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Fioriera di Pelargonium zonale e Leucanthemum, perfetta da maggio in poi.
Il mese di maggio, con le sue fioriture, invoglia al giardinaggio sia in appartamento sia sul terrazzo. Nuovi acquisti e rinvasi, irrigazione e concimazioni sono le operazioni principali

Le belle e lunghe giornate spingono a fare giardinaggio. In casa le piante stanno veramente bene, grazie alle temperature gradevoli e all’illuminazione naturale; le più fortunate vengono anche spostate all’aperto, dove soggiorneranno per tutta l’estate. In terrazzo si moltiplicano i nuovi arrivi, anche solo di piantine annuali, mentre quelle preesistenti fioriscono dando soddisfazione all’appassionato.

Lavori in terrazzo a maggio

  • Mese delicatissimo per le annaffiature: se fa già molto caldo (più di 25 °C) le piante vanno annaffiate quasi più che in piena estate, perché ora si sforzano di più per fiorire; se invece piove di continuo bisogna tastare il terriccio per capire se la pioggia è stata “utile” o se invece ha bagnato poco o nulla.
  • Valutate di conseguenza anche la rimessa in opera dei sottovasi, che comunque entro fine mese vanno ripristinati tutti, non foss’altro per evitare di sgocciolare al piano di sotto. Del resto, d’ora in poi difficilmente si vedranno ristagni…
  • Pensate anche all’installazione di un impianto d’irrigazione da terrazzo: servono una presa elettrica e un rubinetto esterni, una centralina, tubi, raccordi e ugelli, e il problema è risolto fino a settembre!
  • Concimate le piante da fiore con un prodotto apposito, ogni 7-15 giorni secondo le indicazioni dell’etichetta del prodotto.
  • Effettuate i rinvasi necessari per ciascuna pianta, utilizzando vasi puliti, terriccio nuovo e adeguato alla specie, sostituendo tutori ormai di misura insufficiente (calcolate anche la crescita di quest’anno). Prima di procedere, accertatevi di avere in casa tutti i materiali necessari.
  • Accertatevi che i vasi non possano venire ribaltati dal vento: fissateli con fili di ferro o appesantiteli con pietre.
  • Fissate ai tutori i rami degli arbusti e dei rampicanti che ora sono in veloce crescita.
  • Attenzione a malattie e parassiti: è uno dei mesi peggiori per i diversi attacchi, grazie a una temperatura che accontenta tutti gli organismi nocivi.

Piante da appartamento: cosa fare a maggio

lavori in terrazzo
La glossinia (Sinningia speciosa) è una pianta d’appartamento fiorita proprio in maggio.
  • Aumentate le annaffiature man mano che aumenta la temperatura ambientale nell’arco del mese.
  • È l’epoca dei rinvasi: controllate ogni singola pianta per stabilire un ordine di priorità. Date la precedenza a quelle che hanno le radici fuoriuscite dai fori di drenaggio o dal terriccio superficiale, poi quelle che hanno riempito di fusti tutto il vaso, infine decidete se le rimanenti hanno una chioma compatibile con le dimensioni del vaso. Rinnovate anche i tutori muschiati e gli altri tipi di sostegni. Sospendete la concimazione per i 20 giorni successivi all’operazione.
  • Le piante non rinvasate vanno invece concimate con regolarità, una volta al mese se sono da foglia, ogni 15 giorni se sono da fiore.
  • Attenzione alla combinazione “raggi solari + caldo eccessivo”: provvedete a uno spostamento per evitare ustioni, e a un’accurata innaffiatura e vaporizzazione per scongiurare un surriscaldamento con successivo appassimento.
  • Soprattutto se non lo avete fatto con regolarità durante l’inverno, ora s’impone una bella pulizia del fogliame, con una spugnetta quello più grande, con una doccetta in vasca quello più piccolo, con il pennello quello opaco o peloso.
  • Approfittate del periodo di crescita per ricavare talee di foglia o di ramo: da adesso e fino a settembre prenderanno facilmente, per es. begonie, tradescanzie, potos, diffembachia, edera, succulente ecc.
  • Nel Nord Italia, all’inizio del mese in Val Padana e alla fine sulle Alpi, spostate all’esterno le piante d’appartamento, se potete. Mettetele a mezz’ombra, in posizione ventilata.

Piante grasse e orchidee, come curarle a maggio

  • Ormai le piante succulente sono quasi tutte tornate all’aperto: mancano solo quelle della zona alpina, spostabili verso la metà di maggio secondo le indicazioni già fornite nel mese di aprile. Continuate con i rinvasi degli esemplari troppo cresciuti: ricordatevi che le grasse preferiscono stare strette, ma non troppo! Soprattutto se attorno alla pianta madre ci sono già le figlie… Controllate la forza dei raggi solari: potrebbero ustionare le succulente più delicate, quindi ombreggiatele con una rete o spostatele. Aumentate le irrigazioni in proporzione al caldo; ovviamente non mettete sottovasi. Concimate con regolarità ogni 15 giorni con un prodotto per piante grasse. Sorvegliate il possibile arrivo di cocciniglie.
  • Continuate ad annaffiare e concimare regolarmente le orchidee degli scorsi anni: vi regaleranno una bella fioritura estiva. Mandate invece a riposo le piante acquistate nell’autunno-inverno scorso che hanno ormai terminato la fioritura. Dividete le orchidee che sono ormai strette nel vaso, e staccate i keiki (germogli) con lo stelo che li porta per piantarli in un nuovo vaso. Anche nel Nord Italia, verso metà maggio potete spostarle all’aperto a mezz’ombra. Fate attenzione alle cocciniglie.

Cosa fare contro malattie e parassiti a maggio

  • Non abbassate la guardia nei confronti degli afidi, che in maggio sono presenti in tutta Italia. Appena li vedete, schiacciateli subito, oppure trattate con un insetticida biologico a base di piretro (o chimico) se la colonia fosse già numerosa.
  • Dall’inizio del mese possono comparire anche le cocciniglie cotonose, portate dal vento: esaminate soprattutto la base delle piante grasse, piante d’appartamento, le orchidee e i limoni, tra i più appetibili. Rimuovetele con pinzette o cotton-fiocc se sono poche, altrimenti trattate con un prodotto anticocciniglia (olio minerale estivo, oppure olio di soia).
  • New entry del mese, fra le malattie fungine, il mal bianco, favorito dal clima tiepido-umido. I prodotti a base di zolfo, ammessi in agricoltura biologica, sono efficaci, soprattutto se irrorati già all’inizio dell’infezione. Da provare anche i corroboranti in via preventiva e la propoli come curativo.
  • Anche sui rosai allevati in vaso possono apparire le ruggini (che colpiscono varie piante da balcone, dalle bocche di leone ai garofanini) e la macchia nera. Utilizzate in prevenzione i corroboranti e la propoli per la cura.
  • Nel frutteto controllate le trappole di cattura e al superamento della soglia indicata sulla confezione, trattate subito le piante attaccabili dal parassita.

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