laghetto
Creare un laghetto, anche in vasca, è un'ottima idea.

Desiderate un laghetto, ma pensate che il vostro giardino sia troppo piccolo o che lo specchio d’acqua richieda un’impegnativa manutenzione? La vita acquatica è piacevole ovunque e un laghetto ben impostato si tiene pulito quasi da solo.

L’acqua offre ovunque una sensazione di freschezza, vita, movimento. Inoltre la cascatella o il gioco d’acqua inseriti nel laghetto per ossigenare il liquido generano un gorgoglio riconosciuto come veramente rilassante anche dagli psicologi, tanto che gli architetti del verde prevedono l’inserimento dell’acqua proprio nella zona relax.

Un piccolo specchio d’acqua può stare praticamente ovunque, anche in uno spazio verde di 10 x 10 metri, ovvero di 100 mq; sarà piccolo per ragioni di proporzioni, ma è realizzabile.

L’attività biologica dei pesci non è sufficiente a mantenere pulito il laghetto. L’acqua va purificata anche tramite un apposito filtro biologico, poi torna in circolo. Uno specchio che ha raggiunto il suo equilibrio si mantiene limpido, cristallino, in modo che si veda il fondo utilizzando sempre la stessa acqua tramite un sistema di pompaggio a ricircolo che la fa passare attraverso il filtro. Se le alghe si moltiplicano e l’acqua s’intorbida vuol dire che qualcosa non va.

Il laghetto non spinge i consumi d’acqua: basta aggiungerne un po’ man mano che evapora per mantenerne il livello. È un intervento da fare soprattutto in estate, in situazioni di siccità prolungata. Di regola basta la pioggia a rifornire il laghetto.

Il laghetto in vasca

L’idea di creare un giardino acquatico anche in una piccola striscia di terreno è perfetta, così come l’impiego di rialzate di tufo è un ottimo metodo. In commercio esistono contenitori per creare laghetti artificiali di varia forma e dimensione: consiglio quelli rettangolari perché, vista la poca larghezza del giardino, quelli di forma irregolare porterebbero via solo spazio.

Tre contenitori rettangolari di circa 1,50 m di lunghezza e una profondità di 40-50-60 cm vanno bene. Il primo, profondo 50 cm, va collocato a un’altezza di circa 1 m, inserendolo all’interno dei muretti creati con il tufo, i quali dovranno essere alti 1 m e riempiti di sabbia per 40 cm. A 50 cm dal primo si pone il secondo contenitore in pietra alto 70 cm, si riempie di sabbia per 20 cm e si inserisce la vasca profonda 40 cm. Di nuovo a 50 cm di distanza si crea il terzo contenitore alto 40 cm e si inserisce direttamente la vasca.

Un tubo con una pompa deve collegare l’ultima vasca con la prima in modo da creare il riciclo dell’acqua; se la pompa è collegata a un timer, il funzionamento avverrà in automatico. Per collegare la prima vasca con la seconda e la seconda con la terza può usare i semplici coppi, che nella vasca da cui ricevono l’acqua devono essere posti leggermente più in basso dell’orlo per costringere l’acqua a uscire solo passando sul coppo.

Quali piante mettere

Nella prima vasca – dove l’acqua è più alta – stanno bene i fior di loto che hanno grosse foglie rotonde idrorepellenti portate su lunghi piccioli, mentre i fiori le sovrastano. Nella seconda vasca vanno le ninfee miniatura (in commercio ce ne sono di colori diversi): due piante dovrebbero bastare. Nella terza si pongono giacinti d’acqua e iris acquatici. Nella prima vasca si può mettere anche qualche pesciolino, ma nelle altre l’acqua è troppo poca perché possano sopravvivere.

Durante il periodo estivo, per evitare il problema zanzare si versano nella prima vasca i granuli di Bacillus thuringiensis: il riciclo stesso dell’acqua provvederà a distribuirlo anche nelle altre; eliminerà così i fastidiosissimi insetti senza usare prodotti chimici che potrebbero uccidere i pesci.

Durante il periodo invernale per non avere il giardino spoglio nello spazio tra una vasca e l’altra, si possono mettere cespugli di sempreverdi o magari bulbose come tulipani e giacinti di terra che fioriranno all’inizio della primavera. Sempre durante l’inverno, si coprono le vasche per metà con tavole di legno su cui appoggiare ciotole di ciclamini e di violette invernali.

Laghetto con o senza pesci?

I pesci hanno una doppia valenza, estetica e funzionale. La prima è legata alle loro diverse forme e colorazioni, che creano anche un piacevole contrasto col pietrisco che copre il fondo. La seconda sta nella loro capacità di tenere pulito lo specchio d’acqua, mangiando alghe, larve di zanzare e di altri fastidiosi insetti che si moltiplicano nell’acqua.

Dove collocare il laghetto

  • Lontano da casa per tenere lontani gli insetti acquatici e non sentire il gracidio dei ranocchi.
  • All’ombra perché le temperature più fresche limitano lo sviluppo delle alghe.
  • Non sotto alberi a foglia caduca (in autunno si riempirebbe di foglie), né sotto conifere (gli aghi di pino e abete sono i peggiori nemici del filtro).
  • Accanto a sempreverdi, all’ombra di lecci o salici, fra le bordure.

Tre cose da fare sul laghetto

  • Pulire il filtro una volta all’anno.
  • Chiamare i tecnici ogni due anni per una pulizia e un controllo generale.
  • Inserire nuovi pesci in primavera o all’inizio dell’autunno, quando l’acqua non è molto fredda, per evitare stress termici agli animali provenienti da allevamenti con vasche riscaldate.

Per approfondire

37401 - Ultima modifica: 2022-10-27T15:57:38+02:00 da Elena Tibiletti
Come creare un laghetto in vasca - Ultima modifica: 2022-10-30T06:53:20+01:00 da Elena Tibiletti