Viene annunciata da un rumoroso, inquietante ronzio, che fa immediatamente pensare al ben più pericoloso calabrone (Vespa crabro): si gira la testa e si vede un grosso insetto alato, dal corpo tozzo e peloso, nero con riflessi magenta e dalle ali blu-viola metallizzato, che a tutto fa pensare salvo che sia pressoché innocuo, eppure l’ape legnaiola non fa del male a una mosca, figuriamoci a un essere umano…
Perché è proprio così: nonostante l’aspetto terrificante, l’ape legnaiola (Xylocopa violacea) non ci pensa neanche lontanamente ad attaccare con il pungiglione l’uomo o gli animali, a meno che non venga a sua volta minacciata in maniera grave (per esempio se schiacciata fra le mani. Ma è rimasta pazientemente immobile e viva tra le fauci di un gatto…).
Aiutato dal colore nero e dalla peluria che ne ricopre il corpo, che lo isolano dal freddo, è uno dei primi insetti a comparire in primavera e uno degli ultimi a entrare in letargo in autunno. Il colore nero-violaceo gli ha regalato anche i nomi comuni di “calabrone nero” o “bombo nero”, ma non è né un calabrone né un bombo.
Dal punto di vista entomologico, si tratta di un’ape solitaria, che si nutre unicamente di nettare e polline dei fiori e che costruisce nidi per le uova all’interno del legno vecchio o marcio, comunque tenero: di qui il nome della specie, composto da xylos, legno e kopto, tagliare.
Quindi, lungi dal destare timore, la vespa viola è molto utile all’ecosistema, perché decompone il legno inutilizzabile e si comporta da ottimo impollinatore visitando a lungo numerosi fiori, esattamente come i bombi, ormai da tempo utilizzati a questo scopo in agricoltura: si ricopre la schiena di polline giallo, depositandolo sul fiore successivo, compiendo così l’impollinazione e rientrando a pieno titolo fra gli insetti pronubi da preservare.
In un unico caso si può pensare di eliminarle (naturalmente rivolgendosi a un’impresa specializzata in questo genere di trattamenti): se numerosi esemplari dovessero colonizzare una soffitta o un sottotetto, ma è un’evenienza veramente rarissima dato che si tratta di insetti solitari.