La potatura dei rosai è diversa a seconda del tipo di rosaio su cui va applicata. Ecco passo per passo come potarli.

La potatura dei rosai, come quella della maggior parte degli arbusti caducifogli, si effettua generalmente in pieno inverno, in gennaio-febbraio, quando le piante sono sicuramente a riposo.

Su tutti i rosai vanno sempre eliminati i rami secchi, quelli malati e quelli troppo deboli.

Per il resto, non esiste un modello standard di procedura per potare tutti i rosai, perché la potatura cambia a seconda della tipologia di rosaio: ibrido Tea, Floribunda, rosa antica, rosa botanica, a bassa manutenzione, rosa a cespuglio, rampicante, sarmentosa, ad alberello ecc. E ulteriori variabili sono rappresentate dalla non rifiorenza rispetto ai rosai rifiorenti, e dalla presenza di bacche ornamentali o meno. Vediamo caso per caso.

La potatura dei diversi tipi di rosa

Sugli ibridi di Tea bisogna tagliare i rami dell’anno passato lasciando circa una lunghezza pari a 2/3 del ramo, e comunque lasciando 3 gemme dal punto di nascita del ramo. I rami vecchi vanno tagliati fino a conservarne da 3 a 5: in questo modo avrete meno fiori, ma più grandi.

Sui rosai Floribunda (i cosiddetti “rosai a cespuglio”) la cesoia non deve affondare: se tagliate troppo corto, la pianta reagirà producendo moltissimi getti troppo vigorosi, a scapito della fioritura. Lasciate i rami di un anno a 3/4 della lunghezza e comunque con almeno 4 gemme dal punto d’inserzione. Eliminate i rami più vecchi al centro del cespuglio, ma lasciandone almeno 6, sempre per non indurre un eccessivo sviluppo.

Sui rosai antichi (spesso non rifiorenti) ogni 2-3 anni si tagliano alcuni (al massimo 1/3) dei rami più vecchi. Se il cespuglio fosse troppo ingombrante, si possono accorciare i rami di 1/3. Ogni anno in luglio-agosto si eliminano i cinorrodi (“bacche”) se non hanno valore ornamentale; se invece sono decorativi (“rose da bacca”), si tagliano tra novembre e febbraio, man mano che si rovinano. Attenzione: su questi rosai i rami a prima vista sembrano secchi, ma non lo sono!

Sui rosai non rifiorenti (non necessariamente antichi) la potatura si effettua in estate – unica eccezione –, al termine della fioritura: i rami che hanno fiorito vanno accorciati appena sopra il nuovo getto, che fiorirà l’anno successivo (e che quindi non va tagliato in inverno). Ogni 2-3 anni si eliminano alcuni dei rami più vecchi.

Sui rosai botanici (“rose da bacca”) in inverno si tagliano i grappoli di cinorrodi non più ornamentali, subito sopra una gemma. Se il cespuglio fosse troppo ingombrante, si possono accorciare i rami di 1/3. Ogni 3 anni si eliminano alcuni (al massimo 1/3) dei rami più vecchi.

Sui rosai paesaggistici, o a bassa manutenzione, o tappezzanti, la potatura si svolge ogni 3-4 anni con il decespugliatore o la tosasiepi, lasciando i cespugli alti 80-100 cm: in questo modo i rosai si allargano coprendo il terreno.

rosa potatura sbagliata
Potatura sbagliata perché lascia parecchi, inutili centimetri di ramo sopra la gemma

La potatura in base al portamento del rosaio

Per i rosai a cespuglio, vale la potatura indicata per i Floribunda, i rosai antichi, i non rifiorenti o i rosai botanici, a seconda della tipologia a cui appartiene la pianta.

Per i rosai rampicanti e sarmentosi (con rami lunghi ma penduli) rifiorenti si elimina il legno vecchio, di oltre 3 anni; poi si accorciano i rami principali, di oltre 1 anno, fino a un germoglio laterale ben robusto; infine si passa ai rami dell’anno precedente: l’ideale sarebbe legarli ai supporti per favorire lo sviluppo della pianta, ma se fossero troppo lunghi si possono accorciare di 1/3, ben sapendo però che si perderà buona parte della fioritura.

Per i rosai rampicanti e sarmentosi non rifiorenti la potatura è uguale ai rosai non rifiorenti a cespuglio, ma valgono anche i consigli appena dati per gli omologhi rifiorenti sui rami vecchi. Non accorciate i rami dell’anno precedente: la fioritura verrebbe quasi del tutto penalizzata.

Per i rosai ad alberello la potatura è quella indicata per il tipo di rosaio che è stato innestato sul tronco: ibrido tea, Floribunda, miniatura ecc. L’intento è quello di mantenere comunque la forma della chioma, generalmente a vaso. Eliminate anche tutti i getti sul tronco e allentate i legacci fra il tronco e il tutore.

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