Nel balcone e terrazzo ecosostenibile, che rispetta l'ambiente, vivono piante generose che non si ammalano e quindi non chiedono antiparassitari, offrono bellezza a lungo e richiedono poco tempo e poca acqua...
Perché un terrazzo ecosostenibile
In Italia esistono quasi 7 milioni di terrazzi: un’enorme superficie di cemento arricchibile di verde, fiori e natura. Non va dimenticato che le superfici di cemento innalzano la temperatura di edifici e città assorbendo il calore e riscaldando l’atmosfera, irradiando energia che viene catturata dalle nubi più basse e contribuisce al riscaldamento globale. Gli edifici che hanno tetti verdi o terrazzi ricchi di verde alla loro sommità consentono di risparmiare fino al 40% sulla climatizzazione degli ambienti interni, e questa percentuale si alza ulteriormente se anche le pareti sono inverdite.
Molte sono le ragioni per impegnarsi a costruire uno spazio verde sul terrazzo ricco di piante e con metodi bio. Un terrazzo ricco di verde significa più umidità e meno calore, rispetto al riverbero provocato da superfici cementate o asfaltate. Un eco-terrazzo significa anche uno spazio per la biodiversità e per la protezione per la piccola fauna, dagli uccelli agli insetti (è allarmante il segnale che le api sono in forte diminuzione su tutto il territorio italiano e al Nord in particolare). Tutte ottime motivazioni per convertire il terrazzo a un regime ecologico, guadagnandoci in salute e con il vantaggio di scelte verdi e floreali del tutto appaganti anche per la collettività.
Come essere ecosostenibili
Rispetto al giardino, il balcone o terrazzo ha una richiesta di manutenzione più elevata. Le ragioni sono legate al fatto che lo spazio verde è sempre quasi del tutto ben visibile, e quindi deve essere ordinato e pulito. Inoltre, le piante in vaso hanno in linea generale maggiori esigenze rispetto a quelle in piena terra e risentono di più dei problemi ambientali (siccità, vento, neve ecc.).
Un buon approccio alla riduzione del lavoro di manutenzione e dei costi è correlato alla scelta di optare per un modello ecosostenibile, basato su piante poco esigenti, con moderato o minimo fabbisogno idrico ed elevate prestazioni di estetica e di durata perché poco sensibili ai parassiti e alle avversità meteo. È un approccio che mira a eliminare o limitare drasticamente lo spreco energetico sotto ogni profilo, invitando la natura a essere protagonista, anche con l’aiuto delle innovazioni e della tecnologia.
La scelta dei contenitori determina lo stile dello spazio e la sua praticità di manutenzione. L’innovazione tecnologica è arrivata anche in questo segmento del mercato. Oggi sono reperibili vasi che imitano perfettamente la terracotta e la pietra ma sono molto leggeri e resistenti e hanno un valore in più: il sistema a riserva d’acqua, che ne evita la dispersione sul pavimento e mantiene un corretto livello di umidità, riducendo l'intervento per innaffiare.
8 piante per il terrazzo ecosostenibile
Il terrazzo eco-friendly punta su piante che non si ammalano, chiedono poco concime e poca acqua e conservano bellezza a lungo, attirando api e farfalle. Eccone una selezione utile.
- ‘Stella de Oro’ è una Hemerocallis dal moderato fabbisogno idrico e con lunga fioritura. È perenne e dura molti anni; ha bisogno di vasi profondi.
- Le Graminacee hanno bisogno di contenitori piuttosto grandi e profondi. Tollerano il sole e hanno bisogno di poche cure. Vivono molti anni.
- Le ortensie sono piante perfette per le zone con poco sole o soleggiamento di mattina e di sera, hanno bisogno di un vaso grande e profondo e di concime per acidofile; per evitare l'ingiallimento del fogliame si forniscono chelati di ferro due volte al mese. Non si ammalano se il terriccio ha pH acido, e non vanno soggette a parassiti.
- La nicotiana fiorisce continuamente; ideale per il pieno sole, tollera bene brevi momenti di siccità.
- La cleome è una perenne dalle minime esigenze e con poca necessità di acqua. Può anche vivere da un anno all’altro.
- La rampicante passiflora non richiede cure e non costringe a usare antiparassitari: è amica dell’ecogiardiniere ed è splendida. Ideale per un balcone con un grigliato sul quale i suoi tralci salgono rapidamente. I fiori sono sorprendenti, seguiti da piccoli frutti commestibili. Ha bisogno di poca acqua (terreno solo appena umido) e di sole la mattina o nella seconda parte del pomeriggio.
- ll curioso Callistemon cresce con facilità anche nel vento e nel pieno sole, con poca acqua; non teme l’aria salmastra e non si ammala.
- Fiorisce continuamente la portulaca ‘Duna’® che fra le specie da fiore è una delle meno sensibili alla siccità e raramente si ammala. Ideale in pieno sole.