Le rondini sono simbolo di protezione e speranza: si possono osservare appoggiate sui tetti delle case, volteggiare nel cielo di primavera oppure appoggiate ai loro nidi fatti di fango, icone della primavera che inizia ufficialmente quando alzando gli occhi al cielo le vediamo volare, piccole sagome inconfondibili con la coda lunga e biforcuta e il loro caratteristico modo di volare a cerchi nel cielo.
Da più di duemila anni le rondini fanno parte del nostro cuore e della nostra cultura. La famosa frase "una rondine non fa primavera" è una frase di Aristotele, e tutte le culture antiche del Mediterraneo hanno amato profondamente le rondini.
Nella cultura Islamica la rondine è il simbolo della buona compagnia e viene anche chiamata "uccello del paradiso".
Per la cultura greca la rondine, così aggraziata e leggera, è un dono di Afrodite.
Nella cultura romana le rondini, per la loro prerogativa di costruire il loro nido sotto i tetti delle nostre case e per il fatto che vivono vicino all'essere umano, venivano considerate manifestazioni dei Lari, le divinità protettrici della casa e dell'uomo.
Nella cultura egizia si narra che la dea Iside si trasformasse in una splendida rondine, di notte, per piangere attorno al sarcofago del marito, il dio Osiride, annunciandone il ritorno dal regno dei morti.
Nella tradizione cristiana la rondine rappresenta la passione di Cristo e la resurrezione, infatti si può notare che compare in numerose rappresentazioni. Una tra tutte più famosa è la Madonna della Rondine di Carlo Crivelli.
Da sempre l'uomo è affascinato da questo uccello tanto da ritrovarla in letteratura, miti e leggende. L'uomo da sempre è stato ossessionato dal tempo, e il punto cardine delle suggestioni esercitate dalle rondini sull'uomo è la ciclicità del tempo: tutte le culture antiche erano legate allo scorrere del tempo e dalla sua misurazione, perché misurare il tempo significava controllarlo, programmare semine e raccolti, ed era come, in un certo senso, prevedere il futuro, per questo le rondini hanno sempre destato grande stupore negli uomini che con estrema puntualità le vedevano tornare dalla loro migrazione esattamente nei primi giorni di primavera.
La rondine è anche la rappresentazione di un nuovo inizio e un detto popolare ci ricorda proprio questo, "San Benedetto torna la rondine al tetto": il 21 marzo infatti, il giorno di San Benedetto, per il calendario cristiano corrisponde al primo giorno di primavera.
Anche la cultura cinese parla della rondine come di un essere puntuale come un orologio e chiamavano l'equinozio "il giorno delle rondini", un momento magico festeggiato con riti di fecondità: secondo alcune leggende una ragazza che avesse mangiato un uovo di rondine in questo periodo sarebbe rimasta miracolosamente incinta.
Per il popolo estone la rondine è un sibilo di libertà e felicità eterna. Secondo le credenze estoni se qualcuno uccide una rondine diventa cieco.