Idee flash di giardinaggio: come riprodurre le piante alpine, come bagnare le piante in vaso, come usare un fitofarmaco, come conservare talee, come usare i fondi di caffè
- Molte piante alpine si riproducono bene per seme. Ovviamente si tratta di una soluzione “stimolante”, che consiglio caldamente a chi ha voglia di mettersi in gioco e seguire in prima fila il processo di germinazione. Per aumentare le probabilità di successo, seminate in agosto, ma prima... dovete far credere a questi semi che sia giunto l’inverno lasciandoli 3 o 4 giorni in frigo o una notte nel freezer. Il ciclo naturale di germinazione dopo la quiescenza viene comunque rispettato e sarà facile guadagnare anche più di 6 mesi di anticipo sulla tabella di marcia. Buono a sapersi.
- Come fare per irrigare direttamente le radici delle nostre piante in vaso? Quante volte ce lo siamo chiesti. Ora vi svelo come fare. Al momento della messa a dimora, inserite un tubo (perfetto quello della gomma dell’acqua) lungo il bordo del vaso sino a circa una spanna dal fondo (ove è presente lo strato drenante di lapillo o pomice o argilla espansa). Fermatelo saldamente con dello scotch da pacchi alle pareti e provvisoriamente con un pezzettino di carta da giornale in cima, e definitivamente con un pezzettino di rete antizanzare (a mò di filtro) sul terminale in basso, così da riuscire agevolmente a riempire di terriccio il contenitore senza occludere il tubo stesso. Togliete il tappo di carta e con l’innaffiatoio versate l’acqua direttamente in questa “condotta”.
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Prima di usare un fitofarmaco, leggete sempre attentamente che tipo di prodotto è, quali sono gli insetti “bersaglio” (o quali funghi) e la sua residualità nell’ambiente, cioè in quanto tempo viene degradato divenendo innocuo. Prestiamo molta attenzione a salvaguardare le api e gli insetti impollinatori in genere. Vi suggerisco di trattare dopo il tramonto (le api sono già rientrate nell’alveare) e con prodotti bio. Ma non basta: disponendo qua e là specie mellifere, inviterete questi insetti preziosi a banchettare nel vostro spazio verde e aumenterete la produzione di frutta e verdura. Provare per credere… Vi consiglio allo scopo, tutte le piante aromatiche, ma anche i gigli, i gladioli e le dalie.
- I fondi di caffè, contenenti minerali facilmente decomponibili, versateli nel terreno o terriccio per acidofile per concimarlo. Polverizzati, mescolateli poi ai semi fini e miscelate il tutto per avere un letto di semina davvero speciale. Il caffè verrà assorbito poco a poco e contribuirà a trattenere l’umidità superficiale a favore di una più rapida germinazione. Anche le bustine di tè o di camomilla (quelle di carta però) sono un buon ammendante per acidificare la terra, mentre i gusci d’uovo spostano il pH verso l’alcalinità.
- Se recuperate per terra qualche rametto nel corso di una passeggiata, trattatelo con molta delicatezza. Tenete nello zainetto qualche foglio di carta assorbente, un sacchetto di plastica e un coltellino. Man mano che prelevate i getti, disponeteli orizzontalmente sulla carta e arrotolate progressivamente. Dategli aria ogni tanto, ma soprattutto e mi raccomando non schiacciateli! Arrivati a casa, rifate il taglio basale, mettete le talee in acqua qualche ora per rinvigorirsi e dopo averle “scolate”, cospargete la base di polvere di ormone radicante per poi infilarle in vasetti con terriccio universale e… il gioco è fatto.