buddleia
Buddleia, l'albero delle farfalle, inizia a fiorire in giugno.
Il giardino in giugno offre il suo meglio: fiori, colori, profumi, ombra, sole, uccellini... Ma qualche lavoro da fare c’è, nel giardino peninsulare, nel roseto, sul tappeto erboso e nel laghetto

Godersi il giardino in giugno è facile. Nei giardini di pianura le fioriture sono al massimo, soprattutto a inizio mese. Il roseto è ancora in piena forma, tutto da guardare e annusare. Il prato è ancora bello verde e va seguito con cura. Nel laghetto fioriscono le piante acquatiche e nuotano i pesci. Nel tempo libero, è un vero piacere stare in giardino.

Giardino in giugno: i lavori da fare

  • Riprogrammate l’impianto automatico d’irrigazione, aumentando la frequenza degli interventi e spostandoli nelle ore serali e notturne.
  • Eliminate con regolarità i fiori appassiti per non sforzare la pianta nella produzione dei semi e per prolungare il più a lungo possibile le fioriture.
  • Potate gli arbusti da fiore che hanno terminato la fioritura, come deutzia, spirea, weigela, filadelfo, viburni, kerria ecc.
  • Ed è anche il momento per effettuare il secondo intervento stagionale sulle siepi: lauroceraso, fotinia, ligustro, bosso, biancospino, agazzino, pittosforo, evonimi ecc.
  • Ponete i teli ombreggianti sulle piante più delicate per ripararle dai raggi del sole che in giugno e in luglio possono danneggiarle gravemente.
  • Continuate a eliminare le erbacee con regolarità.
  • Legate la buddleia se tende a inclinare troppo i flessibili rami, aprendosi al centro e tendendo a ingombrare eccessivamente.
  • Indirizzate e legate i tralci di crescita delle rampicanti, come falso gelsomino, clematidi, lonicere, passiflora ecc.
  • Concimate con un prodotto a lenta cessione le ortensie che stanno appressandosi alla fioritura, per renderla la più duratura possibile.
  • Pacciamate le aiuole e il terreno sotto ad alberi e arbusti per ridurre l’evaporazione e la nascita delle malerbe.

Il roseto

  • I rosai che hanno meno di un anno vanno pacciamati alla base e innaffiati con regolarità da inizio mese sino al termine del grande caldo per non perderli.
  • Verso fine mese potate i rosai non rifiorenti a cespuglio, ad alberetto e fin dove riuscite le rampicanti e le sarmentose. I rosai botanici e/o da bacca si potano solo se necessario: per ridurre l’ingombro o per rinforzare i rami più deboli.
  • Concimate i rosai rifiorenti.
  • Seguite la crescita dei tralci delle rampicanti e delle sarmentose, per indirizzarli sui supporti ed eventualmente fissarli con legacci in modo che non ondeggino minacciosamente e pericolosamente al vento.
  • Continuate a eliminare subito i succhioni. Strappateli prima che divengano così robusti da dover ricorrere al potatoio (nel qual caso però rimarrebbero le gemme sotterranee del portainnesto, che tolgono forza all’innesto coltivato).
  • Sorvegliate ancora il fogliame: al minimo sintomo di ingiallimento circolare (macchia nera) o di puntini gialli o marroncini (ruggini), trattate con poltiglia bordolese; se invece vedete chiazzette biancastre (mal bianco), irrorate un prodotto a base di zolfo in polvere bagnabile. Eseguite i trattamenti in giornate non troppo calde, all’alba se la giornata è nuvolosa, al tramonto se si prevedono tutte belle giornate consecutive.

Il prato

prato in giugno
Per mantenere un bel prato, d’ora in poi è necessaria un’irrigazione accurata.
  • Dall’inizio del mese nel Sud e dalla metà circa nel Nord, secondo l’andamento meteo, rialzate l’altezza di taglio e riducete la frequenza degli interventi, per non debilitare ulteriormente gli steli d’erba.
  • Riprogrammate la centralina per l’irrigazione: ora deve essere abbondante ma non troppo frequente: ogni 3 giorni può andar bene erogando 20-25 l per metro quadro, secondo l’andamento meteo.
  • Se avete concimato nella seconda metà di marzo, all’inizio del mese nel Nord Italia distribuite mezza dose di fertilizzante, ancora ad alto tenore di azoto, prima della pausa estiva.
  • Tenete sotto controllo le ultime malerbe di stagione, eliminandole manualmente (se non sono troppe) appena si presentano oppure effettuando l’ultimo trattamento di diserbo.

Il laghetto

  • Ripulite con il retino, una volta a settimana, la superficie dell’acqua dalle impurità e dai detriti.
  • Una volta al mese controllate il filtro della pompa e ripulitelo dalle impurità che ha accumulato.
  • Nelle giornate più calde azionate anche i giochi d’acqua, che ossigenano e rinfrescano il liquido, per il benessere di piante e pesci.
  • Se compaiono le alghe, intervenite subito, pescandole se sono poche, con un alghicida o con mezzi naturali (sospensione del concime, incremento dell’ossigenazione attraverso i giochi d’acqua e le piante ossigenanti, pulizia settimanale della superficie).
  • Inserite i nuovi pesci, controllando però che l’acqua di provenienza e quella di destinazione abbiamo temperature simili: il momento migliore adesso è all’alba.
  • Contro le zanzare, distribuite un prodotto a base di Bacillus thuringiensis var. israelensis se non avete i pesci. Altrimenti aumentate la quantità di pesci rossi e aggiungete le gambusie, vere divoratrici di larve di zanzara.

Continua…

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