il kit d’irrigazione da terrazzo va rimosso, ripulito da terra, con la spazzola dura, e da calcare, con un normale anticalcare domestico, lasciato asciugare e riposto in luogo asciutto. Stesso iter si segue anche per l’impianto di superficie in giardino, i cui tubi (normali o microforati) vanno staccati, lavati e spazzolati, svuotati, asciugati, tappati con carta e riposti in ordine. Invece irrigatori e doccette vanno passati nell’anticalcare, spazzolati, sciacquati, asciugati, tappati e riposti.

Per gli impianti interrati è sufficiente chiudere il rubinetto principale dell’acqua e proteggere le elettrovalvole con cartone o paglia. Le centraline di comando esterne vanno staccate, liberate della pila ormai esaurita, pulite con uno straccetto umido, asciugate, unte sulle guarnizioni con olio di vaselina e risposte all’interno all’asciutto.

Come pulire i vasi per le piante

Tutti quelli ormai vuoti (quando la pianta muore, il terriccio va subito eliminato nel cassonetto, non nel compost) si mettono a mollo in acqua dove avete sciolto sapone di Marsiglia, se i contenitori sono in coccio, o detersivo sgrassante, se in plastica. Dopo un’ora circa, ripescateli e, uno alla volta, passateli con una spazzola a setole dure, dentro e fuori, per eliminare residui di terra e strisce bianche di calcare. Quelli in terracotta possono fare un secondo bagno in acqua e candeggina, per togliere lo sporco più ostinato. Rilavateli sotto l’acqua corrente per togliere ogni genere di residuo. Poneteli singolarmente su un piano al coperto, dove corra l’aria per asciugarli. Quando saranno perfettamente asciutti potrete impilarli e riporli in cantina o in magazzino.

Per approfondire

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