All’inizio di novembre il decadimento del verde nel giardino in montagna (Alpi, alto Appennino, montagne del Sud Italia) è ormai in fase avanzata, ed è tempo di fare ordine prima che arrivino le nevicate che bloccano tutto.
Togliete tutti i tutori e i legacci ormai inutili, cercando di recuperarli il più possibile.
Eliminate tutti i residui aerei delle piante, tagliando a 10 cm dalla base. Se sono sani, si possono anche ammucchiare al piede della pianta, a mo' di pacciamatura come ulteriore protezione e nutrimento; altrimenti meglio smaltirli nel cassonetto dei rifiuti organici.
Raccogliete anche con cura ogni residuo non utile come pacciamatura, per il compostaggio o come angoletto selvatico di rifugio per gli animaletti utili.
Potate gli alberi, arbusti e rampicanti che sono già spogli. Utilizzate la risulta come legna da ardere, oppure come impalcatura dell’angolo selvatico, o chippatela nel biotrituratore per poi incorporarla al compost o utilizzarla come pacciame, o anche (ben secca) come accendifuoco ecologico all’interno di un foglio di carta da giornale.
Spargete il concime: l’ideale sarebbe lo stallatico secco, in ragione di 300 g/mq oppure 100 g per arbusto o 2-300 g per albero secondo le dimensioni. In alternativa va bene anche un prodotto granulare per giardino a lenta cessione, secondo dosi indicate in etichetta. Rastrellate leggermente la terra per incorporarlo.
Infine pacciamate bene con paglia, foglie secche, corteccia o chippato la base di alberi e arbusti (rose incluse) piantati quest’anno, e delle erbacee meno rustiche, fermando lo strato leggero con pietre piatte o assicelle di legno.