Far morire una yucca è un’impresa molto difficile, perché si adatta a ogni tipo di condizione sbagliata; anche se prende un aspetto sofferente e stentato, basta darle le condizioni giuste per vedere la ripresa...
Può vivere in casa finché le dimensioni della pianta sono contenute; quando diventa troppo ingombrante, si può trapiantare in giardino (tranne che sulle Alpi) dove potrà crescere in libertà e fiorire.
Com'è fatta la yucca
Il genere Yucca appartiene alla famiglia delle Asparagacee ed è originario delle Indie occidentali, della California e del Messico. Comprende circa 40 specie di alberi e arbusti con altezze fino a 15 m nei luoghi d’origine, mentre alle nostre latitudini non superano i 2,5 m.
La specie più coltivata in appartamento è Yucca aloifolia, che raggiunge 1,5 m d’altezza. È caratterizzata da foglie riunite in ciuffi portati alla sommità del fusto, che è robusto e legnoso. Le foglie sono coriacee e di colore verde intenso, appuntite e con i margini leggermente seghettati. Durante l’estate e in autunno produce tra il fogliame vistose e belle infiorescenze, formate da piccoli fiori di colore giallo-biancastro, spesso con screziature di colore rosso.
Come coltivare la yucca
- Posizione: in un punto luminoso, anche esposta ai raggi solari diretti. La yucca tollera la mezz’ombra e l’ombra, ma avrà un aspetto più spento e crescerà meno. In estate gradisce stare all’aperto al sole. Datele un terriccio a base di torba con una manciata di terra da giardino. Il vaso può essere in plastica o terracotta, di diamentro di 20 cm per una pianta alta 40 cm. Ogni 3-4 anni va rinvasata in un contenitore di una misura in più, perché l'apparato radicale non è molto sviluppato.
- Temperatura: resiste fino a 0 °C e, se protetta con telo di non tessuto, fino a –5 °C. Sopporta il caldo se è collocata in una posizione ben arieggiata. Non necessita di una particolare umidità dell’aria, ma desidera che questa si muova, soprattutto in estate; ponetela quindi in un punto ventilato. Da aprile a ottobre gradisce stare all’aperto al sole; nei restanti mesi in esterni solo se l’inverno è mite, altrimenti in appartamento.
- Acqua: va bagnata in abbondanza in estate, mentre in inverno basta un po’ d’acqua ogni 15 giorni.
- Concimazione: da aprile a settembre, ogni 30 giorni, con un prodotto liquido per piante verdi.
- Potatura: se il fusto si allunga molto, spogliandosi delle foglie che rimangono solo all’apice, è possibile tagliarlo (tra marzo e agosto) per costringerlo a emettere nuovi germogli lungo il tronco e riempire nuovamente l’esemplare.
Malattie e parassiti della yucca
- Se notate sulla pagina inferiore delle foglie piccoli dischetti bruni ben attaccati sulle nervature, si tratta della cocciniglia a scudetto, se sono piccoli fiocchetti bianchi, mobili, si tratta di cocciniglie cotonose, se i puntini bianchi sono immobili e numerosi, sono le cocciniglie farinose.
- Se le foglie alla base incominciano a sbiadire rimanendo turgide, è la carenza di illuminazione.
- Se sulle foglie appaiono macchie marroni rotondeggianti, che si seccano e tendono a confluire fino al disseccamento si tratta del fungo della macchia bruna.
Come moltiplicare la yucca
Due sono le tecniche di moltiplicazione: per talee di fusto o mediante germogli.
Le talee di fusto si prelevano da aprile a luglio, tagliando il tronco privo di foglie in pezzi lunghi almeno 10 cm. Spolverate la base nell’ormone radicante e interrate ogni pezzo in vasetti con una miscela di torba e sabbia. Inumidite appena il terriccio e mantenete in un luogo caldo. Dopo circa un mese apparirà il germoglio. Rinvasate la nuova pianta nella primavera successiva.
In maggio-giugno si staccano con un coltellino affilato i germogli che hanno almeno quattro foglie e sono lunghi 15-20 cm. Si piantano in vasetti riempiti con torba e sabbia, da mantenere in luogo caldo e luminoso, ma non in pieno sole. Servirà un paio di mesi prima che spuntino i nuovi germogli. Anche in questo caso, si rinvasa nell’anno successivo.
(tratto da "SOS Piante", a cura di E. Tibiletti, Giardinaggio n. 7-8, 2007)