giardinaggio talee sedum palmeri
Capita spesso di trovare rametti di Sedum palmeri caduti dal balcone.
Idee flash di giardinaggio: come riprodurre le piante alpine, come bagnare le piante in vaso, come usare un fitofarmaco, come conservare talee, come usare i fondi di caffè
  1. Molte piante alpine si riproducono bene per seme. Ovviamente si tratta di una soluzione “stimolante”, che consiglio caldamente a chi ha voglia di mettersi in gioco e seguire in prima fila il processo di germinazione. Per aumentare le probabilità di successo, seminate in agosto, ma prima... dovete far credere a questi semi che sia giunto l’inverno lasciandoli 3 o 4 giorni in frigo o una notte nel freezer. Il ciclo naturale di germinazione dopo la quiescenza viene comunque rispettato e sarà facile guadagnare anche più di 6 mesi di anticipo sulla tabella di marcia. Buono a sapersi.
  2. Come fare per irrigare direttamente le radici delle nostre piante in vaso? Quante volte ce lo siamo chiesti. Ora vi svelo come fare. Al momento della messa a dimora, inserite un tubo (perfetto quello della gomma dell’acqua) lungo il bordo del vaso sino a circa una spanna dal fondo (ove è presente lo strato drenante di lapillo o pomice o argilla espansa). Fermatelo saldamente con dello scotch da pacchi alle pareti e provvisoriamente con un pezzettino di carta da giornale in cima, e definitivamente con un pezzettino di rete antizanzare (a mò di filtro) sul terminale in basso, così da riuscire agevolmente a riempire di terriccio il contenitore senza occludere il tubo stesso. Togliete il tappo di carta e con l’innaffiatoio versate l’acqua direttamente in questa “condotta”.
  3. giardinaggio etichetta fitofarmaco
    Leggete sempre bene le etichette dei prodotti fitosanitari che acquistate.

    Prima di usare un fitofarmaco, leggete sempre attentamente che tipo di prodotto è, quali sono gli insetti “bersaglio” (o quali funghi) e la sua residualità nell’ambiente, cioè in quanto tempo viene degradato divenendo innocuo. Prestiamo molta attenzione a salvaguardare le api e gli insetti impollinatori in genere. Vi suggerisco di trattare dopo il tramonto (le api sono già rientrate nell’alveare) e con prodotti bio. Ma non basta: disponendo qua e là specie mellifere, inviterete questi insetti preziosi a banchettare nel vostro spazio verde e aumenterete la produzione di frutta e verdura. Provare per credere… Vi consiglio allo scopo, tutte le piante aromatiche, ma anche i gigli, i gladioli e le dalie.

  4. fondi di caffè, contenenti minerali facilmente decomponibili, versateli nel terreno o terriccio per acidofile per concimarlo. Polverizzati, mescolateli poi ai semi fini e miscelate il tutto per avere un letto di semina davvero speciale. Il caffè verrà assorbito poco a poco e contribuirà a trattenere l’umidità superficiale a favore di una più rapida germinazione. Anche le bustine di tè o di camomilla (quelle di carta però) sono un buon ammendante per acidificare la terra, mentre i gusci d’uovo spostano il pH verso l’alcalinità.
  5. Se recuperate per terra qualche rametto nel corso di una passeggiata, trattatelo con molta delicatezza. Tenete nello zainetto qualche foglio di carta assorbente, un sacchetto di plastica e un coltellino. Man mano che prelevate i getti, disponeteli orizzontalmente sulla carta e arrotolate progressivamente. Dategli aria ogni tanto, ma soprattutto e mi raccomando non schiacciateli! Arrivati a casa, rifate il taglio basale, mettete le talee in acqua qualche ora per rinvigorirsi e dopo averle “scolate”, cospargete la base di polvere di ormone radicante per poi infilarle in vasetti con terriccio universale e… il gioco è fatto.

Per approfondire

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