roccaglia
Creare un giardino roccioso è semplice, ma bisogna avere le idee chiare.
Un giardino roccioso o roccaglia si crea facilmente, a condizione di aver realizzato prima un piccolo progetto per non procedere a caso

Per poter creare un giardino roccioso, occorre avere ben in mente diverse cose. Innanzitutto, quanto spazio si vuole occupare e quale tipo di pietre usare: piccoli massi che potreste trovare alla base delle scarpate montane o i sassi spezzati che vengono ormai comunemente offerti in vendita. I colori delle pietre: grigie con riflessi quasi azzurri che si trovano in certe vallate del Piemonte, pietre candide di origine carsica, porfido rossastro cupo nel basso Trentino ecc.

Poi, dove desiderate posizionarle: in piano, su terreno in pendenza, in pieno sole o il luogo scelto si trova all’ombra? Dovete assolutamente ricordare che il giardino roccioso deve apparire il più naturale possibile, quindi senza fiori troppo vistosi, proprio come avviene salendo per il fianco della montagna. La scelta delle piante oggi è molto facile, visto che molti vivai si dedicano alla coltivazione di queste specie, alpine e appenniniche, con portamento raccolto a cuscino, di delizioso effetto.

Naturalmente se doveste crearlo in città dovrete considerare molto il clima, perché con le estati assolate e afose di questi anni, si dovrà trattare di piante robuste e quanto più autonome, vista la penuria d’acqua e i i divieti municipali per il consumo.

Perché un giardino roccioso?

Se ben progettata, la roccaglia offre un ottimo effetto estetico ed è in grado di vivacizzare anche spazi piccoli, inseriti in contesti residenziali piuttosto anonimi. Terreni assolutamente piatti ricevono un tocco di verticalità e movimento; l’assortimento di piante che si possono coltivare garantisce vivacità di colori tutto l’anno. La scelta dei materiali la rende adatta a qualsiasi clima e la manutenzione è molto limitata.

Quale posizione è preferibile?

Le piante da roccaglia prediligono una posizione aperta e soleggiata. Il giardino roccioso deve inoltre essere ben visibile e avere uno sfondo, un muro o una recinzione. Le dimensioni minime sono intorno agli 8-10 mq.

Quali pietre scegliere?

È preferibile orientarsi su materiali tipici della propria zona per un migliore inserimento ambientale del giardino roccioso, che sembrerà più naturale. Tenete conto del loro aspetto decorativo: il tufo è poroso e leggero, il travertino rosso assai vivace, le pietre di Luserna conferiscono maestosità all’insieme. Le dimensioni devono adeguarsi a quelle delle piante; quindi una roccia piuttosto grande andrà collocata accanto a piante di una certa dimensione mentre fra le più piccole si trapianteranno specie erbacee basse o striscianti. Poiché spostare le rocce è piuttosto faticoso, disegnate un progetto che specifichi la posizione di ogni pietra grossa.

Come si posano?

Lavorate il terreno fino a mezzo metro di profondità e disponetevi terriccio fertile e sciolto. Sistemate dapprima le pietre della parte anteriore e quindi quelle retrostanti. Ognuna deve essere ben piantata nel suolo per mantenersi stabile e dare l’idea di emergere dal cuore della terra, come avviene in natura. Riempite tutti gli spazi e gli interstizi tra le rocce con buon terriccio, comprimendo leggermente.

Quali piante sono adatte?

Le specie da roccaglia sono moltissime: conifere, aceri, piante grasse come il Sedum o tipicamente alpine come sassifraga, genziane, edelweiss. Considerate le dimensioni e la forma che assumeranno una volta cresciute e i periodi di fioritura che devono essere diversi. Valutate la posizione di conifere e sempreverdi che garantiranno un certo effetto estetico anche in inverno. Le piante più alte vanno collocate in modo da creare uno sfondo e far risaltare le più piccole poste sul davanti.

Come si trapiantano?

Qualche settimana dopo la posa delle pietre la terra si sarà sistemata. Scavate una buca nel punto desiderato, inserite la pianta completa di zolla, riempite gli spazi liberi comprimendo leggermente e spargete sulla superficie ghiaia o corteccia per mantenere l’umidità ed evitare la crescita di infestanti.

Ci sta anche un po' d'acqua?

L’acqua è vita, è freschezza, è allegria. Inserendo una cascatella o una piccola fontana il giardino roccioso risulterà più dinamico e vivace. Questa scelta rende però ben più complessa la progettazione e va compiuta fin dall’inizio, valutando col fornitore del gioco d’acqua e un idraulico il tipo di impianto necessario. Il progetto farà poi perno su questa presenza ed è pertanto preferibile affidarsi ad un esperto per la sua messa a punto.

Con poco spazio, quali criteri si devono seguire?

Sebbene le specie alpine coltivabili con successo in un giardino roccioso siano molto numerose, quando lo spazio disponibile è ridotto bisogna orientare la selezione verso specie di dimensioni contenute, che possano convivere le une con le altre in questo tipo di ambiente.

Quali sono le piante più facili da coltivare?

In assoluto i Sedum e i Sempervivum. Molte specie e varietà di questi due generi sono diffusamente coltivate: alcune (soprattutto tra i Sedum) sono troppo vigorose per i piccoli giardini, e moltissime sono quelle poco conosciute. Per gli spazi più piccoli si consigliano i semprevivi: nelle forme a fogliame rosso scuro o più o meno sfumato e variegato di grigio, rosso o blu ricordano, con le rosette di foglie addensate, dei veri fiori incastonati nella roccia. Essendo piante succulente amano i luoghi soleggiati, pietrosi e aridi.

Quali specie riempiono gli spazi tra i sassi?

Sono utili le sassifraghe, che annoverano numerose specie e varietà di aspetto ed esigenze relativamente diversificate. In questo caso consiglio quelle (Saxifraga × arendsii, S. tricuspidata, ecc.) dagli esili rami che, sviluppandosi orizzontalmente, formano ben presto fitti tappeti verde brillante, a volte con sfumature rossicce. Tra di esse vi sono ibridi capaci di abbondanti fioriture spesso con colori brillanti. Amano superfici ampie e pianeggianti su cui espandersi, radicando man mano laddove il substrato lo consente.

Quali colorano le fessure nelle pietre?

Le sassifraghe grigie (S. hosti, S. paniculata e altre simili) formano rosette di foglie finemente dentellate e cesellate di granuli calcarei, più o meno accestite a formare ciuffi o densi cuscini. Preferiscono essere coltivate nelle fessure verticali delle pietre in posizioni parzialmente ombreggiate e qui esprimono il fascino della loro fioritura esile, elegante, delicata.

E per avere conche piene di fiori?

Piccole conche ben drenate, colme di terriccio miscelato con ghiaietto (che costituirà anche la pacciamatura superficiale del terreno) costituiscono l’habitat ideale per Androsace sarmentosa, una specie asiatica che unisce alla brillantezza delle sue rosette sericee, fittamente appressate in morbidi cuscini, l’allegria delle sue infiorescenze ad ombrella, formate da numerosi fiorellini rosa, con centro giallo o rosso.

Come creare un giardino roccioso - Ultima modifica: 2022-07-03T06:49:01+02:00 da Elena Tibiletti