I lavori in terrazzo nel mese di febbraio sono ancora piuttosto limitati e simili a quelli di gennaio. Ecco il riepilogo delle poche cose da fare.
Anche in febbraio in genere non ci sono molte cose da fare in terrazzo. Continuate a controllare le eventuali nevicate, ma anche le piante sotto protezione per individuare malattie e parassiti, potare i cespugli, annaffiare se non piove, e tenere comunque pulite le piante e le superfici. Ecco cosa dovete fare:
- Annaffiate moderatamente, in una bella domenica di sole, gli arbusti sempreverdi (soprattutto quelli che stanno fiorendo), le erbacee che portano ancora la parte aerea e i bulbi primaverili se non piove per oltre 20 giorni; annaffiate e concimate con regolarità anche le poche piante “fiorite”: cavoli ornamentali, eriche, ciclamini, gelsomino nudo ecc.
- Se il meteo prevede neve, ponete al riparo i vasetti fioriti (es. sotto serra) oppure copriteli con un telo di plastica pesante. Eliminate poi subito i fiocchi dalle balconiere, perché il peso potrebbe spezzare l’aggancio facendo precipitare i vasi di sotto, e anche dai teli e dalla serra. Oltre i 20 cm togliete anche il manto dal pavimento: buttatelo di sotto facendo attenzione a non colpire persone o danneggiare cose.
- Continuate ad arieggiare la serra e le piante avvolte nei teli una volta a settimana, nelle ore più calde, controllando che non abbiano malattie e parassiti ed eliminando il seccume. Richiudete e riavvolgete tutto entro le ore 16.
- Rinvasate subito le primule e le viole appena acquistate, con terriccio fresco e ricco di humus.
- Continuate a fare pulizia su balconi e terrazzi: una volta al mese eliminate foglie e altri residui secchi, tagliate i rami spezzati o secchi, spazzate di frequente per mantenere un aspetto pulito e ordinato.
- Da inizio mese al Sud e da fine mese al Nord seminate gli ortaggi direttamente nelle cassette: lattughe e radicchi da taglio, ravanelli, valeriana, rucola, prezzemolo.
Piante da appartamento: cosa fare a febbraio
- Continuate a concimare le piante d’appartamento fiorite: orchidee, anturio, spatifillo devono ricevere una dose di un prodotto per piante da fiore nell’acqua d’annaffiatura ogni settimana.
- Potate la stella di Natale, se ha perso le brattee rosse, all’altezza di 30 cm dalla base, e mandatela “a riposo”: riducete le annaffiature al minimo e sospendete la concimazione.
- Fate molta attenzione alle annaffiature e all’umidità: questo è il momento in cui il riscaldamento non si ferma mai, quindi è più facile che l’aria si asciughi. Annaffiate con regolarità e vaporizzate gli esemplari tropicali, anche tutti i giorni se vedete punte secche sulle foglie. Valutate se mettere un dito di ghiaia nei sottovasi coprendolo con un velo d’acqua, per aumentare l’umidità.
- L’aria secca spesso porta con sé il ragnetto rosso, che forma sottilissime ragnatele e decolora le foglie in modo caratteristico. Aumentate l’umidità con nebulizzazioni due volte al giorno, ed eventualmente, trattate con un acaricida.
Piante grasse e orchidee, come curarle a febbraio
- Controllate le grasse ricoverate al fresco: se la temperatura è attorno a 10 °C, resistete alla tentazione di bagnarle per non farle morire; se è verso i 15 °C o di più, date loro un goccino minimo d’acqua. Occhio ai fiocchetti bianchi sui fusti: sono cocciniglie da eliminare subito con la pinzetta o con un trattamento se l’infestazione è sfuggita di misura. Anche al primo accenno di macchie sospette o muffe sul terriccio intervenite subito con un prodotto anticrittogamico ad ampio spettro, attivo nei confronti di tante malattie fungine.
- Continuate ad annaffiare e concimare regolarmente le orchidee ancora in fiore, per prolungarne fino a marzo la fioritura. Curate l’umidità nella stanza dove stanno le orchidee: o le vaporizzate ogni giorno con acqua decalcificata, o le appoggiate su uno strato di ghiaia inumidito nel sottovaso (ma il vaso non deve pescare acqua), o ponete vicino ai vasi una ciotola larga piena d’acqua.
Cosa fare contro malattie e parassiti
- Persistete nel controllo regolare delle piante in casa, in stanze fresche, in serra e sotto protezioni varie per evitare che eventuali infezioni fungine o infestazioni parassitarie si diffondano. Non dimenticate bulbi e tuberi conservati in cantina.
- Controllate due volte al mese le piante succulente ricoverate a più di 15 °C: su di loro incombe il pericolo delle cocciniglie, favorite dal calore ambientale.
- Verificate una volta al mese le piante in serra o altro luogo protetto e quelle all’aperto ma avvolte da teli di protezione. Se notate qualcosa di sospetto, irrorate metà dose d’insetticida o di anticrittogamico, a seconda del problema.
- Se non lo avete fatto in gennaio, ultima possibilità per effettuare un trattamento con poltiglia bordolese su tutti gli alberi e arbusti, ornamentali o da frutto, che l’anno passato hanno manifestato problemi di malattie fungine.
- Ultimissima chiamata per raccogliere il fogliame caduto dalle piante che avevano patologie fungine: va subito eliminato.
- Se pensate di passare alla difesa biologica, fate un giro sul web per verificare che cosa offre il mercato: ormai tutte le grandi aziende propongono una linea di difesa a base di prodotti biologici. Prima di acquistarli, tuttavia, informatevi su come utilizzarli: il loro impiego è diverso rispetto ai fitofarmaci tradizionali chimici.