L’allarme acqua ormai è conclamato: il prezioso liquido manca, perché non piove o piove sempre di meno, nonostante terribili ma sporadici nubifragi, e perché d’inverno non nevica a ricostituire le riserve in montagna per poter poi alimentare i fiumi e i laghi durante l’estate.
Molti Comuni emanano ordinanze di divieto di irrigazione di giardini e orti fra le ore 8 e le 20, mentre altri vietano proprio l’annaffiatura nelle 24 ore.
Cosa può fare di immediato chi ha piante sul balcone o terrazzo, in giardino e nell’orto o frutteto, per salvarle durante la stagione in corso per garantire loro l’acqua necessaria, nonostante la siccità? Ecco 10 consigli utili, attuabili in un tempo massimo di 24 ore.
Per quelli che invece richiedono più tempo, settimane o mesi, o comunque una programmazione a inizio stagione o addirittura in autunno, cliccate su questo link. Perché è chiaro che bisogna cambiare radicalmente modo di approvvigionarsi di acqua e, più a monte, modo di coltivare e di scegliere le piante.
10 consigli per risparmiare acqua velocemente
- Annaffiare di sera. Lo dicono anche le ordinanze: bagnate di sera, dopo le 20, perché così l’acqua non evaporerà subito, scaldata dal sole, ma resterà disponibile per le radici per circa 12 ore. Lo potete fare a mano, con la canna, oppure impostando l’impianto automatico attraverso la centralina di controllo, sul balcone, in terrazzo, in giardino e nell’orto.
- Riutilizzare l’acqua di lavaggio dell’ortofrutta. Se lavate verdura e frutta in una bacinella piena d’acqua, raccogliete il liquido a fine lavaggio nell’annaffiatoio o nel bidone di raccolta acqua piovana. È acqua dell’acquedotto e contiene anche qualche minerale disciolto dall’ortofrutta lavata. Serve per balcone, terrazzo, giardino e orto.
- Riutilizzare l’acqua del condizionatore. Anche questa va versata nell’annaffiatoio o nel bidone di raccolta, ricordando che però è demineralizzata, quindi le piante andranno poi concimate molto bene.
- Mettere i sottovasi. In estate sono obbligatori per tutte le piante in vaso tranne le succulente: si evita che l’acqua appena erogata scivoli via venendo sprecata. Controllate comunque che entro 30 minuti sia stata riassorbita, altrimenti svuotate il residuo nell’annaffiatoio.
- Raccogliere la pioggia nei secchi. Visto che quando piove, piove fin troppo, su balconi e terrazzi mettete fuori tutti i secchi che avete in casa per raccogliere il prezioso liquido.
- Raggruppare le piante a elevato fabbisogno. Sul terrazzo e balcone, raggruppate vicine tutte le piante che desiderano più acqua, annaffiando di più solo queste. Tra i vasi si crea un microclima più umido che riduce la traspirazione e l’evaporazione, consentendo di bagnare un pochino meno.
- Pacciamare il substrato. Sia nei vasi sia in giardino sotto le siepi, nelle bordure, nelle aiuole e nella roccaglia, sia nell’orto una buona pacciamatura consente di trattenere più a lungo l’umidità nella terra, riducendo la necessità d’acqua. In giardino l’ideale è la corteccia, nell’orto la paglia o anche il residuo di sfalcio dell’erba, nei vasi si possono utilizzare sassi, conchiglie, gusci di chiocciole perché sia anche decorativa oltre che utile.
- Installare un impianto automatico con gocciolatori. Ci vogliono un paio d’ore per progettarlo, per il terrazzo o il giardino, altre due ore per acquistarlo nel garden center e altre due per metterlo in opera. Poi, con la centralina di controllo, potrete settarlo per annaffiare solo la sera, per 3-5 minuti sul terrazzo e 5-10 minuti in giardino. I gocciolatori posti vicino al piede delle piante faranno arrivare l’acqua proprio dove serve, senza sprechi. In giardino è ideale lungo la siepe, le bordure e nelle aiuole.
- Installare un impianto automatico con tubo microforato. Ideale nell’orto, appoggiando i tubi in linea vicino al piede delle piante orticole, per adacquarle lì dove serve (non hanno un apparato radicale esteso). I tempi di realizzazione sono gli stessi dell’impianto da giardino. I tempi d’irrigazione possono ridursi a 3 minuti tutte le sere in piena estate.
- Aggiungere il sensore di umidità o di pioggia all’impianto automatico. Costa pochi euro, ma permette di evitare che l’impianto si attivi quando il terreno è già umido perché c’è stato un temporale o perché è rimasto umido dall’annaffiatura precedente.