Aster novi-belgii
Aster novi-belgii
La margherita regina del mese di settembre colora balconi e terrazzi (e giardini): l'Aster è fugace, ma regala un grande spettacolo

Premettiamo che al genere Aster fino a una decina d’anni fa appartenevano circa 500 specie, coltivate e spontanee, fra le quali solo due, Aster novae-angliae e A. novi-belgii, si possono definire “settembrini” perché effettivamente sbocciano in questo mese.

Aster novi-belgii
Aster novi-belgii accanto a lavanda.

Ma premettiamo anche che, di recente, i botanici hanno rivoluzionato il genere Aster, grazie a indagini filogenetiche, e ora i nostri protagonisti di settembre si ritrovano un nome impronunciabile, Symphyotrichum novae-angliae e Symphyotrichum novi-belgii: però qui continuiamo a chiamarli Aster o astri per semplicità.

Due specie principali

Li troviamo in vendita da fine agosto e per tutto settembre, in varietà alte da giardino e basse da balcone o terrazzo, in tutti i colori freddi tranne il blu puro.

Aster novae-angliae, di origine nordamericana, è alto sino a 2 m, con piccole foglie intere e lanceolate che abbracciano il fusto (“amplessicauli”), lunghe sino a 12 cm, di colore verde chiaro. Fiorisce con numerosi capolini, portati all’apice del fusto, ciascuno di diametro compreso tra 3 e 5 cm, di colore rosa, lavanda e porpora.

Aster novi-belgii raggiunge un’altezza massima di 1,2 m: deve la denominazione all’antico nome di New York, cioè New Belgium. Si copre di foglie lanceolate o lineari-lanceolate di colore verde. I capolini sono di colore azzurro-violetto, ma esistono moltissime varietà rosa, fucsia, porpora, bianche.

Come coltivare gli Aster

Aster
Gli Aster attirano molto le api.

Gli astri tendono a essere un “usa e getta”, per due motivi. In vaso difficilmente rifioriscono l’anno successivo: avrebbero bisogno di contenitori molto grandi, che rimangono poco decorativi per 11 mesi l’anno. Ma non basta: hanno anche la caratteristica di essere poco longevi, dopo 3 anni andrebbero comunque divisi, perfino se vengono poi ripiantati in giardino. Quindi rassegniamoci a goderne solo per questo mese e, se abbiamo un giardino, a ottobre piantiamoli lì per farli durare ancora un paio di stagioni.

Quando li acquistiamo, non rinvasiamoli: la fioritura dura troppo poco per rischiare uno shock da rinvaso. Piuttosto seguiamo con molta attenzione l’annaffiatura: se li esponiamo a un “colpo di secco”, la fioritura finisce lì… Mettiamo il sottovaso e bagniamo regolarmente, appena vediamo che il terriccio si sta asciugando. Ogni 10 giorni aggiungiamo anche una dose di concime liquido per piante da fiore. tagliamo con pazienza tutti i capolini già sfioriti, per stimolare al massimo la produzione di nuovi boccioli. Diamo loro una posizione in pieno sole o al massimo a mezz’ombra. Con queste cure ci terranno felice compagnia per tutto settembre e qualche giorno di ottobre.

Dopo la fioritura

Aster
Aster novi-belgii

E dopo? Siamo a un bivio: se non ci interessa tenerli, piantiamoli in giardino (o regaliamoli a chi ce l’ha) in posizione soleggiata, dal Sud (non lungo la costa) alle Alpi (tollerano fino a –20 °C), a distanza di 40-45 cm tra le piante. Ai primi geli, o quando la parte aerea secca, tagliamo alla base tutti i fusti: le piante vanno in completo riposo. Da aprile in poi annaffiamo regolarmente e distribuiamo un concime granulare da giardino in marzo, maggio e agosto. Mettiamo un tutore in aprile a cui legare i fusti.

Se invece abbiamo spazio e vogliamo averli con noi, in ottobre rinvasiamoli in un vaso doppio del precedente, con 3 cm di argilla espansa sul fondo e terriccio per piante da fiore, bagnando un poco finché il fogliame non si ammalora e si secca. Tagliamo la parte aerea e sospendiamo le annaffiature per tutto l’inverno. Riprendiamo a bagnare in marzo, concimando nell’acqua d’irrigazione per tutta la stagione.

Due nemici degli Aster in vaso

Come tutte le margherite in vaso, anche gli astri non sfuggono agli attacchi di ragnetto rosso (acari) che, oltre a portare un arresto della crescita, possono deformare i fusti e soprattutto compromettere la fioritura perché addirittura possono ammalorare le infiorescenze. Si nota perché le foglie prendono un aspetto bronzato e vengono avvolte da sottili filamenti. Si previene evitando la carenza idrica e, se fa molto caldo, vaporizzando con acqua il fogliame ogni mattina; si combatte irrorando sapone molle o macerato d’aglio. Attenzione agli acaricidi chimici: possono nuocere alle api, che frequentano molto le margherite.

Tra i funghi appare il mal bianco o oidio che colpisce tutta la vegetazione, ricoprendo con una patina biancastra tutte le parti colpite e provocando un arresto della crescita. Evitiamo di bagnare il fogliame soprattutto a mezz’ombra o se è fresco. Non vale la pena di effettuare trattamenti, se non quelli con propoli.

In giardino, invece, c’è un terzo, grande nemico: le lumache, da combattere con prodotti a base di solfato di ferro, innocui per tutti gli altri animali.

Come dividere gli Aster

In ottobre, quando la fioritura è terminata, con una forca estraiamo il cespo. Se è piccolo, dividiamolo in due parti tirandolo semplicemente con le due mani. Se invece è molto grande, cerchiamo di dividere le due parti in altre due. Ripiantiamo ciascuna porzione in una buca apposita, ad almeno 40 cm da altre piante.

Aster amellus
Aster amellus

Un tocco di viola da agosto

Incomincia a fiorire un po’ prima, ai primi di agosto, Aster amellus, vestendosi di viola chiaro. Viene direttamente dai prati di campagna del Nord Italia e ne sono state selezionate diverse cultivar di grande soddisfazione, come ‘Violet Queen’, ‘King George’, ‘Brilliant’, ‘Sternkugel’, dai fiori in colori diversi, sempre nei toni freddi.

Può vivere anche in vaso perché raggiunge i 40-50 cm d’altezza, ma dà il meglio di sé in giardino, su qualunque terreno purché ben drenato.

Per approfondire

PIANTE DA TERRAZZO E DA BALCONE
I consigli dell'esperto per terrazzi e balconi fioriti
38979 - Ultima modifica: 2023-08-16T17:57:33+02:00 da Elena Tibiletti
Aster o astro o settembrino, per giardini e terrazzi - Ultima modifica: 2023-09-01T06:27:22+02:00 da Elena Tibiletti