Sono tanti gli animali che in autunno con l'abbassamento termico vanno in letargo, ognuno in luoghi e con modalità differenti
Il letargo è un sonno profondo, la cui durata varia a seconda della specie: alcuni animali durante il letargo non si svegliano mai, altri invece si svegliano per mangiare. Gli animali vanno in letargo per non morire di freddo e per fare fronte alla scarsità di cibo che c'è durante l'inverno. L'autunno è il momento dell'anno nel quale gli animali che vanno in letargo preparano le loro tane calde e confortevoli, accumulano cibo oppure mangiano molto per aumentare di peso; al risveglio saranno molto magri e affamati e avranno l'esigenza di cercare immediatamente cibo.
Chi va in letargo
Tra gli animali che vanno in letargo troviamo: chiocciole, coccinelle, marmotte, scoiattoli, ghiri, criceti, ricci, pipistrelli, lucertole, serpenti, orsi, tartarughe.
Le chiocciole scavano buchi nel terreno nei quali si ritrovano tutte insieme e, grazie alla loro saliva estremamente appiccicosa, si saldano l'una all'altra. Nonostante siano esperte nel trovare luoghi particolarmente riparati, molte moriranno durante l'inverno e le sopravvissute dovranno darsi molto da fare in primavera per riprodursi.
Il ghiro e lo scoiattolo vanno in letargo con le scorte di cibo che consumeranno durante i piccoli risvegli invernali; usano la loro morbida coda come coperta avvolgendosi al suo interno: la coda li isola e conserva il loro calore corporeo. Il sonno del ghiro è accompagnato da un suono simile al nostro russare accompagnato da un fischio, mentre la marmotta e l'orso dormono nelle loro tane senza mai svegliarsi perché il loro corpo consuma il grasso accumulato durante l'estate.
Le tartarughe trovano un luogo confortevole dove abbandonarsi a un sonno profondo per risvegliarsi ad aprile, smettono di mangiare qualche settimana prima del letargo e ricominciano quando si svegliano in primavera.
Il letargo del riccio dura sei mesi: durante il sonno invernale rallenta il battito cardiaco e la respirazione, e la temperatura corporea che normalmente è a 34 gradi scende a 5. Durante i mesi estivi il riccio accumula grasso ed energie che dissiperà durante il sonno invernale.
Durante il letargo il pipistrello diminuisce le attività corporee per disperdere meno calore e consumare meno energia accumulata durante l'estate e si sveglia ogni tanto soltanto per bere.
Il letargo della vipera dura circa 7 mesi e si risveglia solo quando la temperatura al suolo raggiunge i 25-27 gradi.
Altri animali come la volpe e il lupo durante l'inverno non vanno in letargo ma aumentano il loro mantello rendendo il pelo più lungo e più folto che li isola e li protegge dal freddo invernale. Alcuni animali, che non vanno in letargo, durante il periodo invernale per sfuggire ai predatori cambiano il colore del proprio mantello in modo da aumentare il mimetismo nell'ambiente, come ad esempio la lepre alpina che d'inverno diventa tutta bianca mentre d'estate assume un colore bruno simile al terreno.