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La Primula malacoides è una pianta da esterni, sebbene venga venduta come “da interni”.
Primula malacoides, venduta come pianta da interni, deve stare all’esterno, con semplici cure specifiche per durare mesi.

Molto di moda nel Novecento, insieme alla similare Primula obconica, Primula malacoides sta ritornando disponibile, insieme alla cugina, nei garden center italiani, perché viene forzata a fiorire già in gennaio (in natura fiorirebbe da aprile a maggio) e porta fiori grandi in tinte vivaci. Ma, se mal tenuta, può deperire in meno di una settimana…

Com’è fatta 

Primula malacoides è una pianta perenne trattata da annuale (perché è difficile farla sopravvivere all’estate) che produce una rosetta alta e spampanata di foglie verde pallido meno folte rispetto alla P. obconica e alla classica P. polyantha da esterni. Da essa si ergono mazzi di 20-30 fiori, portati da diversi steli di 20-25 cm d'altezza. I fiori a cinque petali lobati, bianchi, rosa, rossi, malva o lilla (il colore originario), ricoperti da una polverina bianca, persistono per alcune settimane.

Attenzione: Primula malacoides appare assai gradevole per la peluria di velluto che avvolge le foglie, ma che rappresenta una fonte di allergie (dermatiti) da contatto. Per questo motivo era uscita di produzione ma, adesso che vi è rientrata, è bene ricordarsi di indossare guanti per maneggiarla.

Dove mettere Primula malacoides

Viene venduta, così come P. obconica, come “pianta da interni”, ma se la mettete in casa, a temperature superiori a 15 °C, fiori e foglie appassiranno e si seccheranno in meno di 10 giorni, più o meno colpite dal ragnetto rosso. Come tutte le primule, è pianta da esterni: dato che è appena uscita da una serra, però, non può stare a temperature inferiori a 5 °C, quindi se abitate in zone fredde scegliete una posizione (esterna) molto riparata, es. davanzale esterno della finestra, soglia della portafinestra, portico, veranda fredda, pianerottolo, androne condominiale ecc. Via libera a qualunque collocazione in balcone o giardino se invece siete in zone fresche o miti. Evitatele comunque le nevicate addosso!

Preferisce una posizione a mezz’ombra (sole solo al mattino) ma sta benissimo anche all’ombra purché molto luminosa. Non sopporta i raggi solari che fanno sbiadire le tinte dei fiori. Resiste bene al vento.

Come tenere Primula malacoides

Appena acquistata, non rinvasatela, rimandando l’operazione a fine fioritura, in un paio di misure in più e miscelando il terriccio per piante da fiore con due manciate di torba, senza dimenticare 2 cm di ghiaia grossa o argilla espansa sul fondo del vaso. Tuttavia, poiché è una pianta che ha molto bisogno d’acqua, pur non tollerando i ristagni, per mantenere più a lungo l’umidità della terra infilate il vaso in un contenitore di diametro doppio, riempito di terra qualunque (anche esausta): annaffiate bene questa terra una volta a settimana, così potrete limitare a due volte a settimana le annaffiature alla Primula malacoides. Se l’escamotage del doppio vaso non vi piace, preparatevi ad annaffiarla a giorni alterni. Che sia nel vaso doppio o singolo, l’annaffiatura si effettua dal sottovaso: riempitelo fino al bordo e, dopo 20 minuti, gettate l’eventuale acqua rimasta.

Attenzione n. 1: se l’acqua è poca, la pianta si riempie di ragnetto rosso e/o appassisce.

Attenzione n. 2: se bagnate le foglie, è facile che si ammalino di oidio o mal bianco.

Durante la fioritura, aggiungete ogni 10 giorni una dose di concime liquido per piante da fiore. Ricordatevi di togliere regolarmente i fiori appassiti per prolungare la fioritura, stimolando l'emissione di nuovi bocciolini.

Cosa fare dopo la fioritura

Terminata la fioritura, la pianta in genere appassisce e si secca con temperature superiori a 25 °C. Se avete lasciato andare a seme un paio di fiori e li avete raccolti, potrete seminarli in febbraio, spostando poi le pianticine in un luogo fresco e aerato a mezz'ombra. Quando compaiono i bottoni fiorali iniziate a concimare.

Se invece abitate in zone fredde che in estate sono solo fresche (es. alta montagna), la Primula malacoides potrebbe anche sopravvivere, all’ombra e ben bagnata, eventualmente anche piantata in giardino sotto un albero caducifoglio. Potrà stare fuori tutto l’inverno (non sotto la neve), e da marzo potrete concimarla affinché fiorisca.

3 malattie e parassiti di Primula malacoides

  1. Se i fiori reclinano il lungo stelo, poi anche le foglie si piegano verso il basso; se, scostando il fogliame, il fusto appare annerito e molle alla base, è un eccesso d’acqua: sospendete subito le irrigazioni e tastate il terriccio. Se è bagnato, provate a trapiantare subito l’esemplare levando la terra fradicia; bagnate solo dopo 10 giorni. La prognosi tuttavia è infausta: raramente le primule “da interni” si salvano dal marciume basale...
  2. Se le foglie presentano zone biancastre che, al tatto, sembrano farinose; se le macchie si estendono sull’intera lamina e la foglia si asciuga e si secca, è il mal bianco o oidio, causato da un fungo che ama l’umidità e la mancanza d’aria. Tenete la pianta in un luogo arieggiato (non in interni!), bagnatela solo nel sottovaso senza irrigare le foglie, eliminate subito le foglie ammalate.
  3. Se sulle foglie appaiono aree grigiastre che sembrano coperte di peluria; man mano l’intera foglia viene colpita e avvizzisce; la pianta stenta a fiorire, è la muffa grigia o botrite: somministrate troppa acqua, bagnate le foglie, c’è troppa umidità nell’aria. Levate immediatamente le foglie che accennano la malattia, riducete l’irrigazione effettuandola solo nel sottovaso, spostate la pianta in un posto meno umido.
Primula malacoides, mai in casa - Ultima modifica: 2025-02-01T06:38:53+01:00 da Elena Tibiletti