Per innestare il limone è importante innanzitutto conoscere i diversi tipi di innesto che possono essere eseguiti. Fra i più utilizzati – in quanto di più sicura riuscita – vi sono quello a corona, quello a buccia e quello a V. In questo caso descriviamo come procedere per fare un innesto a V sul limone, ma anche sugli altri agrumi.
Innesto a V: il procedimento
Come prima cosa dovete procurarvi il portainnesto e la marza della pianta che vorrete ottenere. Come portainnesto potete scegliere un arancio amaro, solitamente utilizzato anche dai professionisti del settore.
Il portainnesto va tagliato all’altezza del nodo, dove sarà più semplice inserire la marza in modo che il diametro del tronco sia il più possibile combaciante.
Anche la marza va preparata: vanno eliminate tutte le foglie e tutte le spine, “pulendola” e lasciandola pronta per essere innestata.
Ora è il momento di procedere al taglio vero e proprio. Se l’avete a disposizione, utilizzate un’innestatrice, altrimenti procedete con un buon coltello da innesto: il taglio dev’essere pulito, preciso e netto. È fondamentale che la buccia (ossia la cuticola del ramo del portainnesto) non si rovini, in modo da evitare l’insorgere di malattie. Il taglio sul portainnesto – cioè quello a V – e il taglio sulla marza – cioè quello a cuneo – vanno realizzati nello spazio di tempo minore possibile, per non far asciugare nessuna delle due parti.
La marza va poi inserita nel portainnesto in modo che uno dei due lati combaci perfettamente con quello del portainnesto.
Una volta unite, le due metà vanno “saldate” fra loro. Va bene qualsiasi materiale, meglio se biodegradabile. La soluzione ideale è la paraffina, di cui si trovano comodi nastri in commercio.
Ecco il nostro video tutorial che vi spiegherà nel dettaglio come procedere: