Coltivare le orchidee: il Cymbidium

I Cymbidium sono orchidee piuttosto semplici da coltivare, a condizione di allevarle in un clima fresco. Ecco tutti i consigli utili

il genere Cymbidium (famiglia Orchidacee) fu creato dal botanico svedese Olof Swartz nel 1800; il nome deriva dal greco e richiama la forma del labello che assomiglia a un’imbarcazione.

Com'è fatto il Cymbidium

Il genere comprende circa 60 specie, molto diverse tra loro, prevalentemente terrestri, originarie dell'Asia centrale e meridionale e dell'Australia.

Producono numerosi pseudobulbi appiattiti, legati tra loro da corti rizomi da cui si dipartono le radici carnose.

Le foglie, che partono da uno pseudobulbo e sono disposte alterne su due lati, sono rigide, nastriformi, leggermente arcuate, di colore verde brillante, hanno dimensioni variabili da 50 cm negli esemplari cosiddetti “miniatura”, fino a oltre 1 m nei “giganti”.

In primavera alla base degli pseudobulbi in circa due mesi si sviluppa un lungo fusto eretto, carnoso, alto da 60 cm a oltre 1 m, con 15-20 grandi fiori carnosi. Lo stelo spesso necessita di tutori per il peso dei fiori una volta sbocciati. I fiori sono molto duraturi: anche da recisi, possono vivere anche più di 40 giorni; i colori variano dal verde pallido al fucsia intenso passando attraverso tutte le sfumature del giallo e del rosa, anche mescolati assieme in un unico fiore.

Se gli esemplari sono costituiti da almeno cinque pseudobulbi, fioriranno sicuramente in un intervallo che va da Natale a fine giugno, a seconda dell’ibrido posseduto.

Come coltivarlo

  • In inverno il Cymbidium va posto accanto a una finestra esposta a est, sud o ovest, con buona illuminazione e non più di una-due ore al giorno di raggi solari diretti; da aprile a ottobre può stare all’aperto, sotto un albero o un portico, all’ombra molto luminosa o a mezz’ombra, con una leggera ventilazione.
  • Ama il fresco e la temperatura ideale è compresa fra 10 e 28 °C; in inverno è preferibile una stanza non riscaldata rispetto al calore dell’appartamento. Per ottenere la fioritura è obbligatorio spostarlo all'aperto durante la bella stagione, in luogo fresco soprattutto di notte, quando si può vaporizzare il fogliame e bagnare il vaso e il piano ove è appoggiato, per abbassare la temperatura.
  • In estate si annaffia frequentemente (anche ogni giorno), in modo che il substrato non si asciughi fra un'annaffiatura e l'altra; da ottobre a marzo le annaffiature devono essere meno frequenti.
  • Nel periodo vegetativo si concima ogni 15 giorni con un prodotto specifico per orchidee.
  • Le vaporizzazioni sono necessarie anche d’inverno se la pianta non vive a basse temperature.
  • La moltiplicazione si ottiene per divisione dei cespi oppure staccando i vecchi pseudobulbi che non hanno più foglie insieme con un pezzetto di rizoma, ponendoli in un sacchetto di plastica contenente sabbia e segatura umida, dove svilupperanno nuovi germogli: quando appariranno le prime radici, potranno essere invasati.
  • Il substrato ideale è una miscela di terriccio da giardino, corteccia di pino (“bark”), sfagno e materiale inerte come polistirolo e spugna naturale.
  • Il rinvaso va eseguito subito dopo la fioritura, ma solo quando le piante hanno riempito completamente il contenitore, oppure quando il substrato si è deteriorato; se l’estrazione della pianta risulta difficoltosa, meglio rompere il vaso che danneggiare le radici delicate; si rinvasa in un contenitore più grande che possa consentire lo sviluppo per due-tre anni; gli pseudobulbi non devono venire coperti e la loro base deve essere posizionata circa un centimetro più in alto del bordo del vaso.

Malattie e parassiti del Cymbidium

Raramente la cocciniglia cotonosa, da eliminare manualmente se i parassiti sono ancora pochi, oppure da combattere con gli appositi prodotti anticocciniglia; sempre di rado la muffa grigia, che attacca i fiori quando sono ancora in boccio compromettendo la fioritura, e che si previene evitando ristagni d’umidità nell’aria.

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