Si è tenuto il 30 gennaio all’Università di Salerno l'incontro sul tema “Piante Officinali: la filiera del Mediterraneo”, anteprima del Salone Spices&Herbs Global Expo all'interno di Macfrut 2023 (3-5 maggio), con una novantina di operatori partecipanti, che hanno seguito le due ore di confronto tra esperti, istituzioni e aziende del settore del Sud d’Italia.
Piante officinali, produzione insufficiente in Italia
Ad aprire la giornata è stato Pietro Campiglia, direttore del Dipartimento di Farmacia della Università degli Studi di Salerno, che ha evidenziato come per le piante officinali “ricerca e formazione sono al centro dell’attività del nostro Dipartimento, che è uno dei più influenti e all’avanguardia a livello nazionale nei tre ambiti di intervento: agricoltura, applicazioni mediche e benessere animale”. E se Lucia Coletta, responsabile Servizi di Sviluppo per le Piante Officinali della Regione Campania, ha illustrato le attività di supporto della Regione Campania al settore, Andrea Primavera, presidente FIPPO (Federazione Italiana Produttori Piante Officinali), ha tracciato un quadro generale delle Piante Officinali in Italia e nel mondo. «Nel panorama mondiale sono 35.407 le specie botaniche identificate da cui derivano 209mila prodotti nei vari ambiti, dal gastronomico al medicinale e cosmetico. In Italia la quantità del mercato complessivo di piante officinali è di 37mila tonnellate, oltre 45mila tonnellate per quello delle spezie, 45 tonnellate zafferano e 10 tonnellate per gli oli essenziali. La nostra produzione è largamente insufficiente, copre un fabbisogno di circa il 20% della domanda, e questo lascia ampi margini di crescita del settore. Il valore complessivo per i prodotti primari (erbe essiccate e oli essenziali) è di 0,7 miliardi di euro, che raggiunge quasi 1 miliardo di euro se si aggiungono i trasformati industriali (non prodotto finito)».
Piante officinali multitasking
Vincenzo De Feo, ordinario di Botanica Farmaceutica all’Università di Salerno, ha concentrato il suo focus sulla “Biodiversità officinale dei territori dell’Italia meridionale”. «Le Officinali sono piante multitasking che possono essere impiegate per tanti scopi. Noi abbiamo censito 1800 specie nel Sud d’Italia, specchio della straordinaria biodiversità dei nostri territori, che ci ha consentito di realizzare prodotti unici come l’origano selvatico del Pollino, liquori salutistici da scarti di finocchio e tanto altro. È un mondo talmente vario che trova protagonisti e interpreti in tanti settori. Dobbiamo però imparare a parlarci e conoscerci, creare delle connessioni, per questo ben vengano iniziative come Spices&Herbs a Macfrut».
5 casi di successo
Nella Tavola rotonda sono stati presentati cinque casi di successo aziendale dal Sud d’Italia. Vincenzo Salamone, presidente Gruppo VOS (Basilicata), ha illustrato il progetto del Parco del Pollino iniziato nel 2011; Vincenzo Mollace, direttore scientifico H&AD Herbal and Antioxidant Derivates (Calabria), ha presentato il caso di successo mondiale del Bergamotto; Piero de Bartolomeis, presidente Elody (Campania), l’innovativo progetto delle erbe aromatiche semifresche; Domenico Scordari, presidente N&B società Benefit (Puglia), il progetto di filiera corta dell’Aloe biologica; Violetta Insolia, Innovation manager Bionap (Sicilia), i principi di sostenibilità nella produzione di ingredienti funzionali.
Appuntamento a Spices&Herbs Global Expo
Le conclusioni sono affidate a Luigi Bianchi di Macfrut che ha presentato la seconda edizione di Spices&Herbs Global Expo in programma al Rimini Expo Center (3-5 maggio). «Questo incontro ci ha confermato come le connessioni tra ricerca, aziende, istituzioni e mondo della distribuzione siano centrali per lo sviluppo di questo settore. Spice&Herbs Global Export è nato proprio per questo, per fare incontrare in un unico luogo l’intera filiera».