I lavori in terrazzo nel mese di gennaio sono veramente ridotti al minimo. Eppure qualche piccola ma importante cosa da fare c’è ugualmente: vediamo subito che cosa.
La manutenzione del terrazzo in gennaio è ridotta veramente al minimo, ma quel poco che c’è da fare è molto importante. Bisogna infatti tenere monitorate le nevicate, controllare bene le piante sotto protezione per scovare malattie e parassiti, potare i cespugli, eventualmente annaffiare, e tenere comunque pulite le piante e le superfici. Ecco cosa dovete fare:
- Con previsione di neve, ponete al riparo i vasetti fioriti (es. sotto serra) oppure copriteli con un telo di plastica pesante. Eliminate poi subito i fiocchi dai teli e dalla serra e, se la coltre supera i 10-15 cm, anche dalle balconiere, perché il peso potrebbe spezzare l’aggancio facendo precipitare i vasi di sotto. Oltre i 20 cm togliete anche il manto dal pavimento: buttatelo di sotto facendo attenzione a non colpire persone o danneggiare cose.
- Arieggiate la serra e le piante avvolte nei teli una volta a settimana, nelle ore più calde, controllando che non abbiano malattie e parassiti ed eliminando il seccume. Richiudete e riavvolgete tutto entro le ore 15.
- Potate, nelle giornate soleggiate e meno fredde, i rami vecchi del rosmarino e tagliate a 10 cm d’altezza quelli di salvia, origano e menta. Potate anche gli arbusti caducifogli che fioriscono in tarda primavera-estate sui rami nuovi: accorciateli a 4-6 gemme dal basso, per favorire l’emissione dei nuovi getti che produrranno i fiori.
- Se non piove a sufficienza, annaffiate con moderazione gli arbusti sempreverdi a fioritura primaverile (azalee, rododendri, mahonie, camelie), le erbacee che portano ancora la parte aerea e i bulbi primaverili, che siano ancora silenziosi o abbiano già la puntina del germoglio. Naturalmente annaffiate e concimate con regolarità le poche piante “colorate”: cavoli ornamentali, eriche, ciclamini, gelsomino nudo ecc.
- Rinvasate subito le primule e le viole appena acquistate, con terriccio fresco e ricco di humus.
- Seminate, in un locale con temperatura di 15-18 °C, agerato, celosia, dianthus, petunia, tagete, verbena, coreopsis, godetia, saponaria, cerastium, papaveri: fioriranno già la prossima estate.
- Fate pulizia, anche se in questi mesi su balconi e terrazzi non ci si sta: una volta al mese eliminate foglie e altri residui secchi, tagliate i rami spezzati o secchi, spazzate di frequente per mantenere un aspetto pulito e ordinato.
Piante da appartamento: cosa fare a gennaio
- Controllate l’umidità: con i termosifoni al massimo, l’aria diventa secca e non fa bene né agli umani, né agli animali domestici, né alle piante. Vaporizzate ogni mattina il fogliame delle piante tropicali oppure mettete un dito di ghiaia nei sottovasi coprendolo con un velo d’acqua.
- Annaffiate con regolarità gli esemplari tropicali, anche a giorni alterni se vedete punte secche sulle foglie.
- Controllate una volta a settimana tutte le piante d’appartamento, in particolare perché non abbiano tracce di ragnetto rosso, un parassita che adora le piante sofferenti in ambienti secchi… Se trovate le sottilissime ragnatele, aumentate l’umidità con nebulizzazioni due volte al giorno, ed eventualmente, trattate con un acaricida.
- Occhio alla luce: se fosse veramente molto scarsa, valutate se acquistare le apposite lampade per piante, indicate per esemplari pregiati che non possono essere spostati in una collocazione più luminosa.
- Non fate mancare il concime alle piante d’appartamento fiorite arrivate il mese scorso: stelle di Natale, orchidee, anturio, spatifillo devono ricevere una dose di un prodotto per piante da fiore nell’acqua d’annaffiatura ogni settimana.
- Potate la stella di Natale, se ha già perso le brattee rosse, all’altezza di 30 cm dalla base.
Piante grasse e orchidee, come curarle a gennaio
- Andate avanti con le annaffiature e le concimazioni regolari sulle orchidee ancora in fiore, per prolungarne fino a marzo la fioritura. Se i boccioli dovessero iniziare a seccarsi, l’umidità è insufficiente: o le vaporizzate ogni giorno con acqua decalcificata, o le appoggiate su uno strato di ghiaia inumidito nel sottovaso (ma il vaso non deve pescare acqua), o ponete vicino ai vasi una ciotola larga piena d’acqua.
- Continuate i controlli sulle piante grasse ricoverate al fresco: se la temperatura è attorno a 10 °C, resistete alla tentazione di bagnarle per non farle morire; se stanno in stanze riscaldate, date loro un pochino d’acqua: il calore impedisce che vadano a riposo. Occhio ai fiocchetti bianchi sui fusti: sono cocciniglie da eliminare subito con la pinzetta o con un trattamento anticocciniglia se l’infestazione è sfuggita di misura. Infine, al primo accenno di macchie sospette o muffe sul terriccio intervenite subito con un prodotto anticrittogamico ad ampio spettro
Cosa fare contro malattie e parassiti
- Controllate con regolarità tutte le piante in casa, in stanze fresche, in serra e sotto protezioni varie per evitare che eventuali infezioni fungine o infestazioni parassitarie si diffondano. Non dimenticate bulbi e tuberi conservati in cantina. Se notate qualcosa di sospetto, irrorate metà dose d’insetticida o di anticrittogamico, a seconda del problema.
- Effettuate un trattamento con poltiglia bordolese su tutti gli alberi e arbusti, ornamentali o da frutto, che l’anno passato hanno manifestato problemi di malattie fungine.
- Se ancora non lo avete fatto, e prima che sia troppo tardi, raccogliete il fogliame caduto dalle piante che avevano patologie fungine, ed eliminatelo subito.
- Se state meditando di passare alla difesa biologica, fate un giro sul web per verificare che cosa offre il mercato: ormai quasi tutte le grandi aziende propongono una linea di difesa a base di prodotti biologici. Prima di acquistarli, tuttavia, dovete informarvi su come utilizzarli: il loro impiego è diverso rispetto ai fitofarmaci tradizionali chimici.